Galleria Gentili
Prato
via del Carmine, 11
0574 606986 FAX 0574 443704
WEB
Marius Engh
dal 8/10/2010 al 22/12/2010
mar-sab 14-19

Segnalato da

Galleria Gentili



approfondimenti

Marius Engh



 
calendario eventi  :: 




8/10/2010

Marius Engh

Galleria Gentili, Prato

My Target Is Your Eyes. Attraverso un processo di ri-creazione del reale l'artista indaga lo spirito e la storia che gli oggetti portano in se' e prova, allo stesso tempo, ad allontanarli dal loro contesto originario ricercando in essi un potenziale inespresso. La mostra si sviluppa attraverso una serie di lavori che Engh relaziona all'idea di conflitto, tuttavia il punto di arrivo si formalizza in opere che tendono a raffreddare tale approccio.


comunicato stampa

Il 9 ottobre 2010, Galleria Gentili aderisce alla 6ª Giornata del Contemporaneo, promossa da AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani).
Questa è la prima mostra personale dell'artista norvegese Marius Engh - My Target Is Your Eyes presentata da Galleria Gentili, Prato.

Nel suo lavoro Marius Engh si appropria di oggetti reali creando dei cloni, conquistando così nuovi punti di vista e nuove concezioni sulle “cose” che appartengono al reale e al vissuto. Attraverso questo processo di ri-creazione del reale l’artista indaga lo spirito e la storia che gli oggetti portano in se e prova, allo stesso tempo, ad allontanarli dal loro contesto originario per esporli in nuove circostanze, ricercando in essi un potenziale inespresso. Riproducendo oggetti presi dalla vita quotidiana ed evidenziandone, in questo modo, alcuni aspetti formali, Engh attua una sorta di trasposizione di significato del soggetto prescelto, riuscendo a spostare con un semplice gesto l’attenzione dal dettaglio storico al dettaglio formale, assimilando tali oggetti a pure forme.

La mostra My Target Is Your Eyes si sviluppa attraverso una serie di lavori che l’artista relaziona all’idea di conflitto, tuttavia, come spesso accade nel lavoro di Marius Engh, anche partendo da un approccio così diretto, quasi narrativo, il punto di arrivo si formalizza in opere che tendono a raffreddare tale approccio e come cita il titolo della mostra, tendono a colpire lo sguardo per arrivare oltre il visibile ad una sorta di grado zero di lettura. Tale distanza posta tra lo spettatore e ciò che è oltre l’opera d’arte rende quest’ultima una sorta di elemento di disturbo nel processo intellettuale attivato dall’artista.

Questo può forse essere considerato il conflitto “madre” dal quale derivano i lavori presenti in mostra. Una serie di opere che hanno a che fare con diversi modi di concepire il conflitto. Quello bellico, con lavori quali Secret Weapon (desert shield), 2010 – una serie di carte da poker raffiguranti solo l’asso di picche, una carta che i soldati americani usavano durante la guerra del Vietnam come simbolo anti pacifista e scaramantico contro il nemico – Trinitite, 2010,una collana che ha come pendente un residuo solidificato dell’esplosione della prima bomba atomica, avvenuto a Trinity in Messico negli anni quaranta. Il conflitto o l’ostilità che una barriera utilizzata dalla polizia negli spostamenti urbani può suscitare è sintetizzato nel lavoro Divided city 2006/2010, due pareti di legno che, opposta l’una all’altra, rappresentano l’immobilismo creato dallo scontro. L’aggressività ostile suggerita dal titolo del lavoro Crooked Eye, 2010, un periscopio che fissato al muro perde la sua funzionalità restituendo allo spettatore la visione del nulla.

Ma ci sono solo due modi per affrontare il conflitto: agire e quindi armarsi e prepararsi al combattimento come ci suggerisce l’opera Odd Man Out, 2010 – due strutture di legno costruite per contenere armi poste al centro della galleria, vuote, suggerendo così che il loro contenuto potrebbe essere nelle mani di qualcuno lì fuori – oppure ritirarsi
(Retired, 2010) e rendere in questo modo sterile il conflitto, neutralizzandolo.

MARCH 22, 1973 FROM 1:57 TO 3:43 P.M. 59
[PartIV]

EHRLICHMAN: Self-certified. That’s a Constitutional expert—
PRESIDENT: Well, anyway—
EHRLICHMAN: While you do that—
**********
PRESIDENT: The, uh—Now, uh, we could—Have you considered any other poss—, have you considered the other, all other possibilities you see here, John? You, you’re the one who is supposed to—
DEAN: That’s right. I think we,
PRESIDENT: You know the bodies.
DEAN: I think we’ve had a good go-round on—
PRESIDENT: You think, you think we want to, want to go this route now? And the—let it hang out, so to speak?
DEAN: Well, it’s, it isn’t really that—
HALDEMAN: It’s a limited hang out.
DEAN: It’s a limited hang out.
EHRLICHMAN: It’s a modified limited hang out.
PRESIDENT: Well, it’s only the questions of the thing hanging out publicly or privately.
DEAN: What it’s doing, Mr. President, is getting you up above and away from it. And that’s the most important thing.
PRESIDENT: Oh, I know. But I suggested that the other day and we all came down on, uh, remember we came down on, uh, on the negative on it. Now what’s changed our mind?
DEAN: The lack of alternatives, or a body. (Laughter)
EHRLICHMAN: We, we went down every alley. (Laughter) Let it go over.
Richard Nixon, John Dean, John Ehrlichman, John Mitchell and H.R. Haldeman (transcript from an audio-recorded meeting at the White House, Washington, D.C. March 22, 1973)

Marius Engh (Oslo, Norvegia / 1974) vive e lavora a Berlino.
Tra le principali mostre degli ultimi anni ricordiamo: “Time Has Turned Into Space And There Will Be No More Time, Till I Get Out Of Here”, STANDARD (OSLO), Oslo; ”An Aggregation of Adversary”, Layr Wustenhagen Contemporary, Vienna; “Exhume to Consume”, Supportico Lopez, Berlin; “The Center of the World”, Preus Museum – National Museum of Photography, Horten and the project “Figureheads”under the auspices of Supportico Lopez at Frame, Frieze Art Fair 2010, London. I lavori di Marius Engh sono stati precedentemente inclusi nelle mostre presso Bergen Kunsthall, Bergen; Kunsthalle Bern, Bern; The Bruxelles Biennial, Bruxelles e Witte de With, Rotterdam.

Ufficio stampa Galleria Gentili
Gianluca Gentili, gianluca@galleriagentili.it
Olga Pavlenko, info@galleriagentili.it

Inaugurazione 9 ottobre 2010, ore 17:00

Galleria Gentili
via del Carmine 11,13, Prato, 59100
Orari apertura: dal martedì al sabato ore 14.00 – 19.00;
Ingresso gratuito

IN ARCHIVIO [14]
Renato Leotta
dal 11/5/2012 al 29/6/2012

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede