Packaging art: testimone del tempo. Redaelli realizza le sue opere unendo il collage del packaging dei piu' comuni prodotti di consumo quotidiano all'intervento pittorico, fino a farle divenire 'testimoni' dei feticci del nostro tempo. Cosi' il dipinto risulta l'immagine quadridimensionale della realta' quotidiana.
Il Museo Fondazione Luciana Matalon è lieto di presentare Packaging art:
testimone del tempo, mostra personale di Giordano Redaelli.
Redaelli realizza le sue opere unendo il collage del packaging dei più
comuni prodotti di consumo quotidiano all’intervento pittorico, fino a farle
divenire testimoni dei feticci del nostro tempo, palesando ma al contempo
rinnovando e rendendo più consapevole il nostro relazionarci ad essi. Dalla
piena consapevolezza di questa identità globale viene a noi dalle sue opere
anche il messaggio dell’essere “Qui e ora”.
Nelle parole di Gabriele Mandel, direttore emerito dell’Istituto di
discipline artistiche all’Università IULM di Milano e professore onorario
all’Accademia Nazionale di Brera, “il passaggio avviene attraverso l’area
verbale (necessaria alla formazione del mito idealizzante) e ciò è ben
espresso dall’utilizzo del packaging di un prodotto di largo consumo […]
Così il dipinto risulta immagine quadridimensionale della realtà quotidiana;
anzi, diventa quasi più reale del reale strappando il segno più efficiente
ed emblematico dal suo contesto e piazzandocelo davanti proprio come fece
Marcel Duchamp”.
Redaellli, in qualità di testimone del tempo “sta consegnando la nostra
identità ai posteri, nella sua evidenza completa, denunciando le nostre
passioni, i nostri sentimenti, i nostri limiti, e forse le nostre paure; e
questo da sempre è stato lo scopo principale dell’Arte. Così, specchiandoci
in queste opere alla ricerca di noi stessi, identifichiamo la nostra realtà,
superando i meri aspetti estetici o le belle ed eminenti qualità decorative
che pur sempre le sue tavole contengono.
Uno specchio del nostro essere, quasi un’accusa dei nostri limiti e di un
eventuale nostro degrado, ma sublimati dal valore “Arte”, e poiché l’Arte, e
la vita, e il nostro vivere si fan di SIMBOLI […] ecco: la pittura è simbolo
stesso dell’Arte, nelle sue parcellizzazioni nel tempo e nello spazio e nel
suo assoluto testimoniale quando si è all’altezza di un Giordano Redaelli”.
Giordano Redaelli vive in Brianza e alterna l’attività di grafica e visual
design a quella di pittore. Formatosi professionalmente presso la Scuola
Grafica Salesiana e la Scuola Superiore d’Arte del Castello, frequenta
contemporaneamente la facoltà di Architettura del Politecnico di Milano.
Approfondisce poi l’uso delle nuove tecnologie conseguendo un master
all’Istituto Europeo di Design.
Dopo essere stato Art director della rivista “Sorrisi e Canzoni TV”, apre
uno studio di grafica da libero professionista, collaborando sia nell’ambito
editoriale che nel settore pubblicitario con le più illustri case editrici e
marche di prodotti di qualità e di largo consumo italiane (da Arnoldo
Mondadori Editore al Sole 24Ore; da Federlegno-Arredo a Plasmon e Pavesi).
Ufficio stampa Chiara Belli e Nadia Viari
Tel 02.878781 – 02 4547088
fineart@fondazionematalon.org
Inaugurazione Giovedì 1 luglio, ore 18.30
Fondazione Luciana Matalon
Foro Buonaparte 67, Milano
orario: dal martedì al sabato rario continuato 10-19
domenica e lunedì chiuso
Il Museo Fondazione Luciana Matalon rimarrà chiuso dal 31 luglio al 6 settembre compresi
Ingresso libero