Partendo da un'indagine socio-economica disincantata della periferia di Napoli, Tibaldi ha allargato nel corso del tempo il suo campo di ricerca, individuando le potenzialita' nascoste ai margini di metropoli quali Caracas, Istanbul, Alessandria d'Egitto. Con i lavori in mostra l'artista tenta la via dello scambio tra persone e punti di vista differenti: un progetto in cui problematiche legate al marketing, al disegno industriale e alle dinamiche produttive contemporanee divengono forma e sostanza dell'elaborazione concettuale.
La Galleria Umberto Di Marino è lieta di presentare, giovedì 21 ottobre 2010, la nuova personale di Eugenio Tibaldi
dal titolo supernatural.
Partendo da un’indagine socio-economica disincantata della periferia di Napoli, Eugenio Tibaldi ha allargato nel
corso del tempo il suo campo di ricerca, individuando le potenzialità nascoste ai margini di metropoli quali Caracas,
Istanbul, Alessandria d’Egitto. Parallelamente ha condotto una coerente riflessione sullo sviluppo delle architetture
e delle soluzioni di post-produzione, trovando nuove estetiche attraverso un processo di “post-progettazione”.
Con i lavori in mostra presso la Galleria Umberto Di Marino l’artista tenta la via dello scambio tra persone e punti di
vista differenti: un progetto in cui problematiche legate al marketing, al disegno industriale e alle dinamiche produt-
tive contemporanee divengono forma e sostanza dell’elaborazione concettuale.
Nella prima stanza, infatti, è l’insegna presa da un negozio di mangimi per animali ad aprire la mostra con la so-
vrapposizione di forme, apparentemente priva di logica, data dall’affollarsi degli adesivi dei fornitori nel corso degli
anni. Tibaldi, dunque, adotta il mezzo del baratto, prelevando un risultato estetico spontaneo da una specifica area
periferica e restituendo a quest’ultima nuove dinamiche formali, realizzando un’insegna in sostituzione di quella ri-
mossa.
Il concetto si amplia ad un contesto più complesso alla fine del percorso espositivo nell’installazione supernatural,
produzione di un prototipo perfettamente funzionante di camera da bagno ispirata all’osservazione della vita dei
ROM. Un sistema utilizzato per ovviare al problema dell’acqua corrente in assenza d’impianti idrici viene preso a
modello per un oggetto di design che acquisisca tutte le caratteristiche di bene di lusso. La resina e l’accurata fase
di post-progettazione, infatti, creano un nuovo prodotto che, pur conservando la sua matrice ispiratrice nell’uso di
materiali di riciclo, trascende l’aspetto originario per convertirsi in modulo estetico. Tuttavia questa prima evoluzio-
ne porta con sé un’altra conseguenza: l’oggetto di design, contestualizzato all’interno di una galleria, tralascia la
propria funzionalità per assurgere ad opera d’arte grazie al rimando concettuale.
È su un simile equivoco che gioca il video-spot di supernatural nella seconda stanza, realizzato in collaborazione
con il duo artistico Bianco-Valente, proponendo una nuova sfida tesa al confronto e allo scambio di ruoli e funzioni:
una riflessione sull’idea di relazione, non intendendo quella di uso comune sulla quale sono quotidianamente co-
struiti i rapporti sociali, bensì quella su cui si fonda ogni autentico rapporto collaborativo. Nel caso di questa mostra
si tratta di uno sforzo collettivo di compenetrazione nelle esigenze dell’altro: quello di più individualità artistiche e di
una galleria in dialogo tra loro e col mondo esterno, di artigiani che si misurano con logiche del tutto inusuali, di uno
sponsor come il Nabilah il cui sostegno non si è limitato al solo contributo economico, ma anche alla collaborazione
in fase progettuale.
Eugenio Tibaldi (Alba - CN, 1977) vive e lavora a Giugliano in Campania (NA).
------------------------
The Umberto Di Marino Gallery is pleased to present the new personal show of the work of Eugenio Tibaldi entitled
supernatural on Thursday 21st October 2010.
Beginning from a disillusioned socio-economic analysis of the suburbs of Naples, Eugenio Tibaldi has gradually ex-
tended his field of research, identifying the potential hidden within the periphery of metropolises such as Caracas,
Istanbul and Alexandria. Simultaneously, he has carefully reflected on the development of architecture and post-
production solutions, finding new aesthetics through a process of “post-design”.
With the works on display at the Umberto Di Marino Gallery the artist has attempted to set up a process of ex-
change between people and different perspectives: it is a project in which problems linked to marketing, industrial
design and contemporary productive dynamics become the form and substance of conceptual formulation.
In the first room, a sign taken from a shop selling pet food opens the exhibition with a superimposition of forms,
seemingly bereft of logic, caused by the cramming together of stickers of pet food suppliers over the years. Tibaldi
therefore adopts the device of barter, taking a spontaneous aesthetic result from a specific peripheral area and giv-
ing it new formal dynamics, creating a sign as a replacement for the removed one.
The concept is extended to a more complex context at the end of the exhibition itinerary in the installation
supernatural, the production of a perfectly functioning prototype of a bathroom inspired by observation of the life of
a Roma community. A system used to overcome the problem of running water, given the absence of a water sys-
tem, is taken as a model for a design object which acquires all the characteristics of a luxury good. The resin and
the accurate phase of post-design create a new product which, while maintaining its original inspiration in the use
of recycled materials, transcends its original appearance and is transformed into an aesthetic module. Neverthe-
less, this initial development brings with it another consequence: contextualised within a gallery, the design object
abandons its own functionality and rises to the status of a work of art thanks to conceptual cross-reference.
In the second room the video-advertisement of supernatural, made in conjunction with the artistic duo
Bianco-Valente, plays on a similar ambiguity and offers a new challenge that aims to create a comparison and ex-
change of roles and functions: it is a reflection on the idea of relations, not the common notion upon which social
relationships are constructed on a daily basis but the one upon which every authentic collaborative relationship is
based. In this exhibition, it represents a collective effort of interpenetration into the needs of the other person: the
effort of several artistic individualities and a gallery communicating between them and with the outside world, that of
craftspeople who pit themselves against highly unusual forms of logic, and that of a sponsor like Nabilah whose
support is not just restricted to providing an economic contribution but also to offering collaboration during the
design phase.
Eugenio Tibaldi (Alba – CN - I, 1977) lives and works in Giugliano in Campania (NA), I.
Inaugurazione giovedì 21 ottobre 2010 – ore 20-22
Galleria Umberto Di Marino
Via Alabardieri 1, 80121, Napoli
Orario: lunedì – sabato ore 15:00 / 20:00 – mattina su appuntamento
ingresso libero