Il significato dell'opera di Maria Mesch sta anche nel tentativo di esorcizzare le ombre, i colori, gli odori, le forme archetipi della propria e dell'altrui infanzia o della propria o altrui vita attraverso il recupero degli stessi colori, ombre, odori contenuti in oggetto quotidiani che assumono cosi' la forza di un moderno antifeticcio.
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Il significato dell'opera di Maria Mesch sta anche nel tentativo di esorcizzare le ombre, i colori, gli odori, le forma archetipi della propria e dell'altrui infanzia o della propria o altrui vita attraverso il recupero degli stessi colori, ombre, odori contenuti in oggetto quotidiani che assumono così la forza di un moderno antifeticcio.
E' un'operazione che Mesch effettua per se ma anche, su commissione, per gli altri.
Quale medium o sacerdotessa o moderna benefica fata, raccoglie non oggetti di rifiuto qualsiasi; recupera oggetti indossati, maglioni, stoffe di vestiti, tovaglie, camicie da notte russe, interiora di peluche dell'amato orsacchiotto compagno d'infanzia, un calcetto dalle mille sfide e ne fa arte, composizioni di base rigorose e con attente geometrie, sovrapposte spesso da sinuose figure.
Il feticcio viene così snaturato e diviene qualcosa d'altro; la paura o la struggente tenerezza è decantata in razionale contemplazione.
Nell'immagine: Maria Mesch, Se fosse a casa di Giorgio e Valeria
Inaugurazione 18 settembre 2002, ore 18.00
da martedì a venerdì dalle ore 17,30 alle 19,30, o su appuntamento
Presentazione Stefano Soddu
Bazart, via Col di Lana 8, ultima corte, Milano
Tel. 0258317556 - 3485630381