'Perche' i poeti' e' una installazione di nuovi dipinti, appositamente creati dall'artista. Dopo aver diretto il film 'Via della Croce', l'artista presenta 6 dipinti life-size, rielaborazione delle 'figure oranti' che ricorrono nella sua produzione.
a cura di Vittorio Urbani, Francesco Ragazzi e Francesco Urbano
"Perchè i poeti" è una installazione di nuovi dipinti, appositamente creati dall’artista veneziana Serena Nono per
l’ Oratorio di san Ludovico a Venezia.
A seguito della recente incursione nel territorio cinematografico, Serena Nono torna a misurarsi con la pittura. Dopo
aver diretto il film "Via della Croce" - nella sezione Orizzonti alla 66a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica –
l'artista presenta una nuova installazione pittorica: sei dipinti life-size, rielaborazione delle "figure oranti" che
ricorrono nella sua produzione.
Quattro uomini e due donne sono raccolti in una preghiera solitaria: ciascuno è collocato in un punto diverso dello
spazio sacro, quasi diventandone elemento architettonico o parte dell'arredo liturgico. Le posture di tutti i soggetti
convergono verso l'altare, il quale tuttavia è lasciato vuoto a manifestare, nell'assenza, il mistero della fede. Quale
tempo vivono i personaggi in contemplazione? Domanda quel vuoto: è il tempo di Emmanuel Levinas, del Dio che
resta in silenzio? O è al contrario il tempo in cui si officia la sua morte, l'omicidio annunciato da Nietzsche? Oppure
ancora il tempo della teologia in lingua materna che sa nominare il vuoto senza rischiare il nichilismo, come
Margherita Porete che sul finire del XIII secolo scriveva «Il mio Dio è soltanto colui di cui non si può dire parola»?
Sempre ad un filosofo, Martin Heidegger, è rubata la frase che dà il titolo alla mostra. Il pensatore tedesco, nel
domandarsi perché oggi esistano gli artisti, scrive: «Essere poeti in tempo indigente vuol dire: cantando, prestare
attenzione alla traccia degli dei fuggiti. Ecco perché, nel tempo della notte del mondo, il poeta dice il sacro».
Con il suo intervento per l'Oratorio di S. Ludovico, Serena Nono approda a un modo forse per lei nuovo di
relazionarsi allo spazio espositivo. Coniugando gli studi giovanili di scultura e le recenti esperienze
cinematografiche, l'artista costruisce una scena composita in cui i diversi elementi fungono da altrettanti spunti per
inquadrature possibili. La relazione tra le figure dipinte sulle tele rende la piccola cappella cassa armonica di una
mistica personale.
Frutto della collaborazione tra l'Associazione Nuova Icona e l'Associazione "E:", la mostra nasce come premio del
festival "Partenze & Arrivi – percorsi d'arte contemporanea" tenutosi nel 2009. Vittorio Urbani, Francesco Ragazzi e
Francesco Urbano hanno sviluppato assieme una direzione curatoriale comune. Il lavoro esposto sarà
accompagnato da una plaquette in tiratura limitata, con un testo di Daniele Del Giudice.
L'iniziativa è avvalorata dal patrocinio e sostegno dell'Assessorato alla Produzione Culturale del Comune di
Venezia
"A chi si rivolgono gli oranti? può essere raffigurato Dio o è meglio rappresentato con l’assenza?" (da una lettera di
S.Nono ai curatori). Produzione: Galleria Michela Rizzo in collaborazione con Nuova Icona, associazione culturale per le arti
Catalogo disponibile: Plaquette in tiratura limitata
Informazioni:
Nuova Icona
Giudecca calle dell’Olio 454 - 30133 Venezia
tel/fax: +39 041 521010 e-mail: info@nuovaicona.org
Associazione "E"
Complesso SS. Cosma e Damiano Giudecca 621 - 30133 Venezia
tel: +39 041 3180000 e-mail: fra@e-ven.net
Vernissage: sabato, 15 maggio alle 18.00
Oratorio San Ludovico
Calle dei Vecchi Dorsoduro 2552 - 30123 Venezia
Apertura: venerdì - domenica 15.00 - 19.00
Fermata "San Basilio"
vaporetto linea 2, 61, 62