L'allestimento della mostra comprende una trentina di litografie di medio-grande formato che vanno dagli anni 1969-1987, ed e' proprio dagli anni 60 che l'artista inizia ad esplorare questa tecnica. Questo supporto gli permette di trascrivere e sviluppare con grande scorrevolezza sia i segni grafici sia i gesti pittorici su di un piano piu' liscio, piu' morbido.
Si apre, alla Galleria Arteba, venerdì 14 marzo 2003, un'esposizione dedicata al
pittore spagnolo, Antoni TÃ pies. Noto in tutto il mondo come uno dei maggiori
esponenti della pittura informale europea, TÃ pies nasce a Barcellona nel 1923.
Dal 1943 al 1946 studia legge seguendo i corsi di diritto all'Universtià di
Barcellona.
Parallelamente, nel 1944 frequenta per un breve periodo l'Accademia d 'Arte di
Valls, ma sarà dal 1946 che si dedica esclusivamente alla pittura. Tà pies è uno
dei fondatori del gruppo e della rivista "Dau al Set", movimento d'impronta
dadaista. Nel 48 conosce il pittore Juan Mirò, con il quale stabilisce un'
importante e duratura amicizia che lo spingerà in seguito ad iniziare la
scultura e ad approfondire il suo interesse verso la psicoanalisi ed il
surrealismo.
Dal 1950, la sua pittura diventa definitivamente informale, e, sempre nello
stesso anno, la galleria Layetanas di Barcellona gli dedica la prima mostra
personale. Nel 1951 incontra Picasso. L'anno successivo è presente per la prima
volta alla Biennale di Venezia dove sarà regolarmente invitato in numerose
edizioni. Nel 1959 partecipa per la prima volta alla Documenta di Kassel. Dagli
anni 60, l'artista inizia una serie ininterrotta di mostre che lo conducono ad
essere riconosciuto a livello internazionale: ad esempio nel 1962 e nel 1995,
espone al Guggenheim di NewYork, sempre nel 1962 al Kunsthaus di Zurigo, nel
1965 all'Istitute of Contemporary Art di Londra, nel 1994 il Jeu de Paume di
Parigi gli dedica un'importante mostra personale. La continuità delle sue
retrospettive e dei suoi numerosi riconoscimenti si susseguono tutt'oggi. A
partire dal 1970 realizza le sue prime sculture.
Tutta l'opera di Tapies, sia pittorica sia scultorea si compie attraverso la
ricerca della materia L'artista catalano si presenta come uno dei massimi
artisti europei ad aver esplorato lo spazio attraverso l'uso dei materiali più
svariati. Sublimando le sostanze come ad esempio le sabbie o il cemento, l'arte
di Tà pies si costruisce tutta attraverso un linguaggio dove la materia non è
inerte, ma creatrice stessa di simboli e impronte che vengono a plasmare, a
delineare i fondi e gli spazi.
L'allestimento della mostra comprende una trentina di litografie di medio-grande
formato che vanno dagli anni 1969-1987, ed è proprio dagli anni 60 che l'artista
inizia ad esplorare questa tecnica. Questo supporto gli permette di trascrivere
e sviluppare con grande scorrevolezza sia i segni grafici sia i gesti pittorici
su di un piano più liscio, più morbido. Dando ampio respiro sia alla superficie
sia al colore, la libertà di "scrittura" dell'artista s'imprime sulla carta
ponendo il gesto al di sopra d'ogni valore materico. Così, anche nelle
litografie di TÃ pies appaiono le impronte delle mani, le croci e i numeri che si
sovrappongono tra i suoi personalissimi colori che vanno dagli ocra intensi ai
marroni e ai neri e che sono la più lucida e pura testimonianza di una ricerca
che si basa sullo specchio stesso della materia, ossia della natura.
Vernissage: venerdì 14 marzo 17.00-20.00
MA-VE: 14.00-18.00 SA: 12.00-16.00 LUNEDÌ E FESTIVI CHIUSO
Galleria Arteba, H. Grieshaber
Piazza della Riforma 9
6900 Lugano
TEL: 091 922 50 80 Fax: 091 922 50 81