Aimara Garlaschelli presenta la prima parte di un progetto più ampio dal titolo "Virescit". Eugenio Percossi propone in galleria un primo capitolo del ciclo fotografico "Life". A cura di Angela Madesani.
AIMARA GARLASCHELLI
VIRESCIT
EUGENIO PERCOSSI
LIFE
Aimara Garlaschelli presenta la prima parte di un progetto più ampio dal
titolo "Virescit". La traduzione letterale della parola latina è
"rinverdisce" ed è tratta da una frase citata da Nietzsche: "increscunt
animi, virescit volnere virtus" (gli animi prendono vigore, il valore
rinverdisce dalla ferita), un grido di battaglia prima dello scontro finale
recitato dagli antichi.
Lo scontro, nel progetto dell'autrice, è tra il desiderio della vita, della
crescita e la paura per ciò che non possiamo controllare: la malattia, il
dolore, la pazzia. La ricerca di un equilibrio interiore è uno spiraglio di
speranza che a volte emerge nel percorso, per poi svanire in un movimento
ciclico che si avvolge su se stesso. Il linguaggio è ossessivo, giocato su
una continua ripetizione di pochi elementi: i fiori e un albero, un nocciolo
giapponese. La Galleria Estro presenta questa prima parte.
Come i fiori che accompagnano il corpo dell'Ofelia di Millait, nelle
immagini dell'autrice petali di rosa, calle, narciso e fresia vanno alla
deriva, sospesi in una dimensione senza tempo né spazio, creando un
immaginario lirico molto delicato.
Eugenio Percossi propone in galleria un primo capitolo del ciclo fotografico "Life".
Nel suo cammino-indagine in un laboratorio di ricerca medica punta lo
sguardo sulle cavie, topi e ratti malati di cancro. Nella ricerca intrapresa
l¹artista non dà alcun giudizio morale sull¹uso di animali nell¹ambito della
sperimentazione scientifica, l¹interesse bensì si focalizza
sull¹inconsapevolezza dell¹animale d¹esser malato e quindi condannato a
morire, diventando metafora della condizione umana.
La gabbia rappresenta
il mondo dove il ratto vive delle sue illusioni contingenti mentre
dall¹esterno la cartella clinica si mostra allo spettatore parlando del
destino dell¹animale.
Come nei suoi precedenti cicli Percossi ancora una volta analizza la pratica
della sopravvivenza nella disincantata visione del poi che è certezza di
morte, creando delle immagini che dialogano tra orrore e tenerezza.
Aimara Garlaschelli ( Sondrio 1971 ) vive e lavora a Milano.
Eugenio Percossi (Avezzano 1974) vive e lavora tra Roma e Praga.
Mostre a cura di Angela Madesani
Catalogo in galleria
Dal 28 settembre al 20 novembre 2002
Inaugurazione sabato 28 settembre ore 18,30
Immagine: Eugenio Percossi, Life
La Galleria Estro è aperta dal martedì al sabato dalle ore 16 alle 19,30.
GALLERIA ESTRO direttrice Elga Pellizzari
Via San Prosdocimo 30 35139 Padova Italia
tel/fax +39 049 8725487