Verso Artecontemporanea
Torino
via Pesaro, 22
011 4368593 FAX 011 4627757
WEB
Parastou Forouhar
dal 8/12/2010 al 4/3/2011
mart-sab 15-19 o su prenotazione

Segnalato da

Verso Artecontemporanea



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Parastou Forouhar



 
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8/12/2010

Parastou Forouhar

Verso Artecontemporanea, Torino

He Kills Me, He Kills Me Not. L'artista ha concepito una grande installazione site-specific che raccoglie alcune tra le serie di lavori piu' recenti e significative della propria ricerca, incentrata sul tema della violenza in Iran. Un lavoro dalle forti implicazioni politiche ed etiche che parla per mezzo di immagini essenziali e inequivocabili.


comunicato stampa

L’Iran è ancora una volta protagonista presso Verso Artecontemporanea con la personale di Parastou Forouhar, iraniana di adozione tedesca. ’artista ha concepito, per gli spazi della galleria, una grande installazione site-specific che raccoglie alcune tra le serie di lavori più recenti e significative della propria ricerca.

Parastou Forouhar impiega le tecniche più svariate, dal video alla pittura, dalla scultura alla fotografia per raccontare una storia personale che è al tempo stesso una denuncia politica e sociale.

Nel 1998, il brutale omicidio di entrambi i genitori, Dariush and Parvaneh Forouhar, intellettuali e attivisti oppositori del regime, scava una ferita profonda nell’animo dell’artista e segna l’inizio di una battaglia per trovare gli assassini e ottenere giustizia per la propria famiglia e per le altre vittime del regime.

La violenza s’insinua nella trama delle sue opere non già in modo drammatico ed eclatante ma sottilmente attraverso un’ironia rigorosa e tranchant. Parastou Foruohar sembra aver ereditato dai genitori lo stesso spirito eversivo e lo stesso amore per la precisione lessicale. Ciò le consente di trasformare una tragedia in una sorta di “commedia nera” grazie al suo non comune senso dell’umorismo.

Un lavoro dalle forti implicazioni politiche ed etiche parla per mezzo di immagini essenziali e inequivocabili. Il critico Russel Hurris definisce questo linguaggio con l’espressione “automatic recognition of the unfamiliar” ovvero il riconoscimento automatico dell’inconsueto che fa scattare nell’osservatore un’immediata sensazione di stupore e straniamento.

Le accattivanti composizioni di silhouette umane dai colori sgargianti sono crudeli rappresentazioni: “La vita nel mondo delle antiche miniature persiane è insopportabile. Alle persone è assegnato un posto in base alla posizione del corpo e al colore, in modo che la loro presenza amplifichi l’ordine decorativo. Con grande fatica sono scampata a questo ruolo e mi rifiuto di essere trascinata di nuovo in una tale condizione, all’interno del soffocante regno degli schemi prestabiliti.”

Inaugurazione 9 dicembre ore 18

Verso Artecontemporanea
via Pesaro, 22 - Torino
orario: da martedì a sabato ore 15-19 oppure su prenotazione
ingresso libero

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