Palazzo Credito Bergamasco
Bergamo
largo Porta Nuova, 2
035 393006 FAX
WEB
Giovanni Frangi
dal 30/9/2010 al 28/10/2010
lun-ven 8.20 - 13.20 e 14.45 - 15.45 e per tre week-end consecutivi (sabato 2-9 e 16 ottobre ore 14- 22.; domenica 3-10 e 17 ottobre con orario 11-20
035 393230

Segnalato da

Fondazione Credito Bergamasco




 
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30/9/2010

Giovanni Frangi

Palazzo Credito Bergamasco, Bergamo

Divina Wallpaper. Con una mostra-installazione sospesa tra sogno e realta', ritorna l'appuntamento con Invito a Palazzo. Oltre al suggestivo allestimento dell'autore milanese sara' possibile ammirare tre capolavori di Lorenzo Lotto giunti alla fase conclusiva del restauro.


comunicato stampa

Giovanni Frangi

a cura di Simone Facchinetti ed Angelo Piazzoli

Con una mostra-installazione sospesa tra sogno e realtà, ritorna l’appuntamento con Invito a Palazzo. Oltre al suggestivo allestimento dell’autore milanese sarà possibile ammirare tre capolavori di Lorenzo Lotto giunti alla fase conclusiva del restauro. Giovanni Frangi, pittore di consolidata fama nel panorama artistico contemporaneo, espone al Creberg. A partire da venerdì primo ottobre, il piano terra dello storico Palazzo della sede centrale sarà occupato da una grande installazione creata ad hoc e composta da dodici pannelli in sequenza. Collocati in modo da costituire una camera chiusa e isolata, i pannelli permetteranno di ricreare nel visitatore le stesse emozioni che si proverebbero camminando in un bosco. La mostrainstallazione dal titolo “Divina Wallpaper” - curata da Simone Facchinetti ed Angelo Piazzoli e promossa dalla Fondazione Credito Bergamasco - è inserita all’interno della manifestazione culturale di più ampio respiro denominata “Invito a Palazzo”, focalizzata sulla valorizzazione del patrimonio artistico degli Istituti di credito.

«L’esposizione “Divina Wallpaper” - specifica Angelo Piazzoli, segretario generale del Credito Bergamasco e dell’omonima Fondazione - è per la Banca un evento speciale realizzato da un artista di grande spessore intellettuale, e di livello internazionale: più che una mostra tradizionale, essa rappresenta un esperimento innovativo, sia nell’idea che nel contenuto, considerata la presenza di un’installazione pensata e creata appositamente per essere accolta in un edificio fortemente connotato come la sede centrale di una banca». La mostra-installazione si inserisce perfettamente nell’itinerario artistico elaborato negli anni da Giovanni Frangi, un itinerario caratterizzato da un crescente interesse per la relazione con l’ambiente. «Fin dagli anni successivi all’Accademia di Brera - continua Angelo Piazzoli - Giovanni Frangi, artista noto e apprezzato dal pubblico e dalla critica per la ricerca creativa di non comune originalità, si è sempre confrontato con lo spazio espositivo: ci è riuscito anche questa volta con pannelli in sequenza che - attraverso varie trame realizzate con molteplici tonalità del viola - si distendono sulle pareti come fossero wallpapers, carte da parati, e restituiscono al pubblico sensazioni fisiche che rimandano al mondo e all’armonia della natura. Foglie appassite (vere e reali) poste sul pavimento hanno lo scopo di creare un effetto di straniamento. Chi si immaginerebbe, in banca, di poter camminare su un tappeto di foglie autunnali, immerso in una stanza da sogno?».

Accomunati da notevoli dimensioni - cm 160 o 220 di base per 260 di altezza - i pannelli si fondono l’un con l’altro per dar vita ad un’ininterrotta sequenza d’immagini, in un’unica grande opera realizzata al di fuori di ogni schematismo. «Questa mostra - sottolinea Piazzoli - arricchisce la collaborazione fra il Credito Bergamasco e Giovanni Frangi, artista con il quale la Banca ha condiviso negli ultimi anni prestigiose iniziative e di cui espone, dal luglio 2009, un cielo dipinto imponente (Domenica pomeriggio, 2008, cm 451x246, primal e pigmenti su tela emulsionata) che, collocato all’ingresso della sede centrale, accoglie il visitatore in una prospettiva di infinito. Essa inoltre dimostra come si possa fare arte contemporanea in modo fortemente innovativo e allo stesso tempo fruibile a tutti, con senso della misura e con rispetto delle regole comunicative». Sulle caratteristiche specifiche dell’installazione fa riflettere la descrizione offerta da Simone Facchinetti: «I tempi di esecuzione dei wallpapers sono stati rapidi e precipitosi. Una volta messo a punto lo schema di lavoro e il suo soggetto Frangi ha operato con una velocità febbrile e una sicurezza sprezzante. Forse che l’immagine rischiasse altrimenti di appassire?». «Una volta entrato nella “BASE” – continua Simone Facchinetti – il visitatore ascolterà il fruscio dei propri passi scaturito dal contatto con le foglie morte che tappezzano il pavimento. Poi, lentamente, avrà la percezione di trovarsi in un luogo ovattato, completamente assorbito dal colore viola».

«L’organizzazione spaziale dei wallpapers, spiega il critico, restituirà all’occhio un’unitaria parete dipinta, illustrata con un soggetto botanico imprecisabile. Ma l’esplorazione visiva dell’opera diventerà via via inafferrabile nella sua interezza. Solo alla fine dell’esperienza gli svariati punti di vista nei diversi istanti della visione si fonderanno in un’unica rappresentazione. Nel frattempo il corpo e l’occhio saranno chiamati a condividere – in una durata stabilita dalla disponibilità del visitatore – l’esperienza elaborata da Frangi durante l’esecuzione dei wallpapers. Allora anche i gesti materiali della pittura inizieranno a prendere corpo, con i loro codici e con le loro meccaniche. A uno sguardo più ravvicinato si intuiranno i movimenti del pennello e si coglieranno i numerosi segni di dripping che macchiano i fondi chiari. Intorno alle zone più scure e grumose si è disteso un colore più diafano e liquido. Mano mano che si procederà nel percorso la pittura si farà più scura e piena, per lasciare il posto – nel finale – a una cascata di colature chiare. La difficoltà di agganciare le immagini a qualcosa di reale le renderà ancora più autosufficienti». «Solo alla fine, conclude Simone Facchinetti, cogliendo la predominanza del cielo bianco, potremmo accorgerci che stiamo osservando in verticale un’immagine che avremmo potuto vedere in natura solo stando sdraiati su un prato: guardando in controluce le foglie autunnali e le efflorescenze di un platano. È come se Frangi ci suggerisse, in definitiva, che: l’arte è ciò che rende la vita più interessante dell’arte».

In occasione di “Invito a Palazzo”, oltre alla suggestiva installazione del pittore milanese, i visitatori potranno accedere alla collezione d’arte di proprietà della Banca e visitare il Palazzo storico del Credito Bergamasco; inoltre durante tre week-end sarà possibile ammirare alcuni capolavori di Lorenzo Lotto specificamente: la pala Madonna in trono col bambino e i Santi di San Bernardino in Pignolo a Bergamo e il Polittico di Ponteranica, giunti alla fase conclusiva del restauro, nonché La Trinità di Sant’Alessandro della Croce, già completamente restaurata.

I dipinti – restaurati presso la sede centrale della Banca a spese della Fondazione Credito Bergamasco e destinati alla grande mostra dedicata a Lorenzo Lotto che sarà allestita nel 2011, da marzo a giugno, presso le Scuderie del Quirinale a Roma – prima di prendere la via della capitale saranno presentati al pubblico nei locali dell’Istituto di credito unitamente alle varie fasi delle operazioni di recupero. Grazie alle indagini diagnostiche, condotte in collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo, si potranno apprendere importanti notizie sulle loro vicende storiche e conservative oltre a preziose informazioni sulla tavolozza e sulla tecnica pittorica utilizzate dal celebre maestro cinquecentesco; questo non solo nelle visite guidate ai dipinti presso la sala consiliare della Banca, ma anche in due conferenze inserite in “BergamoScienza” (venerdì 8 ottobre alle ore 17.00 e sabato 9 ottobre alle ore 17.45, presso la Sala Traini di Creberg in via San Francesco a Bergamo). Quale evento collaterale a questa edizione di “Invito a Palazzo”, si deve segnalare da ultimo la mostra di Mario Paschetta intitolata “Genesi: in principio” ideata dalla Fondazione Credito Bergamasco e da questa promossa insieme alla Fondazione Adriano Bernareggi ed al Museo d’Arte e Cultura Sacra di Romano di Lombardia nell’ambito di una proficua collaborazione che dura ormai da anni.

«La mostra “Genesi: in principio” allestita da sabato 2 a domenica 24 ottobre presso il Centro Culturale San Bartolomeo di Bergamo - specifica Angelo Piazzoli – è il risultato di una nostra “provocazione” ad un grande artista, precedentemente non dedicato alla tematica sacra ma con uno spiccato gusto plastico della materia, chiamato a produrre opere d’arte ispirate al Primo libro della Genesi; dalla provocazione è nata un’appassionata riflessione sulle origini del Creato e sull’inizio della Vita – ben visibile nei suggestivi dipinti realizzati dall’artista - con l’ambizione di toccare un pubblico più ampio dei soli credenti». La mostra installazione di Giovanni Frangi (1-29 ottobre 2010) sarà visitabile presso la sede centrale di Creberg in Largo Porta Nuova 2 da lunedì a venerdì, durante l’apertura della filiale (8.20 - 13.20 e 14.45 - 15.45) e per tre week-end consecutivi (sabato 2-9 e 16 ottobre con orario continuato dalle ore 14.00 alle ore 22.00; domenica 3-10 e 17 ottobre con orario continuato dalle ore 11.00 alle ore 20.00); durante i tre fine settimana sopra indicati, contestualmente alla visione della mostra di Giovanni Frangi “Divina Wallpaper” sarà possibile ammirare i capolavori del Lotto giunti alla fase conclusiva del restauro. La personale di Mario Paschetta (2-24 ottobre 2010) sarà visitabile presso il Centro Culturale San Bartolomeo di Bergamo (Largo Belotti 1) tutti i giorni, festivi compresi, dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle ore 16.00 alle 19.30. L’ingresso è libero. La mostra proseguirà poi a Romano di Lombardia presso il Museo d’Arte e Cultura Sacra in piazza Fiume a partire da sabato 11 dicembre e fino a domenica 9 gennaio 2011.

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Lorenzo Lotto

Nell'ambito della storica attività di valorizzazione e tutela del patrimonio artistico, il credito Bergamasco e la sua Fondazione stanno portando a termine, presso la sede centrale della Banca, il restauro di tre capolavori di Lorenzo Lotto ("Trinità", "Polittico di Ponteranica", "Madonna in trono col Bambino e i Santi Giuseppe, Bernardino, Giovanni Battista e Antonio Abate"). Durante i fine settimana, contestualmente alla visione della mostra di Giovanni Frangi "Divina - Wallpaper" sarà possibile ammirare i capolavori del Lotto giunti alla fase conclusiva del restauro, approfondendo la conoscenza dei dipinti e delle tecniche di ripristino, alla presenza dei maestri restauratori

Per info tel 035.393.006/239/431
info@fondazionecreberg.it

Inaugurazione 1 ottobre 2010

Palazzo Credito Bergamasco
largo Porta Nuova, 2 - Bergamo
Da lunedì a venerdì, durante l’apertura della filiale (8.20 - 13.20 e 14.45 - 15.45) e per tre week-end consecutivi (sabato 2-9 e 16 ottobre con orario continuato dalle ore 14.00 alle ore 22.00; domenica 3-10 e 17 ottobre con orario continuato dalle ore 11.00 alle ore 20.00)
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [15]
Due mostre
dal 8/10/2015 al 29/10/2015

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