Piu' di 350 oggetti ripercorrono mille anni di storia dell'arte islamica, con una ricchissima varieta' cronologica (dal VII al XVII secolo), geografica (dalla Spagna all'Estremo Oriente) e tipologica (tappeti e tessuti, raffinati metalli cesellati, ceramiche, sculture, miniature, preziosi gioielli e oggetti in avorio). Sono opere della collezione al-Sabah degli Sceicchi Nasser Sabah Ahmed al-Sabah e Hussah Sabah Salem al-Sabah testimoni di uno straordinario dialogo culturale tra Oriente e Occidente.
a cura di Giovanni Curatola
Il Comune di Milano, Palazzo Reale e Skira editore con il supporto del Corriere della Sera e la sponsorizzazione tecnica di Igp Decaux e Trimtec, presentano in prima mondiale una grande mostra dedicata all’arte della civiltà islamica.
La mostra è posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e di Sua Altezza l’Emiro del Kuwait Sheikh Sabah al-Ahmad al-Jaber al-Sabah, ha ricevuto il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Cultuali e del Ministero per gli Affari Esteri ed è realizzata in collaborazione con lo Stato del Kuwait - National Council for Culture, Arts & Letters.
Più di 350 oggetti, di cui un terzo inediti, ripercorrono mille anni di storia dell’arte islamica, con una ricchissima varietà cronologica (dal VII al XVII secolo), geografica (dalla Spagna all’Estremo Oriente) e tipologica (tappeti e tessuti, raffinati metalli cesellati, ceramiche, sculture, miniature, preziosi gioielli e oggetti in avorio).
"Una collezione di oltre 350 oggetti, ospitati a Palazzo Reale, per rileggere mille anni di storia dell’arte islamica, nell’anno che l’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano ha dedicato alla Cina e ai Paesi Arabi - spiega l'assessore alla Cultura del Comune di Milano Massimiliano Finazzer Flory - Con le preziose opere della Collezione al-Sabah si crea, infatti, un’occasione per offrire uno sguardo differente sulla cultura e l’arte islamica. In un percorso cronologico dall’antichità ai tre Imperi, Ottomani, Safavidi e Moghul, si dispiega una trama di referenze, simbologie, luoghi e storie che recano una testimonianza importante della civiltà dell’Islam. Smentendo non pochi stereotipi come per quanto avviene in relazione al tema dell’immagine".
Ed è il curatore Giovanni Curatola, professore di Archeologia e storia dell’arte musulmana alle Università di Udine e Milano, che ha intrapreso un lungo ed appassionato lavoro di selezione da una collezione straordinaria, ad accompagnarci in questo affascinante viaggio. “La prima data da ricordare - scrive nell’introduzione al catalogo edito da Skira - è il luglio del 1975, quando Sheikh Nasser Sabah Ahmed al-Sabah mostra a sua moglie, Sheikha Hussah Sabah Salem al-Sabah la prima opera d’arte islamica, una splendida bottiglia in vetro smaltato d’epoca Mamelucca del XIV secolo, comprata durante un viaggio. E’ l’inizio di una avventura straordinaria e probabilmente irripetibile, fatta di intelligenza, amore, competenza, lungimiranza, curiosità…”
In otto lunghi anni di intenso lavoro, la coppia raccoglie e colleziona circa 20.000 opere, tra cui vari capolavori, ma anche numerosi oggetti di grande interesse per gli studiosi, che gettano nuova luce su aspetti poco noti anche per gli specialisti, oggetti semplicemente curiosi, o ancora “intriganti” per la loro storia nascosta. “Il 25 febbraio 1983 - racconta Curatola - in occasione della Festa Nazionale del Kuwait, Sheikh Nasser e Sheikha Hussah, offrono al loro Paese, e al mondo intero, l’inestimabile dono del prestito permanente della Collezione (chiamata poeticamente Dar al-Athar al-Islamiyya: “Casa delle Antichità dell’Islam”) al museo Nazionale del Kuwait in un’apposita ala destinata ad ospitare 1200 eccezionali opere d’arte islamica in grado di fornire un panorama pressoché completo – e di altissimo livello al pari delle più blasonate e storiche raccolte mondiali: Berlino, Cairo, Copenhagen, Damasco, Londra, Parigi, San Pietroburgo, Tehran – dell’esperienza artistica dell’Islam. Terza e terrificante data: 2 agosto 1990 quando il mondo attonito assiste all’invasione e alla devastazione del Kuwait per mano del potente vicino Iraq. E’ la guerra e il buio, nel quale tuttavia un piccolo lume permane. Sono le 107 opere (una goccia nel mare …) scelte e partite pochi giorni prima della tragedia, per una mostra itinerante dal titolo Islamic Art & Patronage, il miglior ambasciatore possibile per un piccolo Stato, il Kuwait, segnato da un’enorme e mai dimenticata tragedia”.
Nel frattempo, una parte della Collezione dedicata allo specifico settore dei gioielli indiani è stata ammirata dal pubblico di tutto il mondo tramite la straordinaria mostra intitolata Treasury of the World. Jewelled Arts of India in the Age of the Mughals, itinerante da quasi dieci anni, con meravigliosi esemplari di eccelsa qualità e grande varietà, alcuni dei quali saranno esposti a Palazzo Reale.
Oggi il DAI (Dar al-Athar al-Islamiyyah) sotto la guida appassionata di Sheikha Hussah è una prestigiosa istituzione scientifica di livello mondiale, nota per le sue attività in campo culturale con conferenze tenute dai principali specialisti del settore. I due coniugi hanno inoltre con tenacia ricostruito la loro Collezione arrivando all’impressionante numero di 26.000 opere. Da qui il desiderio di preparare una nuova mostra di arte: “al-Fann. Arte della Civiltà Islamica”, in grado di avvicinare il pubblico alla grande e multiforme civiltà musulmana attraverso una delle sue espressioni più alte. Il Professor Curatola, incaricato della selezione, parla di un compito gravoso e complesso. “Prima d’ogni altra cosa - ci spiega - la selezione delle opere da esporre (circa 350), da una raccolta decisamente ricca, e la sofferenza della scelta, motivata da ragioni di opportunità ma anche dal gusto personale. Le linee che hanno guidato il mio lavoro sono state semplici: trovare un possibile equilibrio fra aree geografiche diverse (dalla Spagna alla Cina), fra periodi storici differenti che abbracciano quindici secoli, e fra materiali disparati: ceramiche, vetri, tessili, miniature, legni, metalli, avori. Ovviamente sono stato attratto dai grandi capolavori generosamente messi a disposizione, ma non solo da quelli. La mia ambizione è stata quella di illustrare, attraverso l’arte, anche qualche aspetto poco noto di una cultura poliedrica e vivace e di costruire una esposizione per il grande pubblico”.
La mostra si divide sostanzialmente in due parti: la prima metà consiste in un percorso cronologico scandito in quattro tappe, dagli inizi fino ai tre grandi imperi cinquecenteschi, Ottomani, Safavidi e Moghul.
Nella seconda parte si approfondiscono alcuni temi trasversali a tutta l’arte musulmana nelle apposite sezioni dedicate alla calligrafia, alla decorazione geometrica, agli arabeschi e all’arte figurativa, quest’ultima per smentire il luogo comune di una pretesa iconoclastia musulmana. Chiude la mostra una sezione dedicata ai gioielli allestita sia perché la Collezione é giustamente famosa per queste opere sia per offrire al pubblico uno spettacolare trionfo visivo finale. Una piccola scelta di monete – in una raccolta numismatica di impressionante ampiezza e valore – è stata infine pensata per aiutare a memorizzare una semplice ed essenziale cronologia.
Nelle sale di Palazzo Reale sfilano dunque oggetti grandi e piccoli di straordinaria bellezza e raffinatezza: dalle pagine di Corano mirabilmente dipinte a quelle di libri e manoscritti splendidamente miniati; da capitelli marmorei con iscrizioni a scatole in avorio decorate con uccelli e piante; da brocche in bronzo a bicchieri e vasi in vetro smaltato dai colori e disegni sfavillanti a sfarzosi tappeti decorati in lana e bellissimi tessuti in velluto e seta; da stupendi piatti e coppe in ceramica decorati a spettacolari collane e bracciali d’oro, diamanti e pietre preziose o a pugnali di giada incastonati con rubini e smeraldi; da ante di armadio in legno decorato a lastre tombali con iscrizioni e persino a pedine del gioco degli scacchi in cristallo di rocca.
Il catalogo segue l’impostazione della mostra. Conclude Curatola: “L’ho inteso come uno strumento non per specialisti ma prima di tutto utile a chi si avvicini per la prima volta al mondo islamico; una introduzione a una realtà affascinante quanto vasta. Ho voluto così scrivere un breve capitolo sull’Islam e un altro sulla sua arte, accompagnando poi idealmente il visitatore alla scoperta delle varie opere”.
Alla mostra hanno dato un prezioso supporto, oltre naturalmente a Sheikha Hussah che ha seguito tutto il progetto fin dalle fasi iniziali, Manuel Keene, curatore della Collezione al-Sabah, che ha collaborato intensamente alla mostra e all’editing del catalogo e Sue Kaoukji, vice curatrice della Collezione, che ha mostrato una conoscenza prodigiosa di ogni singolo oggetto.
Dopo l’anteprima milanese, l’esposizione diventa itinerante, toccando come prime tappe Vienna, la Corea, il Canada.
Appuntamento dunque a Palazzo Reale per un viaggio appassionante, per conoscere e comprendere l’arte di una civiltà millenaria, testimone di uno straordinario dialogo culturale tra Oriente e Occidente.
Immagine: Miniatura dipinta su seta con la rappresentazione di una coppia principesca con attendenti (particolare)- 20x28.3 cm - Dipinta in policromia su seta - Asia Centrale, inizi del XV secolo d.C.
INFORMAZIONI
Infoline: 02.92800375
(dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 18.30; pagamento: carta di credito)
Visite guidate
• Ad Artem: 02.6597979 - info@adartem.it
• Arte per Gioco: 02.67175040 -artepergioco@artepergioco.it
• Aster: 02.20421469 - info@spazioaster.it
LABORATORI DIDATTICI
Per le scuole primarie è stata predisposta un'attività della durata di 90 minuti che, oltre alla consueta visita in mostra, offre una successiva esperienza pratica di laboratorio. Con carte, stoffe, inchiostri e stampi, i bambini realizzeranno arabeschi e decori ispirati a quanto osservato durante la visita.
Visita guidata + laboratorio € 75,00
Catalogo Skira
Ufficio stampa
Lucia Crespi tel. 02.89415532 - 02.89401645 lucia@luciacrespi.it
Ufficio stampa Comune di Milano
Francesca Cassani tel. 02.88450177 francesca.cassani@comune.milano.it
VERNICE PER LA STAMPA Mercoledì 20 ottobre 2010, ore 12.30
Intervengono: Skeikha Hussah Sabah al-Salem al-Sabah, co-fondatrice della collezione al-Sabah e Direttore generale Dar al-Athar al-Islamiyyah
Massimo Vitta Zelman, Presidente Skira Editore
Giovanni Curatola, curatore della mostra
Introduce: Domenico Piraina, responsabile Servizio Coordinamento e Gestione Mostre
INAUGURAZIONE Mercoledì 20 ottobre 2010, ore 18.00
Palazzo Reale
piazza Duomo, 12 - 20121 Milano
Orari:
Tutti i giorni 9.30-19.30
Lunedì 14.30-19.30
Giovedì e Sabato 9.30-22.30
La biglietteria chiude un’ora prima
Ingresso:
Intero € 9,00
Ridotto € 7,50
Ridotto scuole € 4,50