Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo
Roma
lungotevere Castello, 50
06 6819111 FAX
WEB
Il deserto non e' silente
dal 23/9/2002 al 7/10/2002
06 39967600
WEB
Segnalato da

Roberto Begnini




 
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23/9/2002

Il deserto non e' silente

Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo, Roma

Nata dall'esigenza di aprire i confini culturali, la mostra offre al pubblico italiano l'occasione unica di poter ammirare capolavori d'arte libica antica e contemporanea e di introdursi in una scena artistica fino ad oggi completamente sconosciuta. E' un'esposizione itinerante Fortemente voluta e promossa dalla Gaddafi International Foundation for Charity Associations


comunicato stampa

GADDAFI INTERNATIONAL FOUNDATION FOR CHARITY ASSOCIATIONS

Roma, Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo
Sala dell'Apollo - Sala della Giustizia - Sala Clemente VIII
LA MOSTRA SARA' PRESENTATA ALLA STAMPA MARTEDI' 24 SETTEMBRE 2002, ALLE ORE 12

Martedi' 24 settembre 2002 si inaugura, presso il Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo, la mostra Il deserto non e' silente promossa dalla Gaddafi International Foundation for Charity Associations.

Nata dall'esigenza di aprire i confini culturali, la mostra Il deserto non e' silente, offre al pubblico italiano l'occasione unica di poter ammirare capolavori d'arte libica antica e contemporanea e di introdursi in una scena artistica fino ad oggi completamente sconosciuta. Fortemente voluta e promossa dalla Gaddafi International Foundation for Charity Associations Il deserto non e' silente e' un'esposizione itinerante realizzata allo scopo di presentare, promuovere e sensibilizzare il pubblico, gli esperti ed i critici delle capitali di tutto il mondo verso la realta' artistica libica, che si manifesta profondamente intrisa della sua storia passata e presente.

La mostra si presenta in due sezioni.
La prima ci guida alla scoperta delle origini della tradizione libica, attraverso statue, bronzi, manufatti, steli e mosaici provenienti da Tripoli, Cirene, Sabratha e Germa. Questa sezione rende chiare le reciproche connessioni tra l'antica tradizione libica e le culture africana, greca e romana.

La seconda esprime l'identita' culturale del Paese attraverso i vari linguaggi degli artisti libici contemporanei Saif El-Islam Gaddafi (Presidente della Gaddafi International Foundation for Charity Associations), Fawzi Omar Swei e Salaheddine Shagroun.
I lavori dei tre artisti presentano varie direzioni stilistiche, in cui permane pero' un elemento comune espresso nel rapporto con le loro radici culturali ed il mondo che li circonda. La Libia e' stata quindi fonte da cui trarre le tracce di una storia antica, difficili da trovare, in una ricerca che li ha spinti proprio nel cuore del deserto. Filo conduttore di tutta la mostra e' l'idea che il deserto non e' silente e che, pur essendo simbolo di silenzio e mistero, diventa luogo neutro dove gli uomini di tutti i popoli possono individuare le tracce di una memoria remota ma comune. Il deserto e' per questo un ponte tra le epoche, dove la storia si ritrova nell'ancestrale legame tra il luogo e i popoli che l'hanno abitato. Nessuno puo' separarlo dalla sua memoria, ed e' questo che artisti come Saif El-Islam Gaddafi, Fawzi Omar Swei e Salaheddine Shagroun, esprimono evocando scenari diversi, in cui il deserto e' una presenza piena di poteri, profonda e seduttiva.

Saif El-Islam Gaddafi presenta in questa mostra 37 opere che, anche se non esprimono in modo esauriente il suo stile, offrono allo spettatore un percorso interessante attraverso la conoscenza della sua opera. Nella sua tecnica sobria e scarna, che nonostante i suoi studi in architettura appare liberata da ogni rigidita' tecnica, si possono cogliere elementi della cultura tradizionale caratterizzata da particolari ripresi da miniature e ornamenti. La sua arte presenta forti legami con il passato, ma nondimeno con il contemporaneo. Protagonisti sono i sentimenti: sia quelli grandi comuni all'umanita' che gli intimi trovano espressione ed uguale dignita' nelle sue opere.

Fawzi Omar Swei mostra nelle sue opere un'attenzione particolare verso la veridicita' della riproduzione pittorica rappresentando un unicum nel panorama artistico libico. Suoi temi favoriti sono spesso vecchi oggetti presi dalla vita quotidiana o dalla tradizione. Caratteristica della sua tecnica e' la dedizione al dettaglio che si sviluppa nell'attenzione alla luce, ai colori e all'angolo visuale offerto al fine di rendere un buon effetto realistico.
Nel perseguimento del suo realismo trova utili mezzi di espressione anche nella fotografia, nella pittura, nel cinema o nel computer.

Salaheddine Shagroun presenta una selezione di lavori naturalistici. La sua tecnica particolarmente attenta al dettaglio, nasce dalla propria interpretazione dell'arte del Rinascimento e dallo studio di antiche tecniche pittoriche. La sua abilita' trova particolare espressione nei ritratti e nella riproduzione di costumi tradizionali o gioielli. Il suo stile e' stato sicuramente influenzato dall'esperienza di restauratore. Vive in Italia dal 1980.

NOTIZIE UTILI
Orario tutti i giorni 9 - 20. Lunedi' chiuso
Biglietto d'ingresso prezzo comprensivo di visita al Museo euro 5
Ridotto euro 2,50. Gratuito sotto i 18 e sopra i 65 anni
Informazioni Tel. 06 6819111
Ufficio Stampa Roberto Begnini - Roma
Tel. +39 06 69190880 fax 06 69925790

Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo
Lungotevere Castello, 50 - 00100 Roma

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