Alessandro Bartolini
Vincenzo Cangiano
Gianni Cortellessa
Francesco D'Angelo
Claudio D'Antoni
Stefano Esposito
Nino Giammarco
Barbara Giusto
Lyna Lombardi
Susanna Micozzi
Maurizio Monaco
Andrea Quero
Giulia Ripandelli
Massimo Sganappa
Pejman Tadayon
Paolo Torella
Patrizia Trevisi
Una collettiva che si pone come un momento di sperimentazione nel quale artisti provenienti da diversi percorsi provano a confrontarsi con lo spirito delle grandi civilta' antiche.
Espongono:
Alessandro Bartolini
Vincenzo Cangiano
Gianni Cortellessa
...Francesco D'Angelo
Claudio D'Antoni
Stefano Esposito
Nino Giammarco
Barbara Giusto
Lyna Lombardi
Susanna Micozzi
Maurizio Monaco
Andrea Quero
Giulia Ripandelli
Massimo Sganappa
Pejman Tadayon
Paolo Torella
Patrizia Trevisi
''Animamundi'' vuole essere un momento di sperimentazione nel quale artisti provenienti da diversi percorsi provano a confrontarsi con uno spazio evocativo che si situa in fugace contatto con lo spirito motore delle grandi civiltà antiche, non nel momento del loro essere, ma nell’istante prima della loro nascita, quasi a volere chiudere un cerchio, viaggiando nell'essenziale.
Momenti in cui venivano creati i simboli e gli alfabeti ma nulla ancora era stato scritto, attimi dove l'arte, e la spiritualità, erano parte integrante della vita quotidiana prima ancora che nascessero le religioni.
Un viaggio reinterpretativo per provare a carpire il segreto di quei momenti di massima libertà e potenzialità in cui l'oggetto, l'idea o la visione nascevano quasi spontaneamente tra le mani dell'autore ad opera della terra e del cielo. Poesia nella forma ed un sottile contatto, in cui diventa necessario cercare un canale emozionale diretto tra l'opera, colui che la crea, e lo spettatore, decontestualizzandola momentaneamente da ogni concettualità per immergerla in uno spazio metafisico fatto di luci, ombre, vuoti e suoni che diventano la sua chiave di lettura naturale.
Cosa possiamo portare indietro da questo viaggio? Forse la conoscenza di un supporto comunicativo ed emozionale necessario per forare ancora una volta il muro che divide arte e società. O forse, più semplicemente, solo il ritrovato gusto per un atteggiamento poetico che Isaac Newton, parlando dei suoi studi, descriveva in questo modo:
''Mi sento soltanto come un bambino che gioca sulla spiaggia e di essermi divertito ogni tanto a trovare un sasso o una conchiglia, mentre l'oceano della verità giaceva insondato davanti a me''.
Inaugurazione 10 dicembre
DeltaArte Studio
Via dei Latini 28, Roma
lun-sab 17-20, la mattina su appuntamento
Ingresso libero