Marcorossi Artecontemporanea
Verona
via Garibaldi, 18/a
045 597753
WEB
Franco Guerzoni
dal 12/11/2010 al 23/12/2010
mar-sab 10-12.30 e 15-19, dom 11-13 e 15-19
045 597753

Segnalato da

Valentina Infante




 
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12/11/2010

Franco Guerzoni

Marcorossi Artecontemporanea, Verona

Impossibili restauri. In mostra una serie di lavori che affrontano un tema caro all'artista: l'alterazione che il tempo produce sugli oggetti e il conseguente loro nascondimento, l'usura delle pareti, depositarie di tracce del passato, una sorta di archeologia senza restauro.


comunicato stampa

“Impossibili restauri” è il titolo di un ciclo di opere realizzate da Franco Guerzoni per questa occasione espositiva. Sono lavori che affrontano un
tema caro all’artista da sempre: l’alterazione che il tempo produce sugli oggetti e il conseguente loro nascondimento, l’usura delle pareti,
depositarie di tracce del passato, una sorta di archeologia senza restauro.

“La sua maniera di intervenire sulla superficie, discende per un verso da un’idea di paesaggio, dall’altro da un’esigenza di racconto – scrive Martina Corgnati (Carte Segrete, ed. Baldini e Castoldi) - è il muro, infatti, la parete, il primo cantastorie dell’arte occidentale, dalle caverne del neolitico a quel medioevo preromanico che colorava tutto, istoriava tutto, non lasciava illeso nemmeno un frammento di superficie: alla stessa stregua di un bellissimo libro illustrato. Poi la pittura si deteriora, scompare, viene strappata, lacerata, coperta. Nelle tracce di pigmento, magari disperse nel bianco sporco e come polverizzato del gesso affiorante, Guerzoni rinviene ed evoca questo paesaggio ripetutosi innumerevoli volte, su infinite pareti diverse, tracce salienti dell’arte occidentale, di quel cammino delle cose che è disceso sino al suo, al nostro presente, e che, per quanto lo riguarda, è stato recuperato, è emerso, come una profonda esigenza nel bel mezzo di un percorso di anni tutti, assolutamente, all’insegna del concettuale”.

La ricerca dell’artista procede, da sempre, in costante equilibrio tra il piacere della rovina e il fascino del restauro, in cui coesistono in armonia, aspetti formali e cromatici, che ricordano culture lontane, simboli, frammenti e riflessi ispirati al passato. Nei lavori degli ultimi anni Guerzoni elabora una sorta di bassorilievo che consente letture da più punti di osservazione: l’architettura dell’opera presenta forme concave e convesse, ottenute per addizione e sottrazione su superfici gessose che si sviluppano attraverso tonalità monocrome. A questo ciclo appartengono opere di grande formato che appaiono velate da un manto bianco che ne occulta i segreti. Ad esse si affianca un gruppo di piccole metope in scagliola che inneggiano al tema di racconti perduti. Ancora una volta, quindi, la traccia, lo scavo, la fenditura, sempre avvolta da una larga misura di vuoto e di silenzi. Espressione della sua essenzialità, meraviglia della scoperta e fascino del recupero.

Cenni biografici
Franco Guerzoni è nato nel 1948 a Modena, dove vive e lavora. Fin dai primi anni Settanta si dedica alla ricerca dei sistemi di rappresentazione dell’immagine attraverso l’uso del mezzo fotografico, in un contesto di forte influenza concettuale e di un intenso scambio di idee con giovani artisti modenesi quali Vaccari, Parmiggiani, Della Casa, Cremaschi, Ghirri. Appartengono a questo periodo Archeologia, la prima personale a Bologna allo Studio G7, curata da Renato Barilli (1973), la collettiva milanese Blow-Up (1976) e la collettiva Foto-Grafia (1977). Negli stessi anni l’artista presta grande attenzione al mondo archeologico; elabora parallelamente libri-opera che affrontano i temi del viaggio, della riproduzione dell’immagine e delle sue molteplici letture. Nei primi anni ‘80 è la svolta artistica che lo vede impegnato nella realizzazione di grandi carte parietali gessose. Sono di questo periodo la mostra milanese Che cosa fanno oggi i concettuali? realizzata alla Rotonda della Besana e Scavi superficiali alla Galleria Civica di Modena.

Dopo numerose collettive e personali, verso la fine degli anni Ottanta ecco la ricerca sulla superficie intesa come profondità, che dà luogo a grandi cicli di opere quali Decorazioni e rovine, presentato alla Biennale di Venezia del 1990, e Restauri provvisori, alla Galleria Comunale d’arte Moderna di Bologna. Negli anni ’90 tiene importanti mostre in Italia e all’estero tra cui un ampia retrospettiva nel 1996 in occasione della mostra personale presso la Galleria Civica di Arte Contemporanea a Trento, mentre è del 1999 la personale Orienti a Palazzo Massari di Ferrara, a cura di Pier Giovanni Castagnoli. Nel 2004 presenta le mostre Sipari a Palazzo Forti di Verona e Pitture Volanti alla Casa dell’Ariosto, con un'istallazione nel loggiato del Broletto, a Reggio Emilia Sono del 2005 l’installazione Pagine Furiose realizzata all’Istituto Italo Francese di Bologna e la mostra Nero Fumo, con un testo di Alberto Fiz, alla Galleria Spirale Arte di Milano. Nel 2006 dieci opere di Guerzoni vengono acquisite dalla Gam di Torino. Nel 2007 l’artista partecipa a Genova all’imponente collettiva Linee all’orizzonte, curata da Maurizio Sciaccaluga nelle sedi del Polo Museale di Nervi e allestisce un’imponente mostra personale alle Scuderie di Palazzo Moroni di Padova curata da Annamaria Sandonà, intitolata Antichi Tracciati. Nel 2007, tiene un’altra personale per Spirale Arte, questa volta a Verona, dal titolo Ritrovamenti a Pompei. All’inizio del 2009, in occasione di ArteFiera ArtFirst, realizza nel cortile del Palazzo Sanuti Bevilacqua di Bologna un’installazionesite-specific intitolata Pitture Volanti. Inoltre, Fotografia Italiana arte contemporanea gli dedica la personale La luce nuda del giorno in cui vengono raccolti ed esposti suoi lavori fotografici degli anni Settanta. Nello stesso anno partecipa alla rassegna curata da Milovan Farronato a Ca’ Pesaro Non voltarti adesso/Don’t look now. Nel 2010 allestisce le personali Pagine Furiose alla galleria Eventinove di Torino e Impossibili restauri presso MARCOROSSI artecontemporanea di Verona.

Immagine: Impossibili restauri, cm 100x150. Tecnica mista su tavola

Inaugurazione sabato 13 Novembre ore 18.30 – 22. 00

Marcorossi Artecontemporanea
Via Garibaldi, 18/a - Verona
Orari: mar-sab 10-12.30 e 15-19, dom 11-13 e 15-19

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