La mostra mette a confronto 3 diversi modi di interpretare la scultura contemporanea e il suo insegnamento. Aron Demetz, Michelangelo Galliani e Fabio Viale condividono un approccio creativo di carattere processuale, che vede la creazione plastica in una dimensione sperimentale, di continua ricerca, di ibridazione di materiali e tecniche, spesso integrate anche con innesti tecnologici e 'integrazioni' di carattere performativo e cinematografico.
La mostra ospitata dalla Fabbrica dei Pinoli di Villa la Versiliana nell’ambito della ricca stagione culturale 2010, mette a confronto 3 diversi modi di interpretare la scultura contemporanea e il suo insegnamento. Tre artisti under 40, che nonostante la giovane età, hanno già ricevuto importanti riconoscimenti nazionali e internazionali di pubblico e critica.
Aron Demetz, Michelangelo Galliani e Fabio Viale condividono un approccio creativo di carattere processuale, che vede la creazione plastica in una dimensione sperimentale, di continua ricerca, di ibridazione di materiali e tecniche, spesso integrate anche con innesti tecnologici e “integrazioni” di carattere performativo e video cinematografico, pur mantenendosi fedeli a un solido impianto “classico” dal punto di vista espressivo e strutturale.
Qualsiasi materiale è ortodosso per la creazione di elementi estetici tridimensionali, adattando tecniche e approcci alle finalità espressive così pure la scultura, arte dello spazio per antonomasia deve contaminarsi e integrarsi con la dimensione processuale, che include nella genesi creativa l’elemento temporale. I materiali anche i più solidi e ostici possono piegarsi alla volontà creativa dell’artista e la solidità spaziale assecondare la fluidità del tempo, sembrano affermare le opere dei tre artisti. Gli artisti protagonisti della mostra aggiungono alla dimensione creativa un’importante risvolto di carattere didattico-pedagogico, che getta le basi per un’importante riflessione circa il senso, le finalità e le modalità dell’insegnamento artistico nell’attuale panorama socio-culturale internazionale.
I tre artisti hanno infatti svolto parte della loro formazione artistica all’interno di Accademie di Belle Arti.
Aron Demetz nella natia Selva di Val Gardena, divenendo depositario delle tecniche di lavorazione del legno ed è oggi insegnante presso la cattedra di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, Accademia presso la quale Michelangelo Galliani, si è formato per poi affiancare alla sua attività artistica quella didattica di docente di tecniche del marmo e delle pietre dure presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino.
Fabio Viale si è formato all’Accademia Albertina di Torino, frequentando anche quella di Carrara oltre ad esperti marmisti delle due città.
Le opere in mostra realizzate con varie tecniche e materiali (legno, marmo, resina, ecc..) sono state pensate per dialogare con gli spazi post-industriali della Fabbrica dei Pinoli e testimoniano oltre all’approccio sperimentale alla materia plastica degli artisti anche un rapporto profondo – anche se in alcuni casi dialettico – con la tradizione, con il savoir faire della scultura, della “bottega”.
Le opere dei tre artisti indicano anche un approccio dinamico ed etico alla trasmissione dell’insegnamento. Un approccio che preserva l’inesausta e indispensabile esigenza di sperimentare nuove soluzioni formali e tecniche e soprattutto si mantiene a debita distanza dai due principali spettri che minacciano la creazione artistica e il suo insegnamento.
Quello, che spesso dimora in ambito accademico, della difesa in trincea dell’abilità manuale, della tecnica come feticcio della scuola e l’altro opposto ma speculare dello spontaneismo assoluto, dell’oggettualità fine a se stessa, illusione avanguardistica, che vede come corifeo la negazione assoluta delle tecniche, dei linguaggi secolari tramandati dalla tradizione, a favore di un analfabetismo artistico ostentato come verginità estetica e riproposizione del mito romantico dell’artista selvaggio preda di un vacuo spontaneismo.
All’interno della mostra verrà presentato il catalogo, che documenta le opere e i profili bio-bibliografici degli artisti oltre un apparato critico.
La stagione culturale 2010 de La Versiliana vede un’inedita sinergia tra Fondazione La Versiliana, Comune di Pietrasanta e la neonata Fondazione “Centro Arti Visive Pietrasanta” per promuovere un’offerta artistico-culturale di alto profilo. In un’ottica di collaborazione e rispetto delle prerogative delle istituzioni coinvolte nel progetto – una progettazione e gestione delle politiche culturali del territorio da parte dell’Amministrazione Comunale e una programmazione dedita allo spettacolo e intrattenimento culturale basata su una lunga e prestigiosa esperienza da parte della Fondazione La Versiliana – il “Centro Arti Visive Pietrasanta” fornisce un contributo di coordinamento e progettazione artistica sul versante delle Arti Visive e Plastiche.
Tale contributo, con una forte vocazione didattica testimoniata dalla Scuola di Alta Formazione in Arti Visive e Restauro dell’Arte Contemporanea, fa capo alla Fondazione stessa, che in questa circostanza ha come scopo principale quello di realizzare un progetto espositivo complessivo. In tal senso si riuniscono episodi di elevata qualità da un punto di vista del linguaggio artistico e di cura critica legati da una comune attenzione alle varie declinazioni delle forme espressive contemporanee. Viene valorizzata inoltre la capacità produttiva del territorio, che ha fatto della creazione artistica e della trasmissione del sapere il proprio fulcro motore, formando una parte importante della propria identità.
Organizzazione:
Comune di Pietrasanta
Fondazione La Versiliana
CAV Pietrasanta
BonelliLAB
Gagliardi Art System
Informazioni
La Versiliana Festival
T. +39 0584 265757
http://www.laversilianafestival.it
Comune di Pietrasanta
Assessorato alla Cultura
T. +39 0584 795500
Immagine: Aron Demetz
Inaugurazione Sabato 7 Agosto 2010 ore 19.30
La Fabbrica dei Pinoli
Villa La Versiliana, Viale Morin n. 16
Marina di Pietrasanta (LU)
Orario di apertura tutti i giorni dalle 18 alle 24
Ingresso libero