Ritratti e paesaggi. Una selezione di scatti del fotografo dell'agenzia Magnum, che testimonia i conflitti e le sofferenze delle popolazioni asiatiche. Era il 1984 quando il fotografo americano si reco' in quel territorio infuocato del Medio Oriente per documentare l'invasione russa dell'Afghanistan. In concomitanza con la personale in corso alla Galleria Nazionale dell'Umbria.
La sua bravura e la sua fama hanno fatto il giro del mondo assieme a quegli occhi verdi, atterriti, di una ragazzina afgana rifugiata in un campo profughi del Pakistan e pubblicati su una copertina del National Geographic. Era il 1984 e il fotografo americano Steve McCurry si era recato in quel territorio infuocato del Medio Oriente per documentare l’invasione russa dell’Afghanistan. Molte volte sarebbe tornato in quelle zone, come fotografo dell’agenzia Magnum, continuando a testimoniare i conflitti e le sofferenze delle popolazioni asiatiche, dall’Afghanistan e dal Pakistan, appunto, fino all’India (dove aveva iniziato la sua carriera come fotoreporter free lance), al Tibet, alla Cambogia, alla Birmania, alle Filippine, al Nepal e allo Sri Lanka.
Oggi, dopo il successo della mostra tenutasi presso il Palazzo della Ragione di Milano e in concomitanza con la sua personale alla Galleria Nazionale dell’Umbria, gli scatti del fotografo di Filadelfia saranno ospitati dalla Galleria MOdenArte di Venezia. Un’occasione unica e irripetibile per
Inaugurazione 5 giugno 2010
Galleria MOdenArte
Dorsoduro, 65-66 (Zattere) - Venezia
Orario: 15-20, chiuso martedi
Ingresso libero