OfCA Space
Caserta
via Cesare Battisti, 76 (ex officina meccanica)
0823 442367 FAX 0823 353606
WEB
Passaggi Metropolitani
dal 9/12/2010 al 9/12/2010
ore 18.30

Segnalato da

Rosaria Morra




 
calendario eventi  :: 




9/12/2010

Passaggi Metropolitani

OfCA Space, Caserta

Ultimo evento del progetto Luci sulla citta', rassegna che si propone di dare una lettura semiotica della citta'. Si conclude con una serie di interventi, mostre e installazioni.


comunicato stampa

Lo spazio OfCA (Officina Cutillo Architetti) di Caserta in via Cesare Battisti 76, ospita il 10 dicembre alle ore 18.30 “ Passaggi Metropolitani” quarto evento della manifestazione “Luci sulla città” curata da Raffaele Cutillo e Matteo De Simone, organizzato dall’OfCA e dall’International Association for Art and Psychology.

“Luci sulla città” si propone di dare una lettura semiotica della città collegandosi al lavoro che alcuni studiosi e artisti stanno portando avanti già da qualche anno. Il tentativo è quello di interpretare le trasformazioni in atto intrecciando competenze differenti, come quelle di artisti, architetti, filosofi, urbanisti, sociologi, designer e studiosi di scienze umane, e di tracciare i profili urbani in evoluzione o perduti, rispondendo alla domanda: “Che cosa sta succedendo?”.

L’appuntamento del 10 dicembre “Passaggi metropolitani” si presenta molto interessante sia per la qualità dei partecipanti che per una serie di interviste esclusive ed eventi in anteprima nazionale.

Si comincia con il dialogo sul tema della metropoli, in oscillazione tra letteratura e architettura, tra Raffaele Cutillo e Marilena Lucente, scrittrice di origine pugliese che vive a Caserta dove insegna italiano e storia alla scuola superiore. La Lucente collabora con il quotidiano Il Mattino e si occupa di pedagogia e aspetti formativi del cinema, della televisione e dell’animazione. Ha scritto “Lo sguardo e l’immagine - Per una pedagogia del cinema” (Lecce 2004), “Scritto su banchi” (Cargo 2005), “Graffiti animati - I cartoon da emozioni a gadget” (Firenze 2007) e “Di dove sei” (Cargo 2008).

Seguirà Chiara Scarfò, genovese, una delle più note video/artiste italiane, che si esibirà in un intervento performativo e presenterà i video “Otto” e “Come” - anteprima nazionale, realizzato in esclusiva per Luci sulla Città. La poetica dell’artista (che simboleggia l’aspirazione a una dimensione nuova dell’abitare, non più ispirata a criteri di mero funzionalismo) è centrata sulla tematica del corpo teso verso la verifica di una relazione con lo spazio, con l’architettura, con gli ambienti domestici, in una perenne e mai quieta perlustrazione dei luoghi alla ricerca di equilibrio.

Maria Grazia Calandrone, nota poetessa italiana che vive a Roma, presenterà invece un estratto da “Senza Bagaglio”, un concerto per VIVAVOX & ELECTRONICS realizzato con Stefano Savi Scarponi, finalista al Roma Europa Festival. La Calandrone ha pubblicato le raccolte “Pietra di paragone” (Tracce, 1998), “La scimmia randagia” (Crocetti, 2003), “Come per mezzo di una briglia ardente” (Atelier, 2005), “La macchina responsabile” (Crocetti, 2007) e “Sulla bocca di tutti” (Crocetti, 2010) finalista XXII edizione premio Sandro Penna e “Atto di vita nascente” (Lieto Colle, 2010). Ha scritto testi teatrali per Sonia Bergamasco (prima assoluta di Pochi avvenimenti al Festival MiTo del 9 settembre 2010) e “Frammenti poematici intorno alla Guerra Civile Spagnola” per la compagnia internazionale "Théâtre en vol"; ha collaborato come autrice con il filosofo Massimo Adinolfi per Sky RED TV ed è autrice e conduttrice di programmi culturali per Radio 3. Nel 2010 il suo testo “My language is the rose” è stato scelto e musicato dal malese Isaiah Lee Chie Tsang e il loro lavoro è stato finalista all’ "International Composition Competition" a Melbourne, Australia.

Seguirà l’intervento performativo - in anteprima nazionale - “Loosing and Losing" di MaraM (al pianoforte Daniela Somma)Loosing and Losing" di MaraM (al pianoforte Daniela Somma)Loosing and losing” dell’artista napoletana MaraM (Mara Maglione) con al pianoforte Daniela Somma, realizzato proprio per Luci sulla Città. Dice MaraM: “La mia ricerca è disequilibrio. Questa parola riesce a contenere con un gioco due significati opposti, quello di equilibrio interiore e quello di perdita dell’equilibrio stesso. Come in un paradosso si può solo saltellare da un significato all’altro senza fermarsi su uno dei due, perché nel momento in cui si accetta il senso di uno si annulla il senso dell’altro che, contemporaneamente, continua a contenerlo. Proprio in questo “dondolare tra” nasce il mio lavoro, in un luogo instabile, sospeso e in bilico, in cui tragedia e ironia contemporaneamente si esprimono”.

L’architetto di origine vesuviane Beniamino Servino e lo psicoanalista casertano Eugenio Tescione presenteranno “Recitativo sulla Metropoli”, un dialogo a due voci già sperimentato sulle pagine di Domus, la prestigiosa rivista fondata da Gio’ Ponti. Alle riflessioni di Tescione, autore tra l’altro di “Architettura della Mente” pubblicato da Testo & Immagine nel 2003, saranno affiancate le spiazzanti immagini delle architetture di Servino che è stato tra i protagonisti del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia Architettura 2010.

La serata sarà conclusa da “Canto dalla Metropoli”, un concerto di Swing & Bossa Sound della formazione musicale composta dal Mantovanelli Group con la voce della cantante Cinzia Carlà. La band casertana esplora le nostalgiche sonorità carioca (da Vinìcius de Moraes a Chico Buarque de Hollanda) e la effervescenza ritmica jazz delle metropoli americane.

Lo spazio espositivo si presenta, infine, particolarmente ricco di contenuti multidisciplinari.

· Opere di Giorgio Ortona, pittore dalla notevole carica gestuale e dal ritmo incalzante. Ortona opera una sorta di frammentazione continua del paesaggio urbano in vista di una ridefinizione delle sue coordinate di base, a partire da una forte soggettività emozionale. Il paesaggio non è mai oggettivo ma ricostruito secondo punti di vista inconsueti, reinventati, sovrapposti, attraverso armonie e disarmonie spaziali di grande intensità emotiva, con una pittura vibrante, fatta di scarti improvvisi, di cancellature, di abrasioni e ripensamenti.

· Opere di Carla Viparelli, pittrice napoletana che ha realizzato proprio per Luci sulla Città una serie di quadri sulla condizione contemporanea della metropoli. Viparelli ha esposto, oltre che in gallerie private, presso Istituti di Cultura esteri (Napoli: Grenoble, American Studies Center) e spazi istituzionali (Napoli: Maschio Angioino – Sala Carlo V e Sala Loggia, Castel dell’Ovo, Scuderie di Palazzo Reale, Aeroporto Internazionale di Capodichino; Ravello: Villa Rufolo; Frosinone: Galleria Civica; Latina: Palazzo della Cultura; Matera: Palazzo Lanfranchi; Maratea: Palazzo De Lieto, ecc.).

· Opere di Valentina Tortora, artista casertana che sperimenta, attraverso l’astrattismo, una dimensione onirico_pittorica del paesaggio contemporaneo superando la bidimensionalità, scavando la tela e lasciando emergere i colori dalla costrizione del piano con dirompente forza vulcanica. Tortora ha esposto ultimamente al Magma Museum di Roccamonfina e tiene una personale permanente al Tamarin Center di Marcianise.

· Installazione di fotografia ed architettura di Antonio Buonocore (giovane architetto casertano, tra i fondatori di Radio Amatela, originale format radiofonico dedicato alla architettura) e Barbara Rossi Prudente, regista casertana (David di Donatello nel 2004 per la sceneggiatura del corto “Sole” di Michele Carrillo) con al suo attivo vari documentari e cortometraggi (tra gli altri “La bambina deve prendere aria” del 2008 sulla emergenza rifiuti in Campania) ed il film “Esterno Sera” (a breve nelle sale cinematografiche) con la cui sceneggiatura ha vinto nel 1999 il premio Solinas.

· Esposizione della mini collezione di bijoux “Mi vesto di Luci”, nata grazie alla collaborazione della titolare di Little Black Dress, Alessia Caliendo, con il duo Trittongo, marchio emergente che ha visto la “luce” al ByHand a Torino nell’Ottobre 2009. Il mondo cibernetico industriale e’ la chiave di lettura della collezione: lampadine, fusibili, insieme con bulloni e viti vanno a costituire una nuova forma di bijoux grazie agli swarovski, strass, perle e bottoni vintage. I colori sono chiaramente ispirati al mood del plurinoto marchio casertano che lancerà anche una nuova t-shirt slogan.

· Installazione video/fotografica “Null”, curata da Batsceba Hary (artista della irrealtà che vive nella rete) e Alma Martha Angharad (artista, musicista e performer), entrambe provenienti da Berlino. Il lavoro che sarà presentato dimostra che corpo e città “alla fine deflagrano in uno zero, tendenzialmente zero. Però uno zero attivo, vivente, reale. Siamo noi” e che “nella città diffusa cambiano le prospettive, le divisioni, le amministrazioni”.

· Installazione grafico/fotografica del Collettivo Latrones, curata dal giornalista e scrittore casertano Antonio Iorio. Il collettivo, formato da artisti di Caserta e provincia (Raffaele Mariniello, Vincenzo Fagnani, Emanuele Abbate, Alessia Abbate, Sara Gironi Carnevale) indaga in modo incisivo e crudo, senza compromessi, sulle trasformazioni sociali e fisiche di Terra di Lavoro attraverso l’uso complesso dell’immagine.

· “Silentempire”, opera del fotografo casertano Vincenzo Pagliuca: una serie di ritratti scattati in giro per l’Europa.

· “Terre di confine”, opera del noto fotografo sammaritano Luigi Spina realizzata con lo studio d’architettura e paesaggio +ASUD (formato dai casertani Claudio Calabritto e Linda Riccio). Luigi Spina è autore di prestigiosi volumi pubblicati da Electa e Motta Editore, dove ha indagato, attraverso la fotografia, il paesaggio, l’architettura, i beni culturali e l’archeologia. Ha esposto in Italia ed all’estero. Al Foto Fest Paris 2010 (organizzato dalla rivista americana Lens Culture) di Parigi ed alla mostra “ ‘O vero, Napoli nel mirino” presso il Museo M.A.D.RE. di Napoli, sono presenti, proprio in questi giorni, alcune delle sue opere.

· Opere fotografiche sull’ex fabbrica St. Gobain (emblema_madre delle trasformazioni urbane della città di Caserta) del giovane, e promettente, fotografo aversano Alessandro Santulli che ne “deforma” le architetture attraverso l’obiettivo e del casertano Stefano Esposito (già fotografo di scena del film Esterno Sera di Barbara Rossi Prudente) che con una serie di scatti denominata “Mistero di Madame St. Gobain” evidenzia prospettive inconsuete e tracce degli spazi dismessi evidenziandone l’inquietudine attraverso la disvelazione umana.

Ufficio Stampa - Napoli
Rosaria Morra
338 599 65 40
rosaria18@msn.com

Ufficio Stampa - Caserta
Paolo Russo
347 843 72 62
ufficiostampa@paolorusso.biz

Venerdì 10 dicembre 2010, ore 18:30

OfCA
via Cesare Battisti 76, Caserta
ingresso libero

IN ARCHIVIO [5]
Passaggi Metropolitani
dal 9/12/2010 al 9/12/2010

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede