The Way Things Go. In occasione del FestivalFilosofia sono visibili in mostra due film degli anni '80: Der rechte Weg (The Righ Way), 1983 (30 minuti) e Der Lauf der Dinge(The Way Things go), 1987 (30 minuti). Ironici e surreali, ci guidano ad un'osservazione mai banale del mondo che ci circonda.
METRONOM presenta un progetto speciale in occasione del Festivalfilosofia 2010 sulla Fortuna, nella sede distaccata FUORIMAPPA in via Carteria 8 saranno proiettati due film degli artisti svizzeri Peter Fischli e David Weiss.
Peter Fischli (1952) e David Weiss (1946) vivono e lavorano a Zurigo e collaborano dal 1979. La loro opera, che spazia dal video alla scultura, dalla pittura alla fotografia, è un percorso creativo coerente quanto singolare, animata da una incessante interrogazione della realtà che li porta a compiere una costante sperimentazione. Peter Fischli e David Weiss, da oltre trent’anni non smettono di interrogarsi sulle sfumature accidentali o predestinate che governano il vivere quotidiano, attraverso una molteplicità di mezzi espressivi indagano le pieghe del caso e della necessità, tra monotona ripetitività o ricerca dell’assurdo, senza mai perdere lo sguardo ironico e disincantato.
In occasione del FestivalFilosofia saranno visibili in mostra due film degli anni ’80, Der rechte Weg (The Righ Way), 1983 (30 minuti) e Der Lauf der Dinge(The Way Things go), 1987 (30 minuti).
The Right Way è primo di una serie di film in cui i due artisti, travestiti da Orso e da Topo, compiono una sorta di viaggio iniziatico tra le montagne. Facendo il verso a una tradizione svizzera di film di ambientazione montana, l’improbabile duo dalle finte sembianze animali, discute, litiga, lotta per la sopravvivenza, mettendo alla prova i propri limiti e quelli delle relazioni umane, e, nel compiere un cammino sul filo delle grandi domande filosofiche, scansa eventi accidentali e mascherati tranelli, in un mix di paura e stupore.
The Way Things go, in un setting completamente diverso- l’interno di un capannone industriale- con la totale assenza di attori e di dialogo, rievoca lo stesso senso di stupore e attesa. La scena è affidata agli oggetti: bottiglie, copertoni, bicchieri, scatole di cartone, pezzi di legno, candele, teiere…, si muovono animati da una sorta di effetto domino a metà tra il disastro annunciato e il riuscito esperimento da laboratorio chimico. Acqua, aria, terra e fuoco sono gli elementi primari chiamati a governare questa reazione a catena che sembra sempre sul punto di interrompersi, sotto lo sguardo vigile dei due registi, quasi demiurghi, per l’occasione.
Ironici e surreali, mai scontati, Fischi&Weiss ci guidano ad un’osservazione mai banale del mondo che ci circonda e, di rimando, ad una riflessione sulla nostra esistenza, spostando continuamente piani e punti di vista. Fischli & Weiss non cercano risposte ma affidano all’arte il compito di risvegliare lo spettatore dal torpore del pensiero; sono le Domande (1980- 2003) l’opera nella quale si può leggere una sorta di “summa” teorica del loro lavoro; un’installazione composta da una proiezione a parete dove su fondo nero si susseguono interrogativi e riflessioni esistenziali: “Esistono sentimenti sbagliati?”, “Perché le stelle sono disposte in maniera così disordinata?”, “Abuso del mio potere?”, “Mi trova la fortuna?”. Tra paradossi e ingenuità, rigore e fantasia, verità e finzione, il duo svizzero non resiste alla tentazione di mettere alla prova lo spettatore e, soprattutto, le sue certezze.
Peter Fischli e David Weiss hanno esposto con mostre personali nei musei piu’ prestigiosi e nelle istituzioni piu’ importanti del mondo tra cui il Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, il Museum Ludwig di Colonia, il MACBA di Barcellona, il Musee’ d’Art Moderne de la Ville de Paris di Parigi, il San Francisco Museum of Contemporary Art di San Francisco, il Museum of Contemporary Art di Los Angeles, la Serpentine Gallery di Londra, la Kunsthaus Zurich di Zurigo e la Tate Modern di Londra. Hanno contribuito alla realizzazione del Padiglione Svizzero dell’Esposizione Internazionale EXPO 1992 di Siviglia, e hanno partecipato a numerose mostre collettive in spazi come il Guggenheim Museum di New York, il Centre Georges Pompidou di Parigi e il Walker Art Center di Minneapolis. Il duo ha rappresentato la Svizzera alla Biennale di Venezia del 1995, ha vinto il Leone d’Oro sempre alla Biennale di Venezia nel 2003 e preso parte alle piu’ importanti manifestazioni per l’arte contemporanea come Documenta a Kassel (in due edizioni, nel 1987 e nel 1997), lo Skulptur Projekte di Muenster (due edizioni, nel 1987 e nel 1997), la Biennale di Sidney, la Biennale di San Paolo e il Carnegie International di Pittsburgh.
Inaugurazione: venerdì 17 settembre 2010 ore 18.30
Metronom Fuorimappa
via Carteria, 8 - Modena
Orari: 17 settembre 9.00 - 23.00; 18 settembre 9.00 - 24.00; 19 settembre 9,00 – 21,00
Ingresso libero