New York, un altro sguardo. Le fotografie si fanno veicolo di una disciplina spirituale, contraria a qualsiasi aggressione visiva: una disciplina simile all'umilta', o alla consolazione filosofica.
Le foto di Jacob Burckhardt sembrano raccontare delle storie (come quella del cane sull’insegna del supermercato), e tuttavia egli rifugge dalla narrazione. All’occhio del fotografo non interessa la piacevolezza dell’immagine; il più delle volte egli preferisce catturare soggetti inconsapevoli di essere fotografati, e questo addirittura senza mettere l’occhio alla macchina fotografica, ottenendo immagini dalle quali emerge una piacevole dissonanza compositiva e un’elegante casualità.
Tutto nell’universo fotografico di Jacob Burckhardt sembra sottostare alle circostanze che incontra sul suo cammino. Le immagini si fanno veicolo di una disciplina spirituale, contraria a qualsiasi aggressione visiva: una disciplina simile all’umiltà, o alla consolazione filosofica.
Inaugurazione 10 giugno
Tralevolte
Piazza di Porta San Giovanni, 10 - Roma
orario: lun-ven, 17-20, esclusi festivi
Ingresso libero