Meris Angioletti
Nico Angiuli
Lupo Borgonovo
Chiara Camoni
Canecapovolto
Carloni & Franceschetti
Manuele Cerutti
Andrea Contin
Andrea De Stefani
Nicolo' Degiorgis
Federico Del Vecchio
Ra di Martino
Linda Fregni Nagler
Chiara Fumai
Alessandro Gagliardo
Giuseppe Lana
Renato Leotta
Eva Marisaldi
Andrea Nacciarriti
Nicola Nunziata
Alberto Scodro
Lorenzo Scotto di Luzio
Marinella Senatore
Mauro Vignando
Angelique Campens
Erica Cooke
Chris Fitzpatrick
L'esposizione e' il frutto di 4 mesi di lavoro di 3 giovani curatori stranieri: Angelique Campens, Erica Cooke e Chris Fitzpatrick, che hanno partecipato alla IV edizione del progetto Residenza per giovani curatori, promosso dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e dalla Fondazione Edoardo Garrone con il sostegno della Compagnia di San Paolo. I tre curatori hanno avuto modo di approfondire la realta' contemporanea, prendendo contatto con artisti, curatori, direttori di museo, galleristi e critici.
La Fondazione Edoardo Garrone e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, in collaborazione con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, presentano la Mostra conclusiva della quarta edizione del progetto “Residenza per Giovani Curatori”, dal titolo Persona in meno.
L'esposizione è il frutto di quattro mesi di lavoro di tre giovani curatori stranieri - Angelique Campens (Belgio), Erica Cooke (USA) e Chris Fitzpatrick (USA) - che hanno partecipato alla quarta edizione del progetto “Residenza per giovani curatori”, coordinato da Stefano Collicelli Cagol e promosso dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e dalla Fondazione Edoardo Garrone con il sostegno della Compagnia di San Paolo.
Invitati dalle due Fondazione a trascorrere tre mesi in Italia, i tre curatori hanno avuto modo di approfondire la realtà contemporanea, prendendo contatto con artisti, curatori, direttori di museo, galleristi e critici.
Artisti in mostra: Meris Angioletti (Bergamo, 1977. Vive e lavora a Parigi e Milano), Nico Angiuli (Adelfia di Bari, 1981. Vive e lavora tra Venezia e Bari), Lupo Borgonovo (Milano, 1985. Vive e lavora a Milano), Chiara Camoni (Piacenza, 1974. Vive e lavora tra la Versilia e Milano), Canecapovolto (Collettivo formato a Catania nel 1992), Carloni/Franceschetti (Cristiano Carloni Fano, 1963. Vive e lavora a Pesaro e Urbino; Stefano Franceschetti Pesaro,1966. Vive e lavora a Pesaro e Urbino), Manuele Cerutti (Torino 1976. Vive e lavora a Torino), Andrea Contin (Padova 1971. Vive e lavora tra Milano e Venezia), Andrea De Stefani (Arzignano,1982. Vive e lavora a Venezia), Nicoló Degiorgis (Bolzano 1985. Vive e lavora a Venezia), Federico Del Vecchio (Napoli, 1977. Vive e lavora tra Napoli e Francoforte), Rä di Martino (Roma, 1975. Vive e lavora a New York),
Linda Fregni Nagler (Stoccolma, 1975. Vive e lavora a Milano), Chiara Fumai (Roma, 1978. Vive e lavora tra Milano e l’Olanda), Alessandro Gagliardo (Paterno, 1983. Vive e lavora a Catania), Giuseppe Lana (Catania, 1979. Vive e lavora a Catania), Renato Leotta (Torino, 1982. Vive e lavora a Torino), Eva Marisaldi (Bologna 1966. Vive e lavora a Bologna), Andrea Nacciarriti (Ostra Vetere, - AN, 1976. Vive e lavora a Senigallia e Milano), Nicola Nunziata (San Giuseppe Vesuviano, 1984. Vive e lavora a Venezia), Alberto Scodro (Marostica - VI, 1984. Vive e lavora tra Nove e Venezia), Lorenzo Scotto di Luzio (Pozzuoli - NA, 1972. Vive e lavora a Berlino e Napoli), Marinella Senatore (Cava dei Tirreni - SA, 1977. Vive e lavora tra Roma e Madrid), Mauro Vignando (Pordenone, 1969. Vive e lavora a Milano).
La creazione di “ritratti senza ritratti” è la provocazione paradossale di “Persona in meno” - sostengono i tre curatori - La mostra include opere di ventiquattro artisti italiani contemporanei - da una parabola sospesa di piante di basilico al calco in bronzo dell’anima umana. Punteggiata da suoni, immagini e oggetti in movimento, la Loggia degli Abati di Palazzo Ducale sarà disseminata di opere che evocano presenze assenti, apparizioni, sostituzioni, rituali privati, e tentativi falliti di invisibilità. Considerati nel loro insieme, questi lavori sono in equilibrio tra il visibilmente assente e l’inesistente reso visibile.
I trentasette lavori che compongono la mostra dialogano con le percezioni differenti di ciascun visitatore e le potenziali suggestioni dei singoli lavori. Umberto Eco definisce l' 'opera aperta' come la libertà interpretativa per 'il lato inventivo dell'uomo' in modo da vedere l'opera d'arte come 'un potenziale mistero da risolvere, un ruolo da realizzare, uno stimolo per velocizzare la nostra immaginazione'. Interrogando direttamente il visitatore, i lavori di Persona in meno rimandano ogni possibile conclusione sulla possibilità di eseguire un ritratto: la figura umana è frammentata e nascosta in piena vista; materiali diversi sono sottoposti a processi alchemici e trasformati in forme inaspettate; ronzii e sirene riempiono un vuoto una volta silenzioso ma con un'eccezionale disposizione sonora; uno spazio in negativo forma una fisionomia non-figurativa. La particolare disposizione degli spazi della Loggia degli Abati di Palazzo Ducale — una struttura antica sviluppata in una sinuosa serie di stanze — è stata una forza integrale sia per la formulazione della mostra sia per contemplare la fluidità e la visione scientifica del mondo contemporaneo.
Inaugurazione 17 Settembre 2010
Palazzo Ducale - Loggia degli Abati
piazza Matteotti, 9 Genova
dal martedì alla domenica dalle 15.00 alle 20.00
ingresso libero