L'informale in Italia. L'esposizione comprende una cinquantina di opere, tempere, oli su tela e grafiche che vanno dagli anni 50'alla fine del 1970. Una mostra dedicata a tre importanti protagonisti della pittura informale Italiana.
L'informale in Italia
A Lugano, in Piazza della Riforma 9 sopra il caffè Federale, la Galleria Arteba inaugura venerdì 11 ottobre 2002, dalle ore 18.00 alle ore 20.00, una mostra dedicata a tre importanti protagonisti della pittura informale Italiana. Geograficamente, e di conseguenza intellettualmente legato all'Italia, il Ticino ha saputo assorbire ed introdurre quell'interscambio culturale artistico dalla vicina penisola; da qui sorge lo stimolo di presentare una mostra con tre artisti della pittura astratta, noti pure nell'ambito internazionale.
L'astrattismo sorge verso il 1910, in Europa centrale, le ricerche estetiche e concettuali scorrono in tutto il mondo, influenzano il concetto dell' arte che penetra in Italia attorno agli anni quaranta e cinquanta, subito dopo il Futurismo.
Per Piero Dorazio (1927-), Giuseppe Capogrossi (1900-1972) e Giuseppe Santomaso (1907-1990), l'atteggiamento pittorico si profila e si radica in una situazione storica giusta, all'avanguardia. Le loro tecniche d'adesione all'astrattismo emergono e si distinguono esprimendosi attraverso simboli e segni diversi, il linguaggio è radicalmente informale, dunque l'espressione è ricerca, sperimentazione, intuizione.
L'arte astratta è pura percezione pittorica, simbolica, e poetica: questi tre artisti hanno saputo trasformare, elaborare l'"ordine" dell' arte, animando i confini dei nostri valori storici e conquistando il piacere estetico come meta positivista della nostra cultura latina.
Piero Dorazio nasce a Roma, dove compie studi classici e frequenta la facoltà d'Architettura. Giovanissimo, nel 1947 firma il Manifesto della pittura astratta italiana "Forma uno", con Turcato e Consagra. Dalla fine degli anni 50 fino al 1970 si trasferisce in America dove insegna al Dipartimento di Belle Arti dell'Università di Pennsylvania di Filadelfia. Attualmente vive e lavora a Todi. Le sue opere sono state esposte in diverse rassegne e gallerie internazionali, Dorazio ha partecipato a numerose Biennali di Venezia.
Giuseppe Santomaso, nasce a Venezia, dove studia all' Accademia di Belle Arti dal 1932 al 1934.La sua prima esposizione personale è a Parigi, presso la Galleria Rive Gauche, in seguito, nel 1943 partecipa alla Quadriennale di Roma.Dal 1948 Santomaso è regolarmente invitato alla Biennale di Venezia; numerosi sono i premi, tra cui citiamo quello della città di Venezia del 1948, ed il premio Graziano della Galleria del Naviglio di Milano.Espone per la prima volta in America, alla Borgenicht Gallery di New York, nel 1957.
Giuseppe Capogrossi, nasce a Roma città dove si laurea, nel 1922 in giurisprudenza. Tra il 1927 e il 1931, compie numerosi viaggi e soggiorni a Parigi. Nel 1930, partecipa alla Biennale di Venezia, nel 1933 espone con Cavalli e Cagli alla Galleria del Milione a Milano fondando il "Gruppo dei nuovi pittori romani". Nel 1937 espone alla Cometa Art Gallery di New York e ad una rassegna d'arte italiana all'Akademie der Kunst di Berlino. Due anni dopo, la Quadriennale di Roma gli dedica una personale. Negli anni del dopoguerra, Capogrossi si afferma definitivamente come pittore astratto, ed è considerato uno dei maggiori esponenti dell informale in campo internazionale:
L'esposizione comprende una cinquantina di opere, tempere, oli su tela e grafiche che vanno dagli anni 50'alla fine del 1970.
Di Dorazio sono allestite una serie di tempere e acquerelli di medio formato degli anni 70. La pennellata è elegante, morbida e i segni diventano a volte fasce di colore, di luce che s'intrecciano offrendoci una prospettiva i cui simboli e piani ci orientano verso una poetica ordinata, brillante. L'uso del colore è lirico e suscita preziosistici richiami verso un mondo di intensità cromatica mediterranea.
Giuseppe Santomaso, noto per la sua ricerca spaziale postcubista é presente in mostra con una serie di collage e acquarelli degli anni 70. L'artista, sviluppa una costante indagine volumetrica attraverso il collage; l' impulso dello strappo crea una chiara geometria espressionistica: la superficie del quadro si spezza e si ricompone attraverso la lacerazione della carta. I toni puliti e contrastanti vengono a volte animati da macchie di colore di un pennello dinamico, vitalistico che agisce nello spazio rompendo gli schemi metodici delle superfici piane.
I personalissimi e arcaici moduli fissi di Giuseppe Capogrossi, che egli crea agli inizi degli anni cinquanta, documentano la sua gran capacità di evolversi attraverso lo stesso segno ripetitivo. I lavori esposti, sono di medio formato e hanno una composizione ritmica ma graffiante. L' impiego del colore a volte contrastante, sostiene la tessitura, lasciando un'impronta la cui matrice, irrompe in modo espressivo all' interno dell' opera delineando un netto confine tra il vuoto e il pieno.
Immagine: Piero Dorazio, ohne Titel, 1982, Gouache auf Papier, 62 cm
INAUGURAZIONE: VENERDÌ 11 OTTOBRE 2002 DALLE ORE 18.00 ALLE ORE 20.00
Orari: martedì-venerdì: 14-18 sabato: 12-16 lunedì e festivi chiuso
Galleria Arteba, H.Grieshaber
Piazza della Riforma 9
6900 LUGANO
TEL: 091 922 50 80 FAX: 091 922 50 81