Porta Salomona
Castelfranco Veneto (TV)
piazza Giorgione

David Rickard
dal 22/7/2010 al 23/7/2010
visibile 24 ore
041 5956050

Segnalato da

Michela Rizzo



approfondimenti

David Rickard
Elena Forin



 
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22/7/2010

David Rickard

Porta Salomona, Castelfranco Veneto (TV)

Transizioni-transitions, il progetto di arte pubblica che da dicembre 2009 ha trasformato il tessuto urbano di Castelfranco Veneto in un laboratorio di interazione tra l'antico patrimonio artistico del centro storico il linguaggio artistico contemporaneo, si conclude con il terzo ed ultimo intervento. Rickard realizzera' una performance utilizzando il proprio respiro per gonfiare una massa di palloni argentati.


comunicato stampa

a cura di Elena Forin

transizioni-transitions, il progetto di arte pubblica che da dicembre 2009 ha trasformato il tessuto urbano di Castelfranco Veneto in un inedito e sorprendente laboratorio di interazione tra l’antico patrimonio artistico del centro storico le forme espressive del linguaggio artistico contemporaneo, si concluderà sabato 24 luglio 2010 con l’inaugurazione del terzo ed ultimo intervento, curato dall’artista neozelandese David Rickard.

L’intervento di Rickard, preceduto in sequenza temporale da quelli di Valerio Bevilacqua e Francesco Candeloro, coinvolgerà un’area curiosamente emblematica della città e del suo incontro tra vari segmenti storici: la Porta Salomona, situata a nord del quadrilatero murario nelle adiacenze di Piazza Giorgione. Lo spazio della Porta si deduce in realtà solo in absentia, dato che la struttura architettonica non è più visibile; il lavoro dell’artista sarà volto quindi a far vivere questo vuoto e ad indicizzarlo in chiave volumetrica attraverso il recupero dell’idea stessa di luogo e di spazio.

Rickard, infatti, realizzerà una performance utilizzando il proprio respiro, che sarà raccolto dentro una maschera e contestualmente utilizzato per gonfiare una massa di palloni argentati. La perfomance, che avrà inizio alle ore 10 di venerdì 23 luglio, sarà visibile al pubblico per tutta la sua durata di 24 ore.
La “raccolta” da parte dell’artista dell’aria circostante, materializzata in una struttura di palloni che resteranno sospesi sulla strada fino alla conclusione della perfomance nella giornata di sabato 24 luglio, sarà quindi funzionale a ricreare il volume di un’entità architettonica e storica di cui rimane traccia solo nei resti di laterizio lungo la via d’accesso e di collegamento tra il centro e la periferia della città.
“L’aria che respiro - spiega Rickard - verrà scrupolosamente raccolta per un intero giorno (…). Durante la performance i palloni nel loro insieme creeranno una grande massa sospesa all’interno della porta assente nel centro di Castelfranco (…) diventando letteralmente memoria di uno spazio consumato quotidianamente dalle persone che lo vivono”.

EXAUST 24-07-10 è il titolo che l’artista ha scelto per questo progetto, in cui la precisa indicazione del giorno è ulteriore segnale della specificità dedicata a ciascuna di queste performances, nate direttamente in rapporto con la realtà in cui si collocano. La ricerca di Rickard trova infatti una sua forte e autonoma motivazione proprio nell’analisi delle condizioni dello spazio, che viene indagato a partire da punti di vista inconsueti e in quanto materia invisibile a cui ridare sostanza e corpo, come in questo caso, o come insieme di forze che condizionano forme e volumi, come nel caso della recente installazione realizzata a Londra a The Economist Plaza.

Insieme all’opera di Rickard sarà ancora visibile Contenitore del tempo, l’installazione che Francesco Candeloro ha realizzato per il secondo appuntamento di transizioni su Porta Vicenza e sulla Torre civica, in cui viene posto in evidenza attraverso la luce, il legame tra il tempo, il suo scorrere e l’identità specifica del luogo. L’artista ha infatti individuato il Duomo cittadino come cifra simbolica ed emblematica della città e del suo valore storico, e ne ha ritagliato appositamente la forma nelle lastre di plexiglass con cui ha riempito le finestre della porta stessa. Il rapporto con la luce produce quindi delle proiezioni all’interno della città che diventa in questo modo un vero e proprio contenitore del tempo, anche quando la sera, la luce retroproiettata, fa percepire dall’esterno la città come un luogo intimo di partecipazione cittadina.

Parte integrante di transizioni-transitions è inoltre l’intervento del collettivo di architetti startup che, in occasione di questa terza e conclusiva fase, presenteranno i progetti elaborati per le “porte” della città contemporanea, la periferia, ispirati dall’interazione con ognuno dei tre artisti e le relative opere, sottolineando nuovamente quanto il tema del passaggio e delle transizioni caratterizzi questo territorio e le sue continue trasformazioni.

Il progetto elaborato per l’area delle Peschiere di Villa Venezze, nato dal dialogo stretto con l’opera “…sui miei passi” realizzata da Valerio Bevilacqua sulla Torre civica, affronta le problematiche di un sito dalla forte caratterizzazione storica (ai tempi della Serenissima le peschiere venivano allagate dai patrizi per creare giochi d’acqua), sconosciuto ai più e separato dalla città dalla viabilità extraurbana. Il progetto, inizialmente concentrato sull’area delimitata dagli argini delle peschiere, si è poi spostato su una dimensione più territoriale, integrandosi con la natura e le coltivazioni circostanti attraverso un sistema di percorsi campestri attrezzati, generando una sorta di parco di confine. L’ingresso al parco-campagna e alla città avviene attraverso l’area delle peschiere grazie ad un’ulteriore gesto dell’uomo che, nel teso rapporto con la natura, punta a restituire alla storia quell’unità negata dalla presenza della statale, tramite la creazione di un sottopasso pedonale e di un “bosco volante”.

L’intervento nato in relazione con l’opera di Francesco Candeloro, “Contenitore del Tempo”, si concentra invece in uno spazio fisico ben definito, delimitato dalla viabilità in ingresso da Padova e Venezia, l’area binari della stazione ferroviaria e lo storico cavalca ferrovia, costruito dal Genio Militare Italiano nel 1917. Qui la proposta progettuale degli architetti si concretizza in un intervento di social housing dall’elevata sostenibilità, un “contenitore” che attraverso l’integrazione con il costruito preesistente suggerisca ai cittadini nuove prospettive per “guardare” alla propria città e nuovi modi di abitare e vivere il territorio.

Infine, la proposta progettuale stimolata dall’interazione con l’opera di David Rickard nascerà dalla stessa natura “transitoria” che caratterizza la performance dell’artista, identificando come luogo del progetto non una precisa area delimitata bensì tutto il territorio comunale, con l’obiettivo di generare molteplici e singolari porte contemporanee della città, tramite la creazione di uno spazio contemplativo per il cittadino di Castelfranco.

transizioni-transitions, seconda edizione del progetto Castelfranco Veneto città d’arte. Contemporanea, promosso da Regione del Veneto e associazione culturale startup con il sostegno del Comune di Castelfranco Veneto e il coordinamento curatoriale di Elena Forin, si sviluppa da dicembre 2009 a luglio 2010 sul tema dell’interazione tra architetto e artista, figure chiamate ad operare sullo stesso territorio ma su diversi campi d’azione, partendo da un tema comune: la Porta della città, storica e contemporanea.

A ciascuno degli artisti selezionati, Valerio Bevilacqua, Francesco Candeloro e David Rickard, è affidata la realizzazione di un intervento installativo o performativo che coinvolge le tre porte storiche di accesso al centro di Castelfranco Veneto, secondo una scansione temporale che si articola in tre fasi successive in dicembre 2009, aprile e luglio 2010.

L’installazione di opere contemporanee in corrispondenza di tali passaggi assume un valore ancor più significativo se si considera che il centro storico di Castelfranco Veneto ed il nuovo Museo Casa Giorgione rappresentano il cuore pulsante del programma di celebrazioni per il cinquecentesimo anniversario della morte di Giorgione. La concomitanza degli eventi contribuisce quindi non solo a sottolineare nuovamente la centralità della figura dell’artista simbolo della città ma anche a trasformare le porte stesse in un luogo di passaggio e transizione tra arte storica e arte contemporanea.

In stretta reazione con le opere realizzate nella città storica, il collettivo di architetti riuniti nell’associazione startup elabora una serie di progetti di intervento su tre aree periferiche identificabili come “accessi” della città contemporanea, individuate in collaborazione con l’amministrazione locale, suggerendo al cittadino un nuovo modo di guardare al proprio territorio e alle sue potenzialità, puntando l’attenzione della “città abitante” laddove la città non è più abituata a guardare.

Informazioni associazione startup
Via delle industrie 2/2, 30020 Marcon (VE)
Tel. 041 5956050 - Fax 041 5956051
associazione.startup@gmail.com

Ufficio stampa Studio Pesci di Federico Palazzoli
Via San Vitale 27, 40125 Bologna
Tel. 051 269267 - Fax 051 2960748
info@studiopesci.it

La perfomance ha inizio alle ore 10 di venerdì 23 luglio
Inaugurazione sabato 24 luglio ore 12

Porta Salomona
Piazza Giorgione, Castelfranco Veneto (TV)
visibile h24
ingresso libero

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David Rickard
dal 22/7/2010 al 23/7/2010

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