Divina Wallpaper. Con una mostra-installazione sospesa tra sogno e realta', ritorna l'appuntamento con Invito a Palazzo. Oltre al suggestivo allestimento dell'autore milanese sara' possibile ammirare tre capolavori di Lorenzo Lotto giunti alla fase conclusiva del restauro.
Giovanni Frangi
a cura di Simone Facchinetti ed Angelo Piazzoli
Con una mostra-installazione sospesa tra sogno e realtà, ritorna
l’appuntamento con Invito a Palazzo. Oltre al suggestivo allestimento
dell’autore milanese sarà possibile ammirare tre capolavori di Lorenzo
Lotto giunti alla fase conclusiva del restauro.
Giovanni Frangi, pittore di consolidata fama nel panorama artistico
contemporaneo, espone al Creberg.
A partire da venerdì primo ottobre, il piano terra dello storico Palazzo
della sede centrale sarà occupato da una grande installazione creata ad hoc e
composta da dodici pannelli in sequenza. Collocati in modo da costituire una
camera chiusa e isolata, i pannelli permetteranno di ricreare nel visitatore le
stesse emozioni che si proverebbero camminando in un bosco. La mostrainstallazione
dal titolo “Divina Wallpaper” - curata da Simone Facchinetti ed
Angelo Piazzoli e promossa dalla Fondazione Credito Bergamasco - è inserita
all’interno della manifestazione culturale di più ampio respiro denominata “Invito
a Palazzo”, focalizzata sulla valorizzazione del patrimonio artistico degli Istituti
di credito.
«L’esposizione “Divina Wallpaper” - specifica Angelo Piazzoli, segretario
generale del Credito Bergamasco e dell’omonima Fondazione - è per la Banca
un evento speciale realizzato da un artista di grande spessore intellettuale, e di
livello internazionale: più che una mostra tradizionale, essa rappresenta un
esperimento innovativo, sia nell’idea che nel contenuto, considerata la presenza
di un’installazione pensata e creata appositamente per essere accolta in un
edificio fortemente connotato come la sede centrale di una banca».
La mostra-installazione si inserisce perfettamente nell’itinerario artistico
elaborato negli anni da Giovanni Frangi, un itinerario caratterizzato da un
crescente interesse per la relazione con l’ambiente. «Fin dagli anni successivi
all’Accademia di Brera - continua Angelo Piazzoli - Giovanni Frangi, artista noto
e apprezzato dal pubblico e dalla critica per la ricerca creativa di non comune
originalità, si è sempre confrontato con lo spazio espositivo: ci è riuscito anche
questa volta con pannelli in sequenza che - attraverso varie trame realizzate
con molteplici tonalità del viola - si distendono sulle pareti come fossero
wallpapers, carte da parati, e restituiscono al pubblico sensazioni fisiche che
rimandano al mondo e all’armonia della natura. Foglie appassite (vere e reali)
poste sul pavimento hanno lo scopo di creare un effetto di straniamento. Chi si
immaginerebbe, in banca, di poter camminare su un tappeto di foglie autunnali,
immerso in una stanza da sogno?».
Accomunati da notevoli dimensioni - cm 160 o 220 di base per 260 di
altezza - i pannelli si fondono l’un con l’altro per dar vita ad un’ininterrotta
sequenza d’immagini, in un’unica grande opera realizzata al di fuori di ogni
schematismo. «Questa mostra - sottolinea Piazzoli - arricchisce la
collaborazione fra il Credito Bergamasco e Giovanni Frangi, artista con il quale
la Banca ha condiviso negli ultimi anni prestigiose iniziative e di cui espone, dal
luglio 2009, un cielo dipinto imponente (Domenica pomeriggio, 2008, cm
451x246, primal e pigmenti su tela emulsionata) che, collocato all’ingresso della
sede centrale, accoglie il visitatore in una prospettiva di infinito. Essa inoltre
dimostra come si possa fare arte contemporanea in modo fortemente innovativo
e allo stesso tempo fruibile a tutti, con senso della misura e con rispetto delle
regole comunicative».
Sulle caratteristiche specifiche dell’installazione fa riflettere la descrizione
offerta da Simone Facchinetti: «I tempi di esecuzione dei wallpapers sono stati
rapidi e precipitosi. Una volta messo a punto lo schema di lavoro e il suo
soggetto Frangi ha operato con una velocità febbrile e una sicurezza
sprezzante. Forse che l’immagine rischiasse altrimenti di appassire?».
«Una volta entrato nella “BASE” – continua Simone Facchinetti – il visitatore
ascolterà il fruscio dei propri passi scaturito dal contatto con le foglie morte che
tappezzano il pavimento. Poi, lentamente, avrà la percezione di trovarsi in un
luogo ovattato, completamente assorbito dal colore viola».
«L’organizzazione spaziale dei wallpapers, spiega il critico, restituirà all’occhio
un’unitaria parete dipinta, illustrata con un soggetto botanico imprecisabile. Ma
l’esplorazione visiva dell’opera diventerà via via inafferrabile nella sua interezza.
Solo alla fine dell’esperienza gli svariati punti di vista nei diversi istanti della
visione si fonderanno in un’unica rappresentazione. Nel frattempo il corpo e
l’occhio saranno chiamati a condividere – in una durata stabilita dalla
disponibilità del visitatore – l’esperienza elaborata da Frangi durante
l’esecuzione dei wallpapers. Allora anche i gesti materiali della pittura
inizieranno a prendere corpo, con i loro codici e con le loro meccaniche. A uno
sguardo più ravvicinato si intuiranno i movimenti del pennello e si coglieranno i
numerosi segni di dripping che macchiano i fondi chiari. Intorno alle zone più
scure e grumose si è disteso un colore più diafano e liquido. Mano mano che si
procederà nel percorso la pittura si farà più scura e piena, per lasciare il posto –
nel finale – a una cascata di colature chiare. La difficoltà di agganciare le
immagini a qualcosa di reale le renderà ancora più autosufficienti».
«Solo alla fine, conclude Simone Facchinetti, cogliendo la predominanza del
cielo bianco, potremmo accorgerci che stiamo osservando in verticale
un’immagine che avremmo potuto vedere in natura solo stando sdraiati su un
prato: guardando in controluce le foglie autunnali e le efflorescenze di un
platano. È come se Frangi ci suggerisse, in definitiva, che: l’arte è ciò che rende
la vita più interessante dell’arte».
In occasione di “Invito a Palazzo”, oltre alla suggestiva installazione del
pittore milanese, i visitatori potranno accedere alla collezione d’arte di proprietà
della Banca e visitare il Palazzo storico del Credito Bergamasco; inoltre durante
tre week-end sarà possibile ammirare alcuni capolavori di Lorenzo Lotto
specificamente: la pala Madonna in trono col bambino e i Santi di San
Bernardino in Pignolo a Bergamo e il Polittico di Ponteranica, giunti alla fase
conclusiva del restauro, nonché La Trinità di Sant’Alessandro della Croce, già
completamente restaurata.
I dipinti – restaurati presso la sede centrale della Banca a spese della
Fondazione Credito Bergamasco e destinati alla grande mostra dedicata a
Lorenzo Lotto che sarà allestita nel 2011, da marzo a giugno, presso le
Scuderie del Quirinale a Roma – prima di prendere la via della capitale saranno
presentati al pubblico nei locali dell’Istituto di credito unitamente alle varie fasi
delle operazioni di recupero. Grazie alle indagini diagnostiche, condotte in
collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo, si potranno apprendere
importanti notizie sulle loro vicende storiche e conservative oltre a preziose
informazioni sulla tavolozza e sulla tecnica pittorica utilizzate dal celebre
maestro cinquecentesco; questo non solo nelle visite guidate ai dipinti presso la
sala consiliare della Banca, ma anche in due conferenze inserite in
“BergamoScienza” (venerdì 8 ottobre alle ore 17.00 e sabato 9 ottobre alle ore
17.45, presso la Sala Traini di Creberg in via San Francesco a Bergamo).
Quale evento collaterale a questa edizione di “Invito a Palazzo”, si deve
segnalare da ultimo la mostra di Mario Paschetta intitolata “Genesi: in principio”
ideata dalla Fondazione Credito Bergamasco e da questa promossa insieme
alla Fondazione Adriano Bernareggi ed al Museo d’Arte e Cultura Sacra di
Romano di Lombardia nell’ambito di una proficua collaborazione che dura ormai
da anni.
«La mostra “Genesi: in principio” allestita da sabato 2 a domenica 24
ottobre presso il Centro Culturale San Bartolomeo di Bergamo - specifica
Angelo Piazzoli – è il risultato di una nostra “provocazione” ad un grande artista,
precedentemente non dedicato alla tematica sacra ma con uno spiccato gusto
plastico della materia, chiamato a produrre opere d’arte ispirate al Primo libro
della Genesi; dalla provocazione è nata un’appassionata riflessione sulle origini
del Creato e sull’inizio della Vita – ben visibile nei suggestivi dipinti realizzati
dall’artista - con l’ambizione di toccare un pubblico più ampio dei soli credenti».
La mostra installazione di Giovanni Frangi (1-29 ottobre 2010) sarà
visitabile presso la sede centrale di Creberg in Largo Porta Nuova 2 da lunedì a
venerdì, durante l’apertura della filiale (8.20 - 13.20 e 14.45 - 15.45) e per tre
week-end consecutivi (sabato 2-9 e 16 ottobre con orario continuato dalle ore
14.00 alle ore 22.00; domenica 3-10 e 17 ottobre con orario continuato dalle
ore 11.00 alle ore 20.00); durante i tre fine settimana sopra indicati,
contestualmente alla visione della mostra di Giovanni Frangi “Divina Wallpaper”
sarà possibile ammirare i capolavori del Lotto giunti alla fase conclusiva del
restauro.
La personale di Mario Paschetta (2-24 ottobre 2010) sarà visitabile
presso il Centro Culturale San Bartolomeo di Bergamo (Largo Belotti 1) tutti i
giorni, festivi compresi, dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle ore 16.00 alle 19.30.
L’ingresso è libero. La mostra proseguirà poi a Romano di Lombardia presso il
Museo d’Arte e Cultura Sacra in piazza Fiume a partire da sabato 11 dicembre
e fino a domenica 9 gennaio 2011.
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Lorenzo Lotto
Nell'ambito della storica attività di valorizzazione e tutela del patrimonio artistico, il credito Bergamasco e la sua Fondazione stanno portando a termine, presso la sede centrale della Banca, il restauro di tre capolavori di Lorenzo Lotto ("Trinità", "Polittico di Ponteranica", "Madonna in trono col Bambino e i Santi Giuseppe, Bernardino, Giovanni Battista e Antonio Abate").
Durante i fine settimana, contestualmente alla visione della mostra di Giovanni Frangi "Divina - Wallpaper" sarà possibile ammirare i capolavori del Lotto giunti alla fase conclusiva del restauro, approfondendo la conoscenza dei dipinti e delle tecniche di ripristino, alla presenza dei maestri restauratori
Per info tel 035.393.006/239/431
info@fondazionecreberg.it
Inaugurazione 1 ottobre 2010
Palazzo Credito Bergamasco
largo Porta Nuova, 2 - Bergamo
Da lunedì a
venerdì, durante l’apertura della filiale (8.20 - 13.20 e 14.45 - 15.45) e per tre
week-end consecutivi (sabato 2-9 e 16 ottobre con orario continuato dalle ore
14.00 alle ore 22.00; domenica 3-10 e 17 ottobre con orario continuato dalle
ore 11.00 alle ore 20.00)
Ingresso libero