Linee, tendenze, scuole, autori, accademismi e sperimentalismi si incrociano attraverso opere emblematiche di quel periodo e di quella atmosfera culturale, libere però, poi, di assumere un tono di dialogo col gusto del visitatore di oggi, il piu' possibile accolto in un ambiente espositivo che si rifa' a quello degli anni messi in rassegna.
Uno sguardo diretto e un'attenzione completa verso la produzione di arti visive in Umbria lungo il Novecento sembrano, da diversi segnali, compiti di maggiore impegno ed assiduità di quanto si sarebbe tentati di considerare.
La ricostruzione di quello scenario, infatti, è avvenuto per lo più per frammenti e per segmenti, secondo gli interessi mossi di volta in volta da specifiche volontà espositive e conseguenti progetti di mostre.
Molto meritoria, questa multiforme attività espositiva ha riguardato per lo più tematizzazioni e singoli autori lungo il Novecento, lasciando via via il desiderio di una ricompattazione del gusto per periodi storici omogenei e divisi fra di loro da cesure riconosciute e innegabili.
Proprio quest'ultimo desiderio, che possiamo ipotizzare molto presente a vari livelli nel pubblico e anche come esigenza didattica, spinge la Provincia a proporre, nella Limonaia di Spello, una mostra semplice ma in qualche modo ambiziosa, dedicata ad illustrare la situazione delle arti visive in Umbria nel primo ventennio del Novecento. Si tratta del primo di quattro capitoli espositivi nel quale sono state selezionate circa 50 opere ritenute artisticamente significative del periodo 1900 - 1922 (negli anni seguenti avremo opere dei periodi: 1923 - 1945; 1946 - 1968; 1968 - 1999).
Linee, tendenze, scuole, autori, accademismi e sperimentalismi si incrociano attraverso opere emblematiche di quel periodo e di quella atmosfera culturale, libere però, poi, di assumere un tono di dialogo col gusto del visitatore di oggi, il più possibile accolto in un ambiente espositivo che si rifà a quello degli anni messi in rassegna. Non secondari, sono, da questo punto di vista, sia la scenografia della mostra sia, in catalogo, l'approfondimento dedicato all'ambiente naturale - letterario coevo ai dipinti esposti.
La traccia critica nel cui solco sono avvenute la selezione e la lettura delle opere risulterà sobria ed essenziale, incisiva quanto basta ad illustrare le singole proposte, i distinti tasselli magistrali che compongono il quadro del periodo.
Nel rapporto fra la 'magistralità ' dell'opera e il periodo in cui essa è ricompresa sta la dialettica di questa mostra e delle successive, secondo un disegno che non retoricamente punta a descrivere l'Umbria come ininterrotto laboratorio di abilità e di espressività indipendentemente dalla fortuna critica dei singoli, dalle loro aperture e chiusure, dal favore o meno incontrato negli anni presso il pubblico. Un quadro di presenze magistrali che si lascia, con grandi speranze, alla visione di quanti oggi - non ultimi gli studenti - vorranno avvicinarvisi.
La Limonaia - Villa Fidelia
Via Flaminia 70 - 06038 Spello (PG)