Basilica Palladiana
Vicenza
piazza dei Signori
0444 323681
WEB
Rene' Paresce
dal 26/5/2000 al 20/8/2000

Segnalato da

Studio Esseci




 
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26/5/2000

Rene' Paresce

Basilica Palladiana, Vicenza

La mostra, curata da Beatrice Buscaroli e Rachele Ferrario, rappresenta dunque un punto di svolta negli studi dedicati a Paresce, e mira a ricollocare la sua figura nell'ambito della cultura artistica non solo italiana ma europea, dal momento che partecipa pienamente al clima dell'Ecole de Paris.


comunicato stampa

Vicenza riscopre Rene' Paresce, protagonista dell' Ecole de Paris

L'antologica dedicata dal Comune di Vicenza a René Paresce è la prima mostra pubblica, dopo quasi un decennio di silenzio sull'artista e dopo la rivalutazione avvenuta in questi ultimi due anni.

Promossa dall'Assessorato ai Servizi Culturali con patrocinio della Regione del Veneto, la mostra intende fare luce su quanto è stato studiato e scritto finora su questo singolare protagonista della cultura artistica italiana e francese tra gli anni Venti e Trenta, che vive oggi un momento di grande attualità e che finalmente è al centro di una adeguata rilettura storico-critica della sua opera.

La mostra, curata da Beatrice Buscaroli e Rachele Ferrario, rappresenta dunque un punto di svolta negli studi dedicati a Paresce, e mira a ricollocare la sua figura nell'ambito della cultura artistica non solo italiana ma europea, dal momento che partecipa pienamente al clima dell'Ecole de Paris.

René Paresce (1886-1937) noto esponente degli Italiens de Paris, il gruppo di artisti italiani residenti a Parigi formato da Mario Tozzi, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Filippo De Pisis, Gino Severini e Massimo Campigli, ha avuto un ruolo rilevante nell'arte italiana e francese nei primi decenni del secolo, tanto che ancora oggi gode della considerazione della critica e di un collezionismo raffinato, legato ai maestri storici del Novecento.

Trascorsa l'infanzia a Firenze dedicandosi alla pittura da autodidatta, Paresce studia materie scientifiche e si laurea in Fisica all'Università di Palermo. Nel 1912, rifiutata la possibilità della carriera universitaria si trasferisce a Parigi dove lavora al Bureau International des Poids et Mesures. Frequenta gli artisti di Montparnasse e i caffè letterari, La Cloiserie de Lilas e La Rotonde e, nonostante il carattere schivo, s'inserisce nell'ambiente degli artisti residenti a Parigi quali Picasso e Modigliani. Fa parte dell'Ecole de Paris insieme a Moïse Kisling e Chaime Soutine e partecipa ai Salons parigini, agli Indépendents e alle Tuileries. Allo scoppio della guerra con la moglie, la pianista russa Ella Klatchko, lascia Parigi e si reca a Londra. Qui lavora come assistente a National Laboratory di Teddington. Viaggia per l'Europa, si reca più volte in Svizzera, a Zurigo, dove prende parte ad alcune importanti esposizioni al Kunsthaus e alla Galerie Tanner.

La parallela attività di giornalista - è corrispondente da Londra per il quotidiano "La Stampa" - e di pittore lo portano spesso anche in Germania, a Berlino, dove espone in spazi pubblici e privati. Nel 1926 partecipa alla Prima Mostra del Novecento Italiano alla Permanente di Milano e nel 1927 alla mostra sindacale allo Stedelijk Museum di Amsterdam.

Nel 1929 è invitato alla Seconda Mostra del Novecento Italiano. Nel 1928 entra a far parte del gruppo degli Italiens de Paris e fino al 1936 partecipa a tutte le mostre del gruppo. Nel 1928 Antonio Maraini lo incarica di ordinare la sala dell'Ecole de Paris alla XVI Biennale di Venezia. L'unica sua personale in Italia quand'era ancora in vita è del 1933 a Milano, alla Galleria del Milione. L'anno successivo, nonostante il discreto successo ottenuto dai suoi dipinti, intraprende un viaggio nelle isole Figi, dalle quali torna dopo sei mesi, passando per l'America. Sull'argomento scrive un libro intitolato L'altra America, pubblicato nel 1935 per le edizioni di Quadrante. Abbandona progressivamente la pittura, prima di morire il 15 ottobre del 1937 a Parigi nella Maison Santé.

Con un gruppo di cinquanta opere tra dipinti e disegni la mostra intende proporre l'analisi dell'attività di Paresce dai suoi esordi fiorentini al soggiorno parigino, dalla sua permanenza a Londra, dove recenti studi hanno scoperto facesse parte e partecipasse alle mostre del London Group, ai viaggi a Zurigo e Berlino, com'è emerso in seguito al ritrovamento delle opere presso la Collezione dell'amica Lux Guyer di Zurigo, alle mostre del Novecento, fino alla personale alla Galleria del Milione di Milano nel 1933. In quell'occasione Paresce fa conoscere il risultato degli ultimi anni del suo lavoro, che presenta colori dai toni smorzati e opachi e sfondi popolati da architetture astratte, quasi sognate. Immagini visionarie di marine e di porti e paesaggi cosmici sono i soggetti della sua ultima produzione, che tende sempre più all'astrazione.

Le opere, in parte inedite e provenienti per la maggior parte da prestigiose raccolte pubbliche e private, ricostruiscono il singolare percorso dell'artista, con particolare attenzione al primo periodo, meno conosciuto, all'insegna di un eclettismo che trova la sua piena espressione nell'uso raffinato della citazione e della variante e nella sperimentazione tecnica del colore. E' anche presente in mostra, proveninete dallo Stedelijk Museum di Amsterdam e dopo un'assenza di oltre settant'anni dall'Italia, la splendida Natura morta Stilleven con la quale Paresce partecipò alla Esposizione d'arte italiana in Olanda del 1927.

Il catalogo, oltre a documentare le opere in mostra, costituirà un contributo monografico ricco di testimonianze dei molteplici interessi dell'artista. Al suo interno saranno pubblicate anche le riproduzioni di numerose opere oggi disperse, una serie di articoli scritti da Paresce per il quotidiano "La Stampa" tra il 1931 e il 1934, oltre ad alcuni passi fondamentali del libro "L'altra America", pubblicato per le edizioni di Quadrante nel 1935.

Rene' Paresce (1886-1937), Vicenza, Basilica Palladiana (Spazio LAMeC-Laboratorio per l'Arte Moderna e Contemporanea), Piazza dei Signori, dal 28 maggio al 20 agosto 2000.
Orario:10,30 - 13 e 15 - 18,30 (lunedì chiuso). Ingresso lire 5 mila, ridotti lire 3 mila.
Mostra organizzata dall'Assessorato ai Servizi Culturali del Comune di Vicenza.
A cura di Beatrice Buscaroli e Rachele Ferrario. Catalogo edito da EDISAI; in mostra lire 25 mila.
Informazioni: tel. 0444/222101; 0444/222114
Sede mostra: tel. 0444/320493
Prenotazioni e visite guidate: tel. 0444/222122
fax. 0444.222155 Email asscultura@comune.vicenza.it

Inaugurazione: 27 maggio 2000, ore 18

Vernice per la Stampa: 27 maggio 2000, dalle 16,30 alle 18

Ufficio Stampa: Studio ESSECI - Sergio Campagnolo tel. 049.663499 fax 049.655098

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