0, 1 and visions. Attraverso l'intervento dell'artista, luci fluorescenti e LED pulsanti divengono forze vitali, che animano l'oscurita' dell'universo ad un ritmo irregolare e imprevedibile. L'oscurita', che appare vuota e inanimata, in realta' e' affollata di presenze...
Prima della pausa estiva, la programmazione delle mostre personali proposte dalla nuova galleria Venice Projects si chiude con 0, 1 and visions di Hitoshi Kuriyama, ex archivista presso l’Agenzia Aerospaziale giapponese, oggi 31enne artista emergente. Il suo lavoro si interroga e guarda con interesse al paradossale dialogo tra concetti antitetici come “esistenza VS morte”, “creazione VS distruzione”, “presenza VS assenza” e prospetta dal punto di vista artistico e scientifico la loro equivalenza, attraverso l’equazione 0=1. La curiosità per le dinamiche che regolano l’universo e la materia e per gli aspetti filosofici e metafisici dell’esistenza, lo portano a scegliere come elemento prediletto per le sue creazioni artistiche, la luce. Luce come metafora della vita.
Luce come trasformazione della materia da uno stato ad un altro, come sublimazione dell’energia in forza vitale. Dopo tutto cos’è la vita se non la trasformazione del corpo o dell’anima in qualcosa d’altro? In qualsiasi cosa si creda, sia la religione, la filosofia o la scienza, come disse Lavoisier, “nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma” . Le sue opere più note sono probabilmente, le poetiche tracce di luce catturate dalla superficie della carta fotografica, nuvole di colore che ci ricordano la vera natura che sta dietro l’apparenza delle cose. Un altro esempio di transizione, che ci ricorda che “la fine non è la fine” l’artista lo trova nel percorso evolutivo delle supernove: l’esplosione finale di una stella non coincide con la sua morte, bensì con la diffusione nell’universo di un’immensa quantità di energia, che darà origine a nuova vita.
Attraverso il suo intervento, luci fluorescenti e LED pulsanti divengono forze vitali, che animano l’oscurità dell’universo ad un ritmo irregolare e imprevedibile. L’oscurità che ai nostri occhi appare vuota e inanimata, in realtà è affollata di presenze, come si percepisce dalle sue fotografie in notturna. Oppure come nell’opera 0=1 vacuum, con cui Kuriyama ha cercato di mostrare il vuoto assoluto, l’assenza totale, insinuando nell’osservatore il dubbio amletico dell’equazione essere=non essere? 0=1? A chiosa di tutto rimane comunque l’incredibile poesia dell’immaginario giapponese, che trasforma anche la più arida materia in romantica visione. Per Kuriyama “il fiorire dei ciliegi che cadono ed appassiscono in primavera ed i fuochi d’artificio che scoppiano in luce e poi svaniscono nel buio d’estate” sono la faccia della stessa medaglia, un’equivalente rappresentazione della nostra effimera esistenza.
Hitoshi Kuriyama: è nato nel 1979 nella prefettura giapponese di Hyogo, a studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Osaka e ha conseguito la specializzazione in Arte Musica e Inter Media presso l’Università di Tokyo; per un periodo ha lavorato come archivista presso l’Agenzia Aerospaziale giapponese. Dal 2006 lavora con varie gallerie emergenti in Giappone e dal 2010 collabora con Venice Projects, con la quale ha partecipato ad una delle più prestigiose fiere d’arte contemporanea del momento, l’Armory Show di New York.
Venice Projects: Venice Projects promuove artisti contemporanei riconosciuti internazionalmente e giovani emergenti, tra loro accomunati dall’interesse nella sperimentazione dei materiali e nell’innovativo utilizzo di questi in contesti inesplorati. In particolare si interessa a coloro che occasionalmente o con regolarità utilizzano il vetro come medium espressivo contemporaneo. Venice Projects sviluppa progetti dall’alto contenuto culturale e di respiro internazionale, grazie alla collaborazione con istituzioni pubbliche e private. Attraverso la programmazione culturale e i progetti site specific, intende creare interessanti occasioni di dialogo e sperimentazione legate all’uso del vetro nell’arte contemporanea. La galleria nasce ufficialmente in Svizzera nel 2007, ma nel 2010 si trasferisce definitivamente a Venezia.
Inaugurazione su invito: 18 giugno ore 18
Venice Projects
Dorsoduro 868, 30123 Venezia
Orario: tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00
Ingresso libero