Sergio Racanati
dal 21/10/2010 al 14/11/2010
Segnalato da
21/10/2010
Sergio Racanati
1Opera Gallery (vecchia sede), Napoli
Krisis. L'artista ha archiviato le congiunture economiche delle borse principali nel mondo, dal crollo delle due torri all'ultimo disastro petrolifero del 3 settembre 2010. Attraverso un software questi dati producono dei suoni.
A cura di Mariano Ipri, Giuseppe Ruffo, Pietro Tatafiore
Krisis dal greco separazione, scelta, giudizio, decisione.
Termine utilizzato per caratterizzare situazioni politiche che esigono una decisione, attraverso interventi concreti da parte degli attori coinvolti.
Diagnosticare una crisi serve anche a giustificare un intervento; allo stesso modo, gruppi d’interesse, attraverso i loro discorsi, possono creare crisi reali o fittizie al fine di realizzare i propri obiettivi.
La crisi costituisce “il fattore e l’indice di un cambiamento di epoca” irripetibile, che modifica la storia in maniera “fondamentale” (Reinhart Koselleck).
KRISIS è una operazione artistica in cui il messaggio politico è concentrato nell’atto radicale di aver archiviato le congiunture economiche delle borse principali nel mondo, dal crollo delle due torri all’ultimo disastro petrolifero del 3 settembre 2010.
Attraverso un software generato all’interno di Internet, questi dati producono, attraverso coordinate ottenute con calcoli di matematica finanziaria, dei suoni. Ovvero la colonna sonora degli spostamenti economici che hanno accompagnato la nostra prima decade del ventunesimo secolo.
KRISIS è concepita come perturbazione delle relazioni all’interno di un sistema e di un ambiente, capace di metterne in pericolo la sopravvivenza o destrutturarne una parte importante.
KRISIS: sperimenta i limiti di uno spazio democratico in un panorama post-politico.
Mi piacerebbe pensare ad un bunker o ad un caveaux vissuto non come storia compiuta ma come processo di relazione tra soggetti, forme e lo spazio esistenziale ; interazione che da soggettiva diventi oggettiva, come riflesso di una sperimentazione di nuove possibilità sociali, politiche ed economiche, che non prevedono l’adagiarsi su un cumulo di certezze.
Che non ci sono più e che mai, forse, sono esistite.
Nasce a Napoli 1 Opera, il nuovo progetto di Mariano Ipri, Giuseppe Ruffo, Pietro Tatafiore. In via Bellini, a un passo dall’Accademia di Belle Arti, nel cuore storico e artistico della città, lo spazio aprirà le porte ai giovani artisti, italiani e non, e sarà il nuovo punto di fusione tra arte e sviluppo territoriale.
L’idea di 1 Opera si posiziona a metà tra due dimensioni, quella di Largo Baracche, lo spazio espositivo fondato da Giuseppe Ruffo e Pietro Tatafiore, che da anni rappresenta un’isola verde in un’aria difficile come quella dei Quartieri Spagnoli, e che ha collaborato con artisti come Jannis Kounellis, Nino Longobardi e Ernesto Tatafiore, e la più famosa Piece Unique, la galleria parigina da cui prende in prestito l’idea di esporre un unico pezzo per ogni singolo artista.
All’interno di 1 Opera sarà presente anche un art shop per favorire l’ ingresso ai giovani artisti, sostenuti dallo spazio, nel nuovo mercato. Cosi vengono agevolate soprattutto le edizioni più innovative dei tanti creativi che si affideranno alla direzione artistica dell’organizzazione.
Inaugurazione 22 Ottobre ore 19
1 Opera
Via Vincenzo Bellini, 26 - Napoli