Origines et mysteres. Si sposta in Francia, alla Pinacotheque de Paris, la mostra ospitata fino a giugno al museo di Santa giulia di Brescia. L'evento propone un viaggio attraverso gli aspetti inconsueti e meno conosciuti di questi popoli, con la ricostruzione dell'ambiente, dei miti e dei riti attraverso tesori raramente esposti al di fuori dei confini nazionali peruviani.
Si aprirà venerdì 10 settembre, alla Pinacothèque de Paris, la mostra ospitata fino al 27 giugno al Museo di Santa Giulia di Brescia che, con i suoi 273.107 visitatori, è stato uno degli eventi espositivi d’arte italiani più apprezzati dal pubblico.
La mostra L'Or des Incas. Origines et mystères, l’esposizione che, fino allo scorso 27 giugno, è stata ospitata dal Museo di Santa Giulia di Brescia e che, con i suoi 273.107 visitatori, è stato uno degli eventi espositivi d’arte italiani più apprezzati dal pubblico.
Questa trasferta in terra di Francia, per un’iniziativa interamente nata e concepita in Italia, prodotta e organizzata da Fondazione Brescia Musei e da Artematica, rappresenta un avvenimento molto raro, se non unico.
“È un onore - ha affermato Andrea Brunello, amministratore delegato di Artematica - poter affermare che la bontà del progetto espositivo sia stata riconosciuta dalla Pinacothèque de Paris; questa soddisfazione si associa anche al successo che INCA. Origine e misteri delle Civiltà dell’oro ha saputo ottenere a Brescia”.
L’evento parigino proporrà un viaggio attraverso gli aspetti inconsueti e meno conosciuti di questi popoli, con la ricostruzione dell’ambiente, dei miti e dei riti alla base del contesto socio-culturale che ha consentito di creare alcuni dei capolavori assoluti dell’arte di tutte le epoche.
Il percorso espositivo, con tesori raramente esposti al di fuori dei confini nazionali peruviani, presenta i vestiti interamente ricoperti d’oro dei sovrani dell’antico Perù, i paraphernalia (coltelli sacrificali, diademi, strumenti musicali, ecc.) utilizzati nei rituali che garantivano l’equilibrio del cosmo e la crescita dei raccolti, gli ornamenti (corone, orecchini, narigueras, collane, pettorali, raffigurazioni di uomini e animali e divinità, ecc.) sempre in oro, che visibilmente mostravano la condizione semidivina dei re, i reperti del corredo funerario (maschere in oro, sculture in terracotta e legno, ecc. ), che accompagnavano i morti nel loro viaggio nell’Inframondo.
Considerato come il ‘sudore’ del Sole, divinità suprema del pantheon animista Inca, l’oro è strettamente associato ai rituali religiosi. Questo materiale era fondamentale nella rappresentazione terrena del potere, in quanto l’imperatore Inca era considerato l’incarnazione umana del Sole, oltre a essere uno strumento di differenziazione sociale per l’elite Inca, era un elemento indispensabile per il corredo funebre.
Ufficio stampa
CLP Relazioni Pubbliche
Manuela Petrulli
02 433403
press@clponline.it
-
Artematica
Paola De Troia
030 3757578 - 0422 410886
press@artematica.tv
Inaugurazione: venerdi' 10 settembre
Pinacotheque
28, place de la Madeleine, Paris
lun-dom 10.30-18
Ingresso intero 10, ridotto 8