Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri
Verona
piazza Viviani (Cortile del Tribunale)
045 8007490
WEB
John Phillips
dal 26/11/2010 al 29/1/2011
mart-dom 10-19 (la biglietteria chiude alle 18.30), chiuso lunedi'
045 8077839

Segnalato da

Roberta Bordignoni



approfondimenti

John Phillips



 
calendario eventi  :: 




26/11/2010

John Phillips

Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri, Verona

Retrospettiva e reportage fotografico dal San Giacomo di Verona. Il progetto della mostra nasce dalla scoperta di un reportage inedito che Phillips aveva realizzato presso l'ospedale psichiatrico di Verona. Le fotografie in mostra sono circa 80, immagini di grande rigore formale e di forte impatto emotivo che esprimono, come scrive Phillips, 'una spaventosa sensazione di solitudine e un profondo senso di desolazione'.


comunicato stampa

La mostra, che sarà inaugurata presso il Centro Internazionale di Fotografia sabato 27 novembre 2010, è dedicata a John Phillips, uno dei più importanti fotoreporter del XX secolo. Nato da padre gallese e madre americana, crebbe in Medio Oriente e in Francia, a contatto con una cultura cosmopolita e ricca di stimoli. Molto presto si dedicò alla fotografia e nel 1937 cominciò la sua collaborazione con la prestigiosa rivista Life, come inviato in Europa.

Come scrive Walter Guadagnini nell’introduzione del catalogo “La figura e l'opera di John Phillips racchiudono l'essenza della grande stagione del reportage fotografico, iniziata negli anni Venti e protrattasi fino agli anni Sessanta”. Una stagione che per Phillips si concluderà agli inizi degli anni 50, quando lasciò Life perché, come lui stesso scrisse “…. questa libertà d'azione faceva di noi dei giornalisti veri e propri: decidevamo l'argomento del servizio, prendevamo i contatti necessari, scattavamo le fotografie, scrivevamo le didascalie e trovavamo il modo più rapido per inviarle a New York. Eravamo autentici fotoreporter, un termine di cui hanno abusato i fotografi che in seguito avrebbero lavorato con un giornalista responsabile di progettare il servizio, organizzarlo, scrivere le didascalie, mentre tutto quello che loro dovevano fare era scattare fotografie in un ordine già predisposto. Sapevo che non avrei mai potuto lavorare in quel modo. Gli individualisti che procedevano a ruota libera come me avevano i giorni contati. Così decisi di prevenire la condanna a morte licenziandomi”.

Il progetto della mostra agli Scavi Scaligeri nasce dalla scoperta che presso la John and Annamaria Phillips Foundation esisteva un reportage inedito che Phillips aveva realizzato presso l’ospedale psichiatrico di Verona, San Giacomo della Tomba, nel 1959.

Insoliti sono i motivi che avevano condotto Phillips a realizzare queste immagini: nel 1959 era stato ospite dei cognati Ida Borletti (sorella della moglie Annamaria) e Michael Noble, nella loro villa Idania a Garda: Noble, che era scultore, da un paio di anni seguiva gli atelier artistici del manicomio di San Giacomo, dai quali erano emersi i talenti di vari ricoverati, il più famoso dei quali è Carlo Zinelli.

Chiese quindi al cognato di seguirlo nelle sue visite, probabilmente per fotografare le attività dei laboratori ma, come scrive lo stesso Phillips “nel mese trascorso a fare fotografie all’istituto ho avuto occasione di ritrarre la vita quotidiana in un ospedale psichiatrico; ho anche avuto la fortuna di fotografare la grande festa dell’istituto, la celebrazione del santo patrono - dal quale l’ospedale prende il nome - e di immortalare i pazienti intenti nella preghiera e nelle rappresentazioni. Ho inoltre potuto fotografare i pochi fortunati che hanno avuto il permesso di uscire sotto sorveglianza…”.

Le fotografie dal San Giacomo in mostra sono circa 80, tra le quali sono esposte le 53 stampe originali realizzate dallo stesso Phillips per una pubblicazione che non è mai avvenuta.

Sono immagini di grande rigore formale e di forte impatto emotivo che, anche se non indulgono in nessuna crudezza esprimono, come scrive Phillips “ una spaventosa sensazione di solitudine e un profondo senso di desolazione”.

Per far comprendere meglio al visitatore il valore di questo straordinario reportage la mostra inizia con una breve retrospettiva del lavoro di fotogiornalista; 31 scatti, dal 1937 al 1962: dalle feste dell’alta società inglese alla passeggiata di Sophia Loren sul set di un suo film, dalle origini del nazismo fino al ghetto di Varsavia in macerie. Dal ritratto di Saint Exupery, l’autore del Piccolo Principe, poco prima della partenza per il suo ultimo volo, a quello del grande regista Erich Von Stroheim seduto sulla sella trasformata in sgabello.

Scrive Walter Guadagnini nella prefazione “…si tratta davvero di una fotografia “umanista”…… (Phillips) è sempre rispettoso dei suoi soggetti…..: non giudica nella convinzione che i fatti - e le immagini - portino con sé il loro giudizio, e forse anche che gli eventi della storia superino le volontà dei singoli protagonisti, soprattutto quando si tratta delle comparse”.

Catalogo Silvana Editoriale
La mostra e il catalogo sono stati resi possibili grazie alla John and Annamaria Phillips Foundation.

Si ringrazia l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata e l’Università degli Studi di Verona – sezione di Psichiatria e Psicologia Clinica per la collaborazione.

Immagine: Verona. S. Giacomo, 1959
John Phillips © J+ AM Phillips Foundation

Conferenza stampa sabato 27 novembre 2010 ore 11
Inaugurazione sabato 27 novembre ore 12

Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri
piazza Viviani (Cortile del Tribunale) , Verona
orario: da martedì a domenica, 10.00 - 19.00 (la biglietteria chiude alle ore 18.30)
Chiuso il lunedì.
Aperto l’8 dicembre, il 26 dicembre, il 1° gennaio (apertura 14.00 - 19.00) e il 6 gennaio
Il 25 dicembre chiuso
il 31 dicembre chiusura alle 18.30 (ore 18.00 chiusura biglietteria)
Tutte le domeniche visita guidata della mostra alle ore 16.00 compresa nel biglietto d’ingresso
Biglietto intero: 5,00 Euro; ridotto 3,00 Euro; da 8 a 14 anni 1,00 Euro. Ingresso gratuito per i bambini fino agli 8 anni.
Visite guidate alla domenica alle ore 16.00, costo compreso nel biglietto d’ingresso.

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Paolo Vigevani
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