Sculptors of Grand Rue, conosciuti anche come Grand Rue Artists e' il nome della community di artisti che trova sede nel Ghetto di Haiti. Andre Eugene, Celeur Jean Herard e Cheby costituiscono il cuore del movimento, realizzano sculture ricche di significati, un'arte che si ispira direttamente all'immaginario Vodou.
Sculptors of Grand Rue, conosciuti anche come Grand Rue Artists eʼ il nome della community di artisti che trova sede nel Ghetto di Haiti e che si sviluppa secondo una delle prospettive culturali piuʼ innovative degli ultimi dieci anni.
I Grand Rue Artists, che con il loro progetto hanno contribuito ad inserire lʼarte haitiana in un discorso di confronto artistico internazionale, si distinguono per le loro produzioni scultoree nelle quali riflettono un punto di vista assolutamente non utopico, estremamente intenso, Gibsonesque, Lo-Sci-Fi, su quanto eʼ la loro societaʼ, cultura e credo religioso. Andre Eugene, Celeur Jean Herard e Cheby costituiscono il cuore del movimento, che coinvolge altri 7 o 8 artisti e apprendisti, ai quali hanno trasmesso la capacitaʼ di realizzare sculture ricche di significati e valori, unʼarte che si ispira direttamente allʼimmaginario Vodou.
Il loro assemblage di enormi sculture realizzate con collettori meccanici, viscere elettroniche, apparecchi televisivi in disuso, teschi e grovigli di materiali di recupero di ogni sorta, trasforma le rovine di una economia fallimentare in sconvolgenti creazioni visionarie. Nel dicembre 2009, i Grand Rue Artists hanno reso possibile la prima Ghetto Biennale e, in occasione di questa, hanno ospitato artisti provenienti da ogni angolo del mondo invitandoli a realizzare nella stessa Haiti dei progetti site-specific.
Il risultato dellʼiniziativa eʼ stato il Salon des Refusés che ha visto il contributo di tanti artisti e intellettuali a livello internazionale. Durante il terribile terremoto, molti di questi capolavori sono venuti meno, come, purtroppo anche uno degli artisti fondatori, Luoco, il cui spirito, assieme a quello della disastrata Grand Rue, nonostante tutto, resta e sopravvive alla catastofe naturale. Il lavoro e le voci di Leah Gordon, fotografa e curatrice della Ghetto Biennale, insieme ad Andre Eugene, hanno viaggiato fino a New York, Londra, Australia e ora Italia per promuovere lʼArte haitiana della Grand Rue e per sostenere il “percorso di guarigione” di Haiti.
I Grand Rue Artists con estremo impegno supportano il processo di ricostruzione dellʼisola e difendono la vitalitaʼ artistica di Port-au-Prince.
Andre Eugene, classe 1959, Celeur Jean Herard, 1966 e Ronald Bazile Cheby, 1980, tutti nati a Port au Prince, dove vivono e lavorano. Tra le loro principali mostre ricordiamo nel 2004 Lespri Endepandan, Discovering Haitian Sculpture, presso il Frost Art Museum in Florida International University, Miami, USA; nel 2008 Le Vaudou: Un Art de Vivre presso il MEG Musée d'Ethnographie de Genève. Svizzera. Nel 2009 la Ghetto Biennale: A Salon des Refusés for the 21st century, in Port au Prince, Haiti. Sempre nel 2009 gli artisti sono stati invitati a Parigi al Parc de la Villette, per la mostra Kréyol Factory. Infine sempre nel 2009 citiamo la collettiva Mythologies, presso Haunch of Venison, Londra.
Immagine: Soul Survivor The voodoo priest Akiki Baka, a k a Emperor Sonson, at his Gede temple near the Grand Rue, in Port-au-Prince. The temple, which weathered Haiti's earthquake unscathed, will have an altar in a planned exhibition.
Opening Reception 29 Giugno, dalle 19.00 alle 22.00
Per ulteriori informazioni contattare: pr@gloriamariagallery.com
Gloriamariagallery
via Watt, 32 Milano
Orari: dal Lunedì al Venerdì, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00 o su appuntamento