Pesce in scatola. Le creazioni marine dell'artista, ricavate dall'assemblaggio di elementi di recupero, appartengono ad un mondo magico che supera i confini del quotidiano.
testo di Valentina Grillo
Le creazioni marine di Stefano Pilato, ricavate dall'assemblaggio di elementi di recupero, appartengono più al mondo magico che reale per popolare un altrove-non luogo che si estende oltre i confini del quotidiano e del familiare
Giovedì 10 giugno alle ore 19.00, cantine B.O.X., in collaborazione con la galleria il sole arte contemporanea, ospita nei propri spazi la mostra pesce in scatola, dell’artista Stefano Pilato. “Cavallucci pattinatori, pesci senza scrupoli, balene che hanno lavorato come comiche, tonni di riace, scorfanoidi a pois, sono i protagonisti di un racconto allucinato e visionario, che trasporterà lo spettatore in un acquario fantastico, a tratti psichedelico, in cui la struttura delle cose comincia a deformarsi nello spazio labirintico della mostra. Le sculture sono ricavate dall'assemblaggio di elementi di recupero - il legno raccolto sulle spiagge etrusche, pezzi di ferro e di plastica di vecchi elettrodomestici, e ancora, biglie, stampelle, spazzolini, mollette, antenne, manici di ombrelli - accostati in modo bizzarro ed irriverente dalla fantasia dell'artista che inventa per loro un nuovo modello di realtà rottamata, molto più colorata e divertente della realtà a cui erano destinati”. (Valentina Grillo)
Inaugurazione Giovedì 10 giugno 2010 alle ore 19:00
cantine B.O.X.
vicolo sugarelli, 18 roma
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Ingresso libero