Alfredo Di Bacco
Roberto Angiolillo
Liliana Avvantaggiato
Rosella Barretta
Rossana Bertolozzi
Antonella Boscarini
Nello Bruno
Maria Cecilia Camozzi
Antonietta Campilongo
Adriana Cappelli
Cristina Castellani
Antonella Catini
Antonio Ceccarelli
Ciro Cianni
Nelli' Cordioli
Anna Costantini
Francesco D'ermo
Paola de Santis
Alfredo Di Bacco
Massimiliano Doria
Lucia Ferrari
Daniela Foschi
Andrea Greco
Pier Maurizio Greco
Maria Adelaide Lamesa
Luigi Latino
Cinzia Mastropaolo
Mariella Miceli
Stefano Montagna
Sante Muro
Giovanni Novi
Simonetta Pizzarotti
Elettra Porfiri
Maria Teresa Protettì
Loredana Raciti
Eugenio Ratta'
Luigina Rech
Patrizia Ricchiuti
Daniela Romano
Angela Scappaticci
Linda Schipani
Irene Taddei
Togaci
Antonietta Campilongo
Maria Cristina Ricciardi
Alessio Brugnoli
Dopo Roma, Hangzhou (Cina) e Berlino, arriva in Slovenia TrentaperTrenta = Novecento, mostra collettiva a cura di Antonietta Campilongo. La personale di Alfredo Di Bacco un esempio di quel genere pittorico chiamato Pittura Colta, teorizzato negli anni '80 da Italo Mussa.
Alfredo Di Bacco- Qo'noS / ossessione del poeta
A cura di Antonietta Campilongo
Alfredo Di Bacco è un eccellente rappresentante di quel genere pittorico chiamato Pittura Colta, teorizzato all’inizio degli anni Ottanta da Italo Mussa, che guarda alla Storia della pittura come una fonte inesauribile di suggestioni e di richiami, e che considera l’esperienza esecutiva come un valore non meno importante rispetto all’intenzionalità del pensiero.
Nei suoi dipinti si realizza il sorprendente viaggio di una coscienza moderna che nel ricorso al mito, alla memoria, all’autoreferenza della pittura storica, soprattutto quella neoclassica e barocca, costruisce il vascello su cui traghettare la propria umanità , la propria sensibilità artistica ferita dalla forzatura di un sistema che spinge sempre più avanti, anche a costo di generare linguaggi artificiosi. Ecco allora il ruolo che la forma ed il colore tornano ad assumere, i significati che ad essi si accompagnano, i presupposti di certe atmosfere che solo la pittura sa rendere senza tempo, laddove si rispecchia l’immagine immobile di chi sa attendere e non confonde la modernità con l’azzeramento della prospettiva culturale.
Maria Cristina Ricciardi
Un artista non è mai come un Adamo nell'Eden, privo di storia e di memoria. Vuoi o non vuoi, si deve confrontarsi con la Tradizione, quanto è stato elaborato prima di lui.
Può utilizzarla come idolo polemico, esserne succube, come tanti pittori postmoderni, limitartarsi fare il nano sulle spalle di giganti, oppure provare a dominarla.
Dove dominarla significa utilizzarla come reportorio di spunti formali, con cui confrontarsi con la Realtà circostante: un recipiente, da riempire con concetti nuovi.
Questo è ciò che Alfredo Di Bacco che attualmente espone in Qo'noS / ossessione del poeta, mostra curata da Antonietta Campilongo.
Come in una poesia di Eliot, nei suoi quadri uomini vuoti vagano in una terra desolata.
Il nostro andare avanti, nonostante tutto, nella disperazione del quotidiano; ma forse ha ragione il Mahabharata.
Ogni giorno, la morte colpisce, e viviamo come se fossimo immortali. Questo è il miracolo più grande.
Alessio Brugnoli
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A cura di Antonietta Campilongo
Artisti:
Roberto Angiolillo, Liliana Avvantaggiato, Rosella Barretta, Rossana Bertolozzi, Antonella Boscarini, Nello Bruno, Maria Cecilia Camozzi, Antonietta Campilongo, Adriana Cappelli, Cristina Castellani, Antonella Catini, Antonio Ceccarelli, Ciro Cianni, Nellì Cordioli, Anna Costantini, Francesco D’ermo, Paola de Santis, Alfredo Di Bacco, Massimiliano Doria , Lucia Ferrari, Daniela Foschi, Andrea Greco, Pier Maurizio Greco, Maria Adelaide Lamesa, Luigi Latino, Cinzia Mastropaolo, Mariella Miceli, Stefano Montagna, Sante Muro, Giovanni Novi, Simonetta Pizzarotti, Elettra Porfiri, Maria Teresa Protettì, Loredana Raciti, Eugenio Rattà, Luigina Rech, Patrizia Ricchiuti, Daniela Romano, Angela Scappaticci, Linda Schipani, Irene Taddei, Togaci
Special Guest: Alfredo Di Bacco - Qo'noS / ossessione del poeta
TRENTAPERTRENTA=Novecento – Step 4 - Università di Lubiana
Dopo Roma, Hangzhou (Cina) e Berlino, è la volta di Lubiana. TrentaperTrenta=Novecento, mostra a cura di Antonietta Campilongo, con un testo di presentazione di Pier Maurizio Greco, verrà allestita nella sede della prestigiosa Università slovena dal 26 maggio al 18 giugno prossimo. L’esposizione, giunta al quarto appuntamento, raccoglie una selezione di opere di pittura, scultura, fotografia e arte digitale. Tutte rigorosamente quadrate, nella misura assegnata di cm 30 x 30, richiesta anche nelle opere tridimensionali. Il tema della mostra, incisivamente suggerito dal prodotto aritmetico dei due lati del formato scelto, è un omaggio al Novecento. Una riflessione dedicata ad un secolo che ha visto nelle varie categorie storiche uno sconvolgimento radicale che ha infranto schemi linguistici e tematici, percorso distanze in grado di modificare definitivamente teorie etiche, forme e declinazioni del pensiero e della comunicazione.
Per quanto riguarda in particolare l’arte figurativa, le infinite sollecitazioni portano ad un vortice di onde espressive, a traiettorie che disintegrano o ricostruiscono la forma. Pensiamo ad esempio alle Avanguardie, all’Astrattismo, all’Informale; alla Pop, all’arte Concettuale, alla Video arte, ai movimenti performativi, ai graffiti, alle installazioni o alle manipolazioni digitali. Poco o nulla è rimasto “inesplorato”. Movimenti, formazioni, gruppi di lavoro hanno utilizzato ogni “sistema” per dare o “non dare” un senso alle proprie opere o manifestazioni. In questa mostra, gli artisti presenti si confrontano con un panorama immenso. In trenta centimetri per trenta, piccole finestre affiancate, teorie di sguardi puntati sull’oceano.
Inaugurazione 26 maggio 2010
Universita' di Lubiana
Kongresni trg 12 - Lubiana
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì ore 8.00 -19.00
Ingresso libero