Carl Andre
Giorgio Andreotta Calo'
Huma Bhabha
Rossella Biscotti
Monica Bonvicini
Carlos Bunga
Cai Guo-Qiang
Valentin Carron
Maurizio Cattelan
Marcelo Cidade
Nemanja Cvijanovic
Sam Durant
Urs Fischer
Yona Friedman
Cyprien Gaillard
Antony Gormley
Thomas Houseago
Daniel Knorr
Terence Koh
Liu Jianhua
Paul McCarthy
Yerbossyn Meldibekov
Nurbossyn Oris
Ohad Meromi
Gustav Metzger
Deimantas Narkevicius
Kristina Norman
Damian Ortega
Santiago Sierra
Rirkrit Tiravanija
Kevin van Braak
Yelena Vorobyeva
Viktor Vorobyev
Gillian Wearing
Artur Zmijewski
Libero Andreotti
Aldo Buttini
Leonardo Bistolfi
Arturo Dazzi
Lucio Fontana
Liu Kaiqu
Arturo Martini
Fausto Melotti
Dymitr Szwarc
Adolfo Wildt
Fabio Cavallucci
Luisa Passeggia
Antonio Grulli
Michele Manfroni
Elena Marchini
La XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara. Filo rosso di quest'edizione, curata da Fabio Cavallucci, e' il tema del monumento, o meglio quel radicale processo di de-monumentalizzazione che nell'ultimo secolo ha svincolato la scultura dalle finalita' celebrative ed encomiastiche. In mostra, il tema e' introdotto da un'ampia sezione storica con esempi di produzione monumentale a cavallo dei due secoli, affiancati da modelli della statuaria del Ventennio e del realismo socialista sovietico e cinese. Ma la parte centrale dell'esposizione e' costituita dalle opere di piu' di 30 artisti contemporanei, tra i quali Paul McCarthy, Antony Gormley, Yona Friedman, Santiago Serra, Monica Bonvicini, Deimantas Narkevicius, Artur Zmijewski, Cyprien Gaillard, Rirkrit Tiravanija, Maurizio Cattelan....
a cura di Fabio Cavallucci
Dal 26 giugno al 31 ottobre 2010 si svolge la XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara, curata da Fabio Cavallucci, dal titolo Postmonument.
Filo rosso di quest’edizione è infatti il tema del monumento, o meglio quel radicale processo di de-monumentalizzazione che nell’ultimo secolo ha svincolato la scultura dalle finalità celebrative ed encomiastiche.
Emblema del potere forte, strumento di controllo e omologazione delle masse, ma anche catalizzatore dei valori dei popoli e tassello insostituibile nella costruzione della memoria collettiva, il monumento diviene bersaglio principale di rivolte e rivoluzioni, per poi essere spazzato via dall’imporsi degli ideali di democrazia e libertà del nostro tempo. Tuttavia, in uno scenario mobile e mutevole come quello attuale, in un clima di fine d’epoca e di riscrittura della storia, accanto alla predominante iconoclastia contemporanea si registra il progressivo riemergere di codici e valori dal passato. Torneremo a riconoscerci in nuovi monumenti?
È Carrara a fornire spunti e suggestioni per lavori specifici. Carrara è infatti una città autentica, dai tratti forti e chiaramente riconoscibili: dalle tracce del duro lavoro dei cavatori sedimentate nel territorio, all'inconfondibile tradizione anarchica, dall'antichità del centro storico al fervente e vivace microcosmo dell'Accademia di Belle Arti.
Il territorio della città, da sempre legato all’estrazione e alla lavorazione del marmo, dove Michelangelo e Canova hanno soggiornato per trovare il materiale che ha dato corpo alle loro opere, ha sofferto più di altri la decadenza della scultura tradizionale seguita alla caduta dei simboli e delle ideologie del Novecento. Il contesto locale si offre dunque come specchio di quei segni di incrinatura del sistema simbolico e produttivo di tutto il mondo occidentale, e dal confronto con questa situazione reale gli artisti ospiti della manifestazione traggono ispirazione. La scelta di coinvolgere tutta la città attraverso un moltiplicarsi di sedi espositive - vecchi laboratori di scultura e altri edifici dismessi del centro, dove i segni del tempo e dell’abbandono sono evidenti - contribuisce a dare corpo a quella dimensione di passaggio che costituisce il leitmotiv di tutta l'esposizione: dove il disorientamento è più evidente, lì è forse più facile trovare terreno fertile per il cambiamento.
In mostra, il tema sarà introdotto da un’ampia sezione storica con esempi di produzione monumentale a cavallo dei due secoli, affiancati da modelli della statuaria del Ventennio e del realismo socialista sovietico e cinese. Ma la parte centrale dell’esposizione è costituita dalle opere di più di trenta artisti contemporanei provenienti da tutto il mondo, tra i quali spiccano, per citarne solo alcuni, importanti nomi internazionali del calibro di Paul McCarthy, Antony Gormley, Yona Friedman, Santiago Serra e Monica Bonvicini, affiancati da giovanissime promesse come Kristina Norman, presente al Padiglione Estone della Biennale di Venezia 2009, Cyprien Gaillard, candidato tra i finalisti del Premio Marcel Duchamp 2010, o Rossella Biscotti, vincitrice del Premio Fico ad Artissima 16.
Ben 26 degli artisti invitati presentano per l’occasione nuove produzioni, concepite dopo sopralluoghi e una più approfondita conoscenza della realtà del territorio carrarese e nella maggior parte dei casi realizzate nei laboratori della città. Questi progetti, oltre a declinare in modo a volte inaspettato il tema portante della Biennale, hanno in comune un approccio assolutamente sperimentale e interdisciplinare alla pratica della scultura. Il percorso della mostra presenta quindi interventi più tradizionali, come la lapide commemorativa ai caduti delle cave del giovanissimo Giorgio Andreotta Calò, che estrae personalmente un blocco di marmo da una cava senza l’ausilio dei macchinari; accanto a opere dal carattere più concettuale, come quella di Cai Guo-Qiang, che riporta a Carrara ciò che da qui é partito con una videoinstallazione su migliaia di studenti dell’Accademia di Pechino che disegnano il David di Michelangelo.
Operazioni performative, come quella concepita da Sam Durant - che fa recitare l’opera Il Primo Maggio di Pietro Gori ad attori diretti da Gianmarco Montesano - si alternano a percorsi della memoria, come la serie di foto di famiglia della coppia kazaka Yerbossyn Meldibekov e Nurbossyn Oris, che evidenzia come il tessuto urbano e i monumenti del loro Paese, punti di riferimento storico-culturale imprescindibili, siano cambiati negli ultimi decenni dopo lo sgretolamento dell’U.R.S.S.. Ci sono poi omaggi alla tradizione anarchica locale, come l’installazione sonora di Deimantas Narkevicius, che diffonde l’audio del canto anarchico Addio mio bel Carrara, per voce di anziani reduci della resistenza; e monumenti al quotidiano, come l’operazione di Gillian Wearing, che fotografa su un piedistallo di marmo gruppi di abitanti del luogo. Infine, non mancano operazioni apparentemente dissacranti, come quella concepita da Maurizio Cattelan, che ha annunciato di voler sostituire per il periodo della Biennale lo storico monumento a Mazzini, collocato nella piazza centrale di Carrara, con un monumento a Bettino Craxi.
Parallelamente al percorso espositivo la XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara propone quest’anno un intenso programma di eventi collaterali, con conferenze, cicli di performance e workshop che, per tutto il periodo di apertura, arricchiscono la kermesse.
La XIV Biennale Internazionale di Scultura è organizzata dal Comune di Carrara, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara e dalla Cassa di Risparmio di Carrara, col sostegno della Regione Toscana e della Provincia di Massa e Carrara ed in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti, l'Apt di Massa-Carrara, il gruppo Internazionale Marmi Macchine e l’associazione Amici dell’Accademia di Belle Arti di Carrara.
Catalogo edito da Silvana Editoriale
Artisti
Carl Andre
(Quincy, U.S.A, 1935; vive a New York)
Giorgio Andreotta Calò
(Venezia, Italia, 1979; vive tra Venezia e Amsterdam)
Huma Bhabha (Karachi, Pakistan, 1962; vive a New York )
Rossella Biscotti
(Molfetta, Italia, 1978; vive a Amsterdam)
Monica Bonvicini
(Venezia, Italia, 1965; vive a Berlino)
Carlos Bunga
(Oporto, Portogallo, 1976; vive a Barcellona)
Cai Guo-Qiang
(Quanzhou City, Fujian, Cina, 1957; vive a New York)
Valentin Carron
(Martigny, Svizzera, 1977; vive a Ginevra)
Maurizio Cattelan
(Padova, Italia, 1960; vive a New York)
Marcelo Cidade
(San Paolo, Brasile, 1979; vive a San Paolo)
Nemanja Cvijanović
(Rijeka, Croazia, 1972; vive tra Rijeka e Venezia)
Sam Durant
(Seattle, USA, 1961; vive a Los Angeles)
Urs Fischer
(Zurigo, 1973, vive a Zurigo)
Yona Friedman
(Budapest, Ungheria, 1923; vive a Parigi)
Cyprien Gaillard
(Parigi, Francia, 1980; vive a Berlino)
Antony Gormley
(Londra, Inghilterra, 1950; vive a Londra)
Thomas Houseago
(Leeds, Inghilterra, 1972; vive a Los Angeles)
Daniel Knorr
(Bucharest, Romania, 1968; vive a Berlino)
Terence Koh
(Pechino, Cina, 1977; vive a New York)
Liu Jianhua
(Ji'an, Cina, 1962; vive a Shanghai)
Paul McCarthy
(Salt Lake City, USA; 1945 vive a Los Angeles)
Yerbossyn Meldibekov and Nurbossyn Oris
(Tulkubas, Kazakistan, 1964; Schumkent, Kazakhstan, 1971; vivono ad Alma Ata)
Ohad Meromi
(Kibbutz Mizra, Israele, 1967; vive a New York)
Gustav Metzger
(Norimberga, Germania, 1926; vive a Londra)
Deimantas Narkevicius
(Utena, Lituania, 1964; vive a Vilnius)
Kristina Norman
(Tallin, Estonia, 1979; vive a Tallin)
Damián Ortega
(Città del Messico, 1967; vive a Berlino)
Santiago Sierra
(Madrid, Spagna, 1966; vive a Madrid)
Rirkrit Tiravanija
(Buenos Aires, Argentina, 1961; vive a Chiang Mai)
Kevin van Braak
(Warnseveld, Olanda, 1975; vive a Amsterdam)
Yelena Vorobyeva e Viktor Vorobyev
(Nebit-Dag, Kazakistan, 1959; Pavlodar, Kazakistan, 1959, vivono ad Alma Ata)
Gillian Wearing
(Birmingham, Inghilterra, 1963; vive a Londra)
Artur Żmijewski
(Varsavia, Polonia, 1966; vive a Varsavia)
Parte storica
Libero Andreotti
(Pescia, 1875 – Firenze, 1933)
Aldo Buttini
(Monti di Licciana, 1898 – Carrara, 1952)
Leonardo Bistolfi
(Casale Monferrato, 1859 – 3 settembre 1933)
Arturo Dazzi
(Carrara 1881 – Pisa, 1966)
Lucio Fontana
(Rosario, 1899 – 7 settembre 1968)
Liu Kaiqu
(1904-1993)
Arturo Martini
(Treviso, 1889 – Milano, 1947)
Fausto Melotti
(Rovereto, Trento, 1901 - Milano 1986)
Dymitr Szwarc
Adolfo Wildt
(Milano, 1868 – Milano, 1931)
Biennale Educational: l’arte contemporanea entra nelle scuole
Più di 2000 allievi già prenotati, oltre 100 laboratori per scuole di infanzia, primarie e secondarie: tutto questo, a due mesi dall'apertura della Biennale, è Biennale Educational, l’innovativo programma di educazione al contemporaneo promosso e organizzato dalla XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara. L’iniziativa, che è partita alla fine di marzo e durerà fino all’autunno prossimo inoltrato, porta l'arte contemporanea nelle scuole, coinvolgendo tutto il territorio del Comune di Carrara, senza tralasciare le aree più periferiche.
Cuore pulsante di un'articolata ragnatela di strategie divulgative, il ciclo didattico trova la sua originalità nel fatto che gli studenti non imparano una tecnica espressiva, ma sono anzi aiutati a comprendere alcuni passaggi concettuali che stanno alla base dell’arte attuale. Le attività, per le quali vengono utilizzati materiali semplici come carta e creta, vecchie cartoline e immagini digitali, prendono spunto dal tema principale della manifestazione, il monumento tra tradizione e modernità, e dalle opere di alcuni degli artisti ospiti. Seguendo il loro lavoro i ragazzi possono comprendere come il linguaggio artistico fornisca spesso una risposta a problematiche attuali. Per esempio, attraverso lo studio del No Global Tour di Santiago Sierra, gli studenti si confrontano con i problemi della globalizzazione: come l’artista mostra luoghi che hanno smarrito la propria identità, così i ragazzi percorrono un tour negli spazi del loro vissuto alla ricerca di tracce di omologazione. Oppure, avvicinandosi ad alcune delle opere pirotecniche di Cai Guo-Qiang, i famosi Gunpowder drawings, apprendono il ruolo del caso e dell’improvvisazione nell’estetica contemporanea.
Tutte le proposte di Biennale Educational sono state concepite tenendo conto delle diverse esigenze formative degli studenti in base alle specifiche fasce di età. Ecco perché il programma si articola in quattro direttrici principali, a loro volta suddivise in un ventaglio di attività diverse, a seconda della classe di appartenenza dei ragazzi, arrivando a toccare il totale di ben 21 laboratori specifici. Si comincia con Start, che raccoglie quattro piani formativi per i più piccini, e in cui la parte ludica è dunque prevalente; si passa poi all’operatività manuale di Small, che prevede ben sei diversi progetti pensati per i bambini delle scuole elementari; si continua con la riflessione storica e concettuale di Medium, mirata alle scuole secondarie di primo grado; e si termina con i cinque progetti elaborati per Large, il programma per i giovani studenti degli istituti superiori, in cui il confronto appare più maturo e consapevole.
Grande soddisfazione per il progetto è stata espressa dagli organizzatori e dagli insegnanti. Hanno aderito con entusiasmo al progetto anche insegnanti di materie apparentemente più lontane dal linguaggio artistico, quali la fisica e la geografia, a testimonianza di come l’arte contemporanea, grazie alla sua complessità e interdisciplinarità, possa essere vissuta come momento di approccio al mondo che ci circonda e alle tematiche di più stretta attualità. Con questo progetto la Biennale Internazionale di Scultura di Carrara intende dunque essere molto di più di una kermesse in grado di catalizzare la presenza migliaia di visitatori nella stagione estiva, e, iniziativa unica nel suo genere, vuole rappresentare un’occasione di avvicinamento al Contemporaneo per il grande pubblico: a cominciare dai ragazzi.
Biennale Educational continuerà nel corso dell'apertura della mostra con visite guidate per gruppi di adulti e ragazzi, laboratori creativi e ludici.
Biennale Educational è un’iniziativa organizzata dal Comune di Carrara grazie al sostegno di UniCoop Tirreno, Camera di Commercio della Provincia di Massa e Carrara, Progetto eduMusei della Regione Toscana. Il progetto rientra nel più ampio piano strutturale messo a punto, già a partire dallo scorso ottobre, dai principali interlocutori dal territorio per rendere la manifestazione estiva non soltanto un evento imperdibile per i suoi visitatori, quanto piuttosto un punto di riferimento permanente e imprescindibile per la crescita culturale ed economica della città.
Eventi paralleli
Mercoledì 23 giugno alle ore 18.00 l’Associazione La Chimera apre il ciclo degli eventi con la personale di Franck Breidenbruch Testimoni: forma e memoria.
Giovedì 24 giugno è la volta dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, che alle ore 18.00 inaugura la mostra Arte Povera eredità ricchissima; alle 19.00 Ars Gratia Artis apre Destini svelati, la mostra monografica di Mario Sasso; e infine alle 21.00 Gum Studio presenta la mostra collettiva Czech point / Transfer of location.
Venerdì 25 giugno dalle ore 11.00 la Galleria Nicola Ricci arte contemporanea presenta la mostra di Luigi Mainolfi. Arpie, sfere, dune e altre; alle ore 21.00 è invece il turno della perfomance Stonewall. Whitewash dell’artista Arthur Duff nello spazio F65.
Sabato 26 giugno, invece, La Marrana Arteambientale e Castello di Malaspina di Fosdinovo, in collaborazione con Carlo Telara Marmi alle ore 17.30 inaugura la mostra Dare arte al luogo - Dare arte alla città. Infine, domenica 27 giugno dalle ore 12.00 la galleria Vianuova arte contemporanea presenta presso l’Istituto del Marmo Pietro Tacca la mostra collettiva Niente da vedere tutto da vivere, all’interno della quale propone una serie di performance, dalle 18.00 alle 22.00.
Quest’anno la XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara è accompagnata per tutta la sua durata da dieci eventi organizzati da associazioni, gallerie e artisti del territorio carrarese, selezionati grazie ad un concorso pubblico lanciato nei mesi scorsi e chiuso il 28 febbraio. Alla preselezione hanno partecipato più di trenta realtà attive su tutto il territorio nazionale, con proposte eterogenee.
La commissione selezionatrice - formata da Luisa Passeggia, ricercatrice presso la Facoltà di Scienze dei Beni Culturali dell’Università di Pisa e autrice del volume Carrara e il Mercato della Scultura per la Fondazione Cassa di Risparmio, Antonio Grulli, giovane critico e curatore che recentemente ha partecipato al progetto Monument to transformation (una piattaforma di osservazione e riflessione sulla società negli ultimi trent’anni), Michele Monfroni per i laboratori di Scultura, e la giovane Elena Marchini come esponente degli ambiti giovanili di Carrara - ha stilato una graduatoria dalla quale sono stati estrapolati dieci progetti che vengono realizzati in totale autonomia dai soggetti proponenti.
Il programma finale è molto vario: si va da performance a proiezioni video, dall’esposizione monografica al design contemporaneo, dallo spettacolo teatrale alla scultura. Alcuni soggetti presentano singole monografie, altri, invece, indagini più ampie sul panorama giovanile o ricognizioni storiche. Non mancano infine eventi interdisciplinari, capaci di dare inizio a nuove alchimie tra le pratiche espressive.
Lo spazio F65, store all’interno della Bufalini Marmi, per esempio, diventa location per due eventi di natura completamente diversa, che hanno il marmo come minimo comun denominatore. Mentre la grande videoproiezione di Arthur Duff, grazie all’uso di un laser bianco, contribuisce a rivelare gli inediti e suggestivi valori semantici della parola marmo, il progetto Il senso delle cose racconta la ricerca del designer Paolo Ulian, attraverso le sue opere più significative e caratterizzanti, arricchite per l'occasione da prototipi inediti.
L’associazione culturale Opera Bianca regala suggestioni fluxus nell’ambito di Differenze di Stile: People - evento in tre giornate che confronta fotografia, installazioni, performance e scultura, alla ricerca di assonanze e dissonanze nei linguaggi e nelle forme -, mentre l’incontro tra teatro e scultura è proposto da Beckett and White, progetto dello Studio d’arte Corsanini che corre sul filo dell’opera di Beckett. Da una parte la compagnia La Tartaruga mette in scena proprio all’interno di uno studio di scultura Happy days di Samuel Beckett, con l’intenzione di creare un momento di riflessione interdisciplinare; dall’altra, Itto Kuetani, con un’opera dal carattere ambientale e Cristian Biasci con La luce inquieta propongono nuove interpretazioni della materialità della scultura.
Grande spazio è riservato anche alle rassegne su movimenti storici e tendenze dell’arte contemporanea. Una riflessione sulla qualità della ricerca artistica in Toscana è quella proposta dalla galleria fiorentina Vianuova arte contemporanea in Niente da vedere tutto da vivere, a cura di Lorenzo Bruni. Il progetto, che si articola in tre sezioni, offre uno spaccato della scena artistica toscana, dalle sperimentazioni degli anni Sessanta alle nuove energie degli artisti di oggi.
Dal regionale si passa poi alla scena nazionale con la mostra Arte povera in Accademia dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, che propone una panoramica su uno dei più importanti movimenti artistici che ha avuto origine nel nostro Paese.
Dopo le ricognizioni sul territorio nazionale, due eventi raccontano da prospettive diverse l’importanza che il luogo ha per la genesi artistica. Se da una parte Transfer of location, di Gum Studio, mette a confronto due generazioni di artisti formatesi prima e dopo la caduta del regime sovietico, dall’altra Dare arte al luogo, organizzata dalla Marrana Arteambientale e Castello Malaspina di Fosdinovo in collaborazione con Telara Marmi, ha chiamato un gruppo di artisti a far "dono" della propria arte al territorio.
Dall’arte ambientale si passa poi ai grandi interventi che ridisegnano la fisionomia urbana con la mostra Dare arte alla città, presentata nuovamente dalla Marrana. Si tratta di due diversi interventi per spazi pubblici: Deep Fountain, fontana realizzata dall’artista Cristina Iglesias con gli architetti Robbrecht e Daem in Leopold Waelplaats ad Anversa, e la proposta per Piazza Verdi alla Spezia dell’artista Idetoshi Nagasawa, con l’architetto De Vita.
Dopo l’excurs in campo architettonica e urbanistico si ritorna al territorio con la mostra personale Destini svelati, di Mario Sasso, a cura dell’associazione culturale Ars Gratia Artis: due video-ritratti, prodotti ad hoc, che rileggono la realtà locale legata al marmo e alle cave che verranno donati a un museo cittadino.
Per finire si scivola nella dimensione dell’onirico e del fantastico al Centro di Arti Plastiche attraverso l’opera dell’artista tedesco Frank Breidenbruch, e le visioni bizzarre di Luigi Mainolfi con le sue Arpie, sfere, dune e altre presentati rispettivamente dall’Associazione Culturale La Chimera, e dalla Galleria Nicola Ricci arte contemporanea.
Coordinamento
Cristina Natalicchio Tel 0585641477 Biennaledicarrara.office@gmail.com
Didattica
Tel 0585641451
Christian Marinari, Giorgia Passavanti biennaledicarrara.educational@gmail.com
Ufficio Stampa e Comunicazione
National and International Media Relations
Rosi Fontana, Kura Tel. 0509711343 info@rosifontana.it
Responsabile ufficio stampa
Lara Facco Cell. 3492529989
Addetto stampa
Elena del Becaro Tel. 0585641548 press@labiennaledicarrara.it
Info
XIV Biennale internazionale di Scultura di Carrara
Teatro degli Animosi – Piazza Cesare Battisti -54033 Carrara
biennaledicarrara.info@gmail.com
Preview per la stampa 25 giugno 2010 (su accredito)
Inaugurazione 26 giugno 2010, ore 11
Ex Segheria Adolfo Corsi, via Covetta 38, Avenza (Carrara)
Saranno presenti gli artisti
Visita alle sedi espositive
ore 12.00 - Avenza
Ex Segheria Adolfo Corsi
ore 14.00 - Marina di Carrara
Spiaggia Molo di Ponente
ore 15.00 - Carrara
Ex Laboratorio Ugo Corsi
Ex Laboratorio Corsi-Nicolai
Piazza Gramsci (ex Piazza d'Armi)
Seminterrato Scuole Saffi
Piazza Brucellaria (ex Montecatini)
Chiesa di Santa Maria delle Lacrime
Cimitero Monumentale di Marcognano
ore 17.00 - 20.00 - Visita alle sedi espositive degli Eventi Paralleli e Centro Arti Plastiche
ore 20.00 - Piazza Alberica
Installazione di Rirkrit Tiravanija
Cocktail party
ore 21.30 - Navetta per Cave Michelangelo,
Videoperformance di Cai Guo-Qiang
Prenotazione obbligatoria
SEDI
Ex segheria Adolfo Corsi
Via Covetta, Avenza (Carrara)
Ex Laboratorio Ugo Corsi
Via Apuana 7, Carrara
Ex Laboratorio Corsi-Nicolai
Viale Potrignano 22 D, Carrara
Seminterrato Scuole Saffi
Piazza Gramsci (ex Piazza d’Armi), Carrara
Chiesa della Madonna delle Lacrime
Via Carriona 33, Carrara
Piazza Alberica
Piazza Gramsci (Ex Piazza D’Armi)
Spiaggia Molo di Ponente
Porto di Marina di Carrara - Carrara
Piazza Brucelleria (ex- Montecatini)
Cimitero Monumentale di Marcognano
Viale Potrignano 2, Carrara
Orari di apertura
Fino al 19 settembre
Da martedì a giovedì dalle 11.00 alle 20.00
Da venerdì a domenica dalle 11.00 alle 22.30
Dal 21 settembre
Dalle 11.00 alle 19.00
Chiuso il lunedì
Per il Cimitero di Marcognano attenersi all’orario dei servizi cimiteriali
Prezzi del biglietto
8 euro, 4 euro ridotto, visite giudate per gruppi 30 euro
La biglietteria è all'Ex segheria Adolfo Corsi e al Seminterrato delle Scuole Saffi