Marina Abramovic
Anna Berndtson
Oliver Blomeier
Sarah Braun,
Ivan Civic
Yingmei Duan
Nezaket Ekici
Franz Gerald-Krumpl
Marica Gojevic
Daniel Muller-Friedrichsen
Iris Selke, Dorte Strehlow
Melati Suryodarmo
Irina Thormann
Susanne Winterling
Herma Auguste Wittstock
Viola Yesiltac
Gli studenti di Marina Abramovic alla Hochschule fur Bildende Kunste di Braunschweig (Germania) saranno allo spazio Viafarini di Milano per una giornata dedicata alla performance. In questa carrellata di quattro ore gli artisti si esibiscono in una serie di performance improntate sulle piu' svariate tematiche, combinando molteplici mezzi espressivi.
Prêt-à -perform
The Class of Marina Abramovic
Evento performance del gruppo di Marina Abramovic alla Braunschweig School of Art
Mercoledì 2 ottobre 2002
15 performances dalle ore 16:30 alle 20:30
Viafarini, via C. Farini 35, Milano - tel./fax 02-66804473
Dal martedì al sabato dalle 15 alle 19
Documentazione video in mostra fino al 19 ottobre 2002
In collaborazione con
Goethe-Institut Inter Nationes Milano
Con il contributo di
Comune di Milano - Cultura e Musei -Settore Musei e Mostre
Hochschule für Bildende Künste Braunschweig
Gli studenti di Marina Abramovic alla Hochschule für Bildende Künste di Braunschweig (Germania) saranno allo spazio Viafarini di Milano per una giornata dedicata alla performance: Anna Berndtson, Oliver Blomeier, Sarah Braun, Ivan Civic, Yingmei Duan, Nezaket Ekici, Franz Gerald-Krumpl, Marica Gojevic, Daniel Muller-Friedrichsen, Iris Selke, Dorte Strehlow, Melati Suryodarmo, Irina Thormann, Susanne Winterling, Herma Auguste Wittstock, Viola Yesiltac.
In questa carrellata di quattro ore gli artisti si esibiscono in una serie di performance improntate sulle più svariate tematiche, combinando molteplici mezzi espressivi.
Alcuni di essi fanno del proprio corpo l'oggetto della performance, come ad esempio Dorte Strehlow, che sdraiata su un tavolo ingoia i quattro chili di miele che colano su di lei, in un gesto eccessivo e lussurioso che va oltre all'atto di riempire lo stomaco per placare la fame. Oppure Herma Auguste Wittstock, che ausculta e amplifica il battito del suo cuore.
C'è, invece chi, mette il proprio corpo al centro dell'attenzione come un oggetto di culto, riprendendo ad esempio il motivo classico del narcisismo, come Iris Selke la cui performance ruota intorno a un'immagine riflessa e infranta, oppure rappresentando il proprio corpo come una figura statica, che in realtà assume man mano diverse posizioni (in piedi, seduta, sdraiata) come in una sorta di slow motion (Sarah Braun). Sempre legato al culto del corpo è il lavoro di Ivan Civic che si fa accompagnare nella sua performance da due "guardie del corpo" sado-maso.
Nezaket Ekici evoca immagini ed emozioni nel pubblico con la sua performance e installazione video, in cui prende a morsi un tappeto erboso steso lungo il suolo della galleria, mentre grazie a Susanne Winterling assistiamo al Sogno di un nuotatore, ambientato sul trampolino di una piscina.
Anna Berndtson riflette su un tema di estrema attualità , ovvero il problema dell'eccesso di rifuti e di veleni nel mondo in cui viviamo e nei nostri stessi corpi.
Altri si esibiranno in una sorta di discorso, come Yingmei Duan e Olliver Blomeier, oppure Daniel Müller-Friedrichsen che gioca sulle aspettative del pubblico, sfruttando le diverse possibilità offerte dal suono, o Marica Gojevic che in Poesia descrive parole e immagini tratte dai suoi ricordi.
Più concettuali sono il progetto di Melati Suryodarmo che in The Promise mette in discussione il significato delle cose, sottolineandone il loro carattere illusorio, legato alle emozioni dei singoli individui, e le performance di Viola Yesiltac e Irina Trhoman che trattano temi attuali legati alle identità culturali e il nazionalismo.
Infine Franz Gerald-Krumpl traccia in venti ore di performance la sua Life-Line, una serie di linee che rimarranno sul muro come una sorta di diagramma di un contatore di frequenze cardiache.
Marina Abramovic, una delle maggiori esponenti della body art, è professore alla Hochschule für Bildende Künste di Braunschweig (Germania) dal 1997. Il suo insegnamento ha portato grandi stimoli agli studenti dell'Accademia, specialmente nell'ambito della performance.
Marina Abramovic ha ottenuto ottimi risultati nel trasmettere la sua esperienza e le sue conoscenze ad un gruppo di studenti, generazione di giovani artisti emergenti, grazie a numerosi workshop, lezioni, curatela di mostre, visite agli studi e dibattiti.
Si è formato un gruppo di artisti che ogni due anni partecipa al workshop "Cleaning the house" (Pulizie in casa) che prevede un training fisico e mentale. Questo training intende stimolare la riflessione sulla condizione mentale e fisica dell'artista. I partecipanti devono sottostare a un rigido programma di esercizi.
Il gruppo, denominato The Class of Marina Abramovic, comprende venti studenti di diversi anni accademici. La maggior parte degli studenti lavora con la performance. A parte la performance, che è la disciplina principale del programma, anche le installazioni e le installazioni video sono parte di un insegnamento relativo al "Raum Konzept" (concetto spaziale).
E' molto importante per Marina Abramovic aiutare e sostenere gli artisti nel superare la soglia di protezione della scuola d'arte e fare il grande passo nella vita reale dell'artista professionista. Parte del suo insegnamento prevede la creazione di opportunità per presentare i lavori degli studenti in ambiti e spazi professionali, quali gallerie, musei, kunstverein, teatri, nella forma di eventi e mostre.
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Prêt-à -perform
The Class of Marina Abramovic
Evento performance del gruppo alla Braunschweig School of Art
Programma
Mercoledì 2 ottobre 2002
16 performances dalle ore 16:30 alle 20:30
Prima parte: ore 16 - 18:30
ore 16.00 Presentazione di Marina Abramovic
ore 16:30 Inizio performance
- Iris Selke, Narciso
- Dorte Strehlow, L'ape regina
- Susanne Winterling, A swimmer's doubt
- Melati Suryodarmo, The Promise
- Nezaket Ekici, I had a dream
- Oliver Blomeier, Senza titolo
- Yingmei Duan, Io aspetto fuori
- Franz Gerald-Krumpl, Senza titolo
Seconda parte: ore 19 - 21
- Anna Berndtson, Earth - Rubbish
- Irina Thormann, Vaterland has burnt down
- Sarah Braun, Muppet
- Herma Wittstock, Bum Bum
- Marica Gojevic, Mirroir
- Viola Yesiltac, Senza titolo
- Daniel Müller-Friedrichsen, Absent now
- Ivan Civic, Un'aquila nel cuore
Dal martedì al sabato dalle 15 alle 19
Documentazione video in mostra fino al 19 ottobre 2002
Viafarini, via C. Farini 35, Milano  tel./fax 02-66804473