Nel 2010 si e' concluso lo scavo archeologico nei sotterranei di Palazzo Vecchio, che ha consentito di riportare alla luce i resti di alcune parti del teatro romano di Florentia. Per l'occasione, visite guidate e aperture serali.
Nel 2010 si è concluso lo scavo archeologico nei sotterranei di Palazzo Vecchio, che ha consentito di riportare alla luce i resti di alcune parti del teatro romano di Florentia. Lo scavo è stato condotto dalla Cooperativa Archeologia sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana.
La vicenda storica
Palazzo Vecchio poggia le sue fondamenta su un sito di straordinaria importanza storica: i resti dell’antico Teatro Romano di Florentia. Il primo impianto del teatro potrebbe risalire alla fase coloniale della città; l’intervento di ampliamento si inquadra, verosimilmente, nella grandiosa ristrutturazione della città compiuta in età imperiale (fine I - inizi II sec. d.C.).
Il teatro di Florentia, per quanto consentono di stabilire i resti archeologici, doveva avere una capienza cospicua, stimata nell’ordine degli 8.000 -10.000 spettatori. Le sue vestigia, infatti, si estendono su una vasta porzione di terreno sotto Palazzo Vecchio e palazzo Gondi, con la cavea rivolta verso piazza della Signoria e la scena lungo via dei Leoni. La grandezza e la capienza del teatro sono una testimonianza dell’incremento demografico d’età imperiale, epoca in cui Florentia conosce un significativo sviluppo urbano.
Il teatro restò attivo fino al V secolo d.C.; in seguito, con la crisi dell’Impero Romano e le guerre greco-gotiche, cadde progressivamente in disuso e in stato di degrado. L’area fu sottoposta a ripetuti saccheggi e spoliazioni di materiali decorativi o costruttivi.
Dall’età longobarda le burelle, ossia i corridoi radiali in muratura sui quali era impostata la cavea a semicerchio, vennero utilizzate con funzioni diverse; alcuni ambienti divennero discariche di materiali, calcinaie, luoghi di sepoltura, stalletti per animali. L’elevato della cavea fu fortificato e utilizzato come torre di guardia, meglio nota col nome di ‘Guardingo’. Intorno al XII-XIII secolo alcune burelle furono anche trasformate in carceri.
Fra XII e XIII secolo sul sito del teatro romano vennero a sovrapporsi le case-torri delle famiglie Foraboschi e Manieri, in seguito inglobate dall’ampliamento del Palazzo dei Priori (oggi Palazzo Vecchio), sorto dalla fine del Duecento sulla base di un progetto che si suole attribuire ad Arnolfo di Cambio.
Lo scavo recente e i suoi risultati
Fra il novembre del 1997 e il maggio del 1998 è stata effettuata un’indagine archeologica preliminare, che ha interessato sette ambienti posti nella terza corte di Palazzo Vecchio. La vera e propria campagna di scavo si è svolta dal 2004 al 2010 e ha interessato cinque di questi locali.
I lavori hanno consentito di riportare alla luce alcuni tratti delle burelle, compreso il vomitorium, ossia il corridoio centrale attraverso il quale gli spettatori avevano accesso. È inoltre visibile il margine interno della piattaforma dell’orchestra, che nel teatro romano non ospitava il coro come in quello greco, ma era riservata alle autorità. Il ritrovamento di un gruppo di anfore per le derrate alimentari, rotte e riutilizzate per il drenaggio delle acque, ha consentito di datare la costruzione delle burelle alla fine del I o all’inizio del II secolo d.C.; tuttavia è probabile che il nucleo originario del teatro risalga all’epoca della fondazione della colonia romana – fine del I sec. a.C. – e che soltanto in seguito sia stato ingrandito.
Sui resti d’età imperiale si sovrappongono, per successive stratificazioni, strutture di epoca medievale (XII-XIV sec.) come pozzi, fondamenta di abitazioni e altri edifici. Tra questi è stato individuato un fronte stradale con portali medievali e relativo selciato, inglobato nel XVI secolo nell’ampliamento di Palazzo della Signoria verso via dei Gondi e via de’ Leoni.
La visita agli scavi
Visite guidate a cura dell’Associazione Museo dei Ragazzi.Neigiorni: Sabato/ Domenica/ Lunedì. Le Visite avranno inizio alle ore: 11.00 - 14.30 - 15.30 e 16.30. In occasione delle aperture serali di Palazzo Vecchio anche alle ore 18.30 e 19.30
La prenotazione e obbligatoria e gratuita. info.museoragazzi@comune.fi.it
http://www.palazzovecchio-museoragazzi.it
Gli scavi sono parzialmente accessibili ai disabili motori (con accompagnatore) e non accessibili ai minori di 8 anni d’età per motivi di sicurezza.
Gruppi di MAX 20 persone
Palazzo Vecchio
piazza della Signoria - Firenze
Tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 17.00