25/9/2002
Move In
Move In, Cerro Maggiore (MI)
La galleria 41 artecontemporanea di Torino e' lieta di comunicare la sua presenza, all'interno del nuovo centro polifunzionale Move In di Cerro Maggiore, presentando l'allestimento di alcuni spazi con opere di particolare importanza artistica.
Inaugurazione centro polifunzionale MOVE IN a Cerro Maggiore, Milano.
giovedì 26 settembre ore 15.00
La galleria 41 artecontemporanea di Torino è lieta di comunicare la sua presenza, all'interno del nuovo centro polifunzionale MOVE IN di Cerro Maggiore, presentando l'allestimento di alcuni spazi con opere di particolare importanza artistica.
Nell'atrio principale si potranno ammirare la fotografia di Marco Mazzucconi, il grande quadro di cioccolatini ed i lampadari di penne bic di Aldo Mondino, le imponenti colonne su ruote di Umberto Cavenago, la mano meccanica di Jughen Dresken e la colorata scritta-scultura di Maurizio Arcangeli.
Marco Mazzucconi lavora sulla rappresentazione, sulla riflessione, sull'incerto e il possibile. Ne è prova evidente la grande fotografia, del 1991, esposta nell'atrio, dove la forma perde il suo riferimento spaziale, stravolta dall'inquadratura e dal taglio.
L'ironia linguistica di Aldo Mondino passa anche attraverso l'uso decontestualizzato di materiali ed oggetti di uso quotidiano. L'opera che raffigura il Danubio nel suo percorso dalla sorgente alla foce composto da migliaia di cioccolatini ricoperti di stagnola colorata ed i leggerissimi lampadari di penne bic, eseguiti nel 2002 sono la riprova del percorso sperimenale e sempre all'avanguardia di uno dei più importanti artisti dell'arte contemporanea italiana.
Le grandi colonne di Umberto Cavenago, si inseriscono all'interno della serie di veicoli dotati di ruote con cui l'artista, all'inizio degli anni 90, comincia ad attraversare la storia dell'arte contemporanea. La forma lineare, essenziale e sintetica delle colonne di lamiera imbiancata, viene ammorbidita dalle ruote zincate cha le donano una straordinaria vitalità .
Umberto Cavenago non proviene da quello che si definisce un percorso classico per un artista, la sua formazione ed i suoi studi alla facoltà di architettura di Milano rivelano il suo mondo e la sua relazione con lo spazio.
L'opera di Jughen Dresken, fa parte di una serie di sculture-giocattolo che l'artista ha realizzato dopo la seconda metà degli anni 90. Queste opere, gigantografie di particolari anatomici e fantastiche maschere montate su basi meccaniche di giostre per bambini, diventano un nuovo canale tra la realtà ed il gioco.
Maurizio Arcangeli proviene e si disacca dall'Arte Concettuale dei decenni precedenti dando importanza alla forma, alla bellezza dell'opera, alla fattura del lavoro. Si tratta di un modo di operare che permette di dare forma e immagine all'arte, per cui il suo è un concettualismo alla rovescia che serve più a materializzare che a smaterializzare.
Immagine: Maurizio Arcangeli
41 artecontemporanea
Via mazzini 41, 10123 Torino,
tel/fax 011.812.95.44
Centro polifunzionale MOVE IN a Cerro Maggiore, Milano