Google Earth: esplorare il modo dall'alto. L'artista ha inquadrato e salvato con Google Earth diverse immagini riguardanti la geologia del pianeta, la distribuzione della vita vegetale ed animale, e soprattutto le attivita' umane, espresse da tracce archeologiche, campi coltivati, installazioni industriali, agglomerati urbani...
Un tempo si usava immaginare viaggi vagando sulle carte geografiche di un atlante. Io ho invece lungamente percorso, connesso ad Internet, l’archivio fotografico di Google Earth (cioè, letteralmente, “La Terra di Google”), programma messo gratuitamente a disposizione degli utenti di Internet dal noto motore di ricerca Google.
Il programma ha potenzialità incredibili: permette di collegarsi allo smisurato archivio di immagini della superficie terrestre trasmesse dalla rete di satelliti che orbitano intorno al pianeta. L’archivio non è composto da immagini separate, ma si snoda senza soluzione di continuità, dando veramente l’impressione di osservare dal vivo la Terra: è possibile “navigare” sopra la Terra come se si fosse a bordo di una stazione orbitale, i cui movimenti si possono comandare come in un video gioco.
Le fotografie sono recenti, al massimo scattate qualche anno fa, ed hanno un’ottima risoluzione: è possibile, in molte zone, visualizzare dettagli molto ingranditi della superficie terrestre, fino a distinguere facilmente campi, case, automobili, e perfino persone…
Ho inquadrato e salvato (il programma di Google permette questa possibilità) molte immagini, riguardanti la geologia del pianeta, la distribuzione della vita vegetale ed animale, e soprattutto le attività umane, espresse da tracce archeologiche, campi coltivati, installazioni industriali, agglomerati urbani… In sintesi, le complesse modalità con cui le ere geologiche e l’umanità hanno plasmato, nel corso del tempo, la faccia della Terra. Sorprendentemente, a molte di queste immagini la nostra sensibilità può anche associare un valore estetico.
Per la mostra di Olinda ho soffermato la mia attenzione sull’elemento acqua. Ne sono scaturite immagini che mostrano come il nostro sia un mondo di nubi, di vento, di ghiacci, dove l’acqua si manifesta nei modi più vari. Anche l’attività umana e degli animali è strettamente legata all’acqua, scorgiamo così, fra l’altro, città costruite nell’acqua, un’incredibile varietà di sistemi d’irrigazione per i campi, metodi di trasporto sull’acqua…
Ma il nostro è anche un mondo fragile, dove la forza dell’acqua scava ed erode su scale geografiche immense, ed in cui una deforestazione dissennata (che purtroppo è quasi la regola) porta facilmente ad un’angosciosa desertificazione.
E non c’è quasi più tempo per rimediare… Mi auguro da parte di tutti noi una reale presa di coscienza e un impegno conseguente.
Mauro Colella
Nell'ambito di ACQUA IN FESTA
DOMENICA 20 giugno, ore 15.00
Giornata a sostegno della campagna referendaria 'L’acqua non si vende'
ore 16.00 Scuola di Circo e giochi d’acqua per bambini
ore 20.30 COMICI, BUONA MUSICA E…
Sul palco protagonisti dello spettacolo e della cultura. Il cast dei partecipanti è aggiornato
sui siti
http://www.acquabenecomune.org
http://www.contrattoacqua.it
http://www.olinda.org
Inaugurazione 19 Giugno 2010, 18.30
Ex Ospedale psichiatrico Paolo Pini
via Ippocrate, 45 - MIlano
ingresso libero