Parco d'Arte Vivente - PAV
Torino
via Giordano Bruno, 31
011 3182235 FAX 011 3182235, 011 8191253
WEB
Private Garden
dal 28/10/2010 al 30/12/2010
mer-ven 15-18, sab-dom 12-19, chiuso lunedi e martedi

Segnalato da

Elisabetta Palaia




 
calendario eventi  :: 




28/10/2010

Private Garden

Parco d'Arte Vivente - PAV, Torino

L'esposizione presenta sguardi, visioni, finestre e passaggi aperti sulle posizioni e i ruoli che ognuno di noi puo' occupare nel presente. Arnaud Hollard e Juliana Mori disegnano un paesaggio di voci ed echi del passato del PAV, Dacia Manto una sorta di instabile shanghai realizzato con aculei di istrice raccolti nel tempo, Alessandro Quaranta la serie di fotografie 'Perturbazione' e il video 'La sparizione dell'Arrivore' mentre Nicola Toffolini un prototipo con dispositivi ingegneristici accompagnato da tavole.


comunicato stampa

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a cura di Claudio Cravero

Venerdì 29 ottobre, alle ore 18.30, nell’ambito dell’Art Program del PAV inaugura Private Garden, collettiva a cura di Claudio Cravero, realizzata con il contributo della Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT.

L’esposizione intende presentare sguardi, visioni, finestre e passaggi aperti sulle posizioni e i ruoli che ognuno di noi può occupare nel presente. Sono manifestazioni del cosiddetto “stare” che, nei lavori di Arnaud Hollard/Juliana Mori, Dacia Manto, Alessandro Quaranta e Nicola Toffolini, rappresenta un ritorno da parte degli artisti a lavorare metaforicamente su quell’eden creato dall’uomo che è il giardino; un microcosmo, fisico e mentale, che un tempo proteggeva l’uomo dalla natura selvaggia e che oggi può forse proteggere la natura dall’uomo stesso.

La dimensione che il giardino suggerisce, partendo dall’analisi etimologica del termine Garten - spazio concluso e luogo cinto - riporta inevitabilmente a una sua lettura in chiave privata e intima, che trova nella serra in vetro, nella corte centrale e nella project room del PAV, spazi per loro natura in continuo dialogo tra esterno ed interno.

Nella corte prende forma Invisibile di Hollard (Grenoble, 1980) e Mori (San Paolo, 1978). Alla loro prima presenza in Italia, i due artisti propongono un lavoro a quattro mani che, con il solo utilizzo del suono, disegna un paesaggio invisibile di voci ed echi del passato del PAV, collocandosi in un tempo sospeso e indefinito prima della nascita del Centro d’arte.

La serra ospita i lavori di Dacia Manto (Milano, 1973). Mentre in Anarchitecture - sorta di instabile shanghai realizzato con aculei di istrice raccolti nel tempo - l’artista disegna una mappatura di elementi naturali che trae forza dalla terra che la ospita, nella fragile installazione di carta Urania (Sibylla’s Garden), Manto si ispira alla figura di Maria Sibylla Merian, naturalista del ‘700.

Nello stesso spazio, la serie di fotografie Perturbazione e il video La sparizione dell’Arrivore di Alessandro Quaranta (Torino, 1975) raccontano - con l’occhio distante del bird watcher che contraddistingue l’artista - i cambiamenti e le sovrapposizioni di paesaggi urbani in trasformazione.

Infine, alla sua seconda esposizione al PAV, è Nicola Toffolini (Udine, 1975). Attraverso un’installazione site-specific - costituita da un prototipo con dispositivi ingegneristici accompagnato da tavole - l’artista sintetizza messaggi, codici e linguaggi contemporanei che, fondendo molteplicità e individualismo, possono diventare universali.

PRIVATE GARDEN: CONNESSIONI
Azioni di Laboratorio rivolte al pubblico

Le Attività Educative e Formative del PAV, curate da Orietta Brombin, propongono per tutto il periodo di esposizione di Private Garden attività di laboratorio rivolte alle scuole, ai gruppi, agli adulti, per declinare in modo partecipativo i temi al centro della mostra.

MOVE-IN-NATURE è un percorso di conoscenza dell’area verde del PAV, vero e proprio habitat vivente con il quale interagire e fare esperienza attraverso l’esplorazione dello spazio e la raccolta di una collezione di elementi vegetali. L’azione, che mette in collegamento profondo il corpo con l’ambiente, attiva uno spirito conoscitivo che ricalca le prassi adottate dagli artisti presenti in mostra, oltre che da biologi, scienziati, esploratori.

Microsguardi/100% ORGANIC
(28 novembre, dalle 15.00 alle 17.00)
Attività a cura di Stefano Sburlati (dottorando in Beni Culturali presso il Politecnico di Torino), propone un pomeriggio di interviste al pubblico, nel corso del quale voci e volti transitanti nel museo e nel giardino del PAV racconteranno la loro personale relazione con l’ambiente.

Workshop _18/Enrica Borghi
(11 dicembre, dalle 10.00 alle 17.00)
Workshop rivolto agli adulti, ai giovani artisti e agli studenti interessati a vivere un’immersione concreta in un progetto artistico che proietta la dimensione espressiva individuale di ognuno all'interno di un evento sociale collettivo: disegnare un paesaggio e definire uno spazio attraverso la realizzazione di un sentiero mobile diffuso nel parco.

Informazioni e prenotazioni
+39 011 3182235
lab@parcoartevivente.it

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Arnaud Hollard e Juliana Mori / Dacia Manto / Alessandro Quaranta / Nicola Toffolini

curated by Claudio Cravero

On Friday, October the 29th, 6.30 p.m., within the PAV Art Program it opens Private Garden, a group exhibition curated by Claudio Cravero, realized with the support of Compagnia di San Paolo and Fondazione CRT.

Private Garden is aimed to offer points of view, visions, open windows and passing ways into positions and roles that each of us may happen to hold on. They are manifestations of the so-called “being”, that - in the works of Arnaud Hollard/Juliana Mori, Dacia Manto, Alessandro Quaranta e Nicola Toffolini - marks a metaphorical return to that man-made Eden that is the garden. That microcosm that at one time protected man from wild nature, and that today may perhaps protect nature from man himself.

Starting from the etymological analysis of the German word Garten - closed space, fenced area – a garden suggests privacy and intimacy, a dimension that naturally fits with the glass greenhouse, the central courtyard and the project room in PAV, spaces themselves of a steady dialogue between the outer and the inner.

In the courtyard Invisibile by Hollard (Grenoble, 1980) and Mori (San Paolo, 1978) finds a shell. Their first time in Italy, the two artists have put in place a two-man artwork that, with the simple use of sound, draws an invisible landscape of voices and echoes of PAV’s past, set at an indefinite time before the creation of the Art Centre.

The greenhouse hosts the works by Dacia Manto (Milano, 1973). While Anarchitecture, unstable structure made up of natural elements and porcupine quills collected through time, is a sort of map of the natural elements that absorb ground energy, the fragile paper installation of Urania is inspired by Maria Sybilla Merian, a woman naturalist lived in the 18th century.

In the same greenhouse, the photographic series Perturbazione and the video La sparizione dell’Arrivore, both by Alessandro Quaranta (Torino, 1975), tell about urban landscapes through transition, superimposing and changing, captured by the viewpoint of the bird watcher that is a specific mark of the artist.

Finally, at his second exhibition at PAV, Nicola Toffolini (Udine, 1975) presents a site-specific installation – a prototype composed by engineering disposals and accompanied by illustrations – through which he sums up messages, contemporary codes and languages that, as including variety and individuality, may be universal.

Immagine: Dacia Manto, Anarchitecture, 2008-2010. Courtesy l'artista

Ufficio Stampa
Elisabetta Palaia
t: 011 3182235
mail: press@parcoartevivente.it

Inaugurazione: venerdì 29 ottobre 2010, alle ore 18.30

PAV - Parco Arte Vivente
Via Giordano Bruno, 31 - Torino
Orari: mer-ven 15-18, sab-dom 12-19
Chiuso lunedì e martedì
Biglietto unico valido per l’esposizione permanente e le mostre temporanee:
intero euro 3, ridotto euro 2

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