L'ombra del vero. Le opere scelte per questa occasione sono una selezione dei lavori di Tarantini sul mosso in fotografia, a partire da alcune esperienze in bianco e nero degli anni settanta, sino alle più recenti riflessioni sulla figura umana nelle opere degli ultimi anni.
"L'ombra del vero"
«[.] il sogno è l'infinita ombra del Vero.»
Giovanni Pascoli (Alexandros, Poemi Conviviali, 1904)
La galleria d'arte Officina Fotografica di Milano rinnova l'impegno nella
divulgazione di opere fotografiche attraverso la presentazione della personale
di Pio Tarantini, autore e operatore impegnato su vari aspetti della creazione e
della riflessione fotografica.
Le opere scelte per questa occasione sono una selezione dei suoi lavori sul
mosso in fotografia, a partire da alcune esperienze in bianco e nero degli anni
settanta, sino alle più recenti riflessioni sulla figura umana nelle opere degli
ultimi anni.
Risalgono infatti alla metà degli anni settanta alcuni suoi studi fotografici
più compiuti sul mosso. In quel periodo la scoperta di Francis Bacon e
l'amicizia con il pittore Enzo Rizzello, spingono Pio Tarantini a realizzare
immagini in bianco e nero in cui la figura umana diventa quasi un pretesto per
una riflessione artistica sul superamento di una fase neorealistica a favore di
un figurativo più problematico (a volte palesemente ispirato al grande pittore
inglese).
Da quelle prime esperienze Tarantini è approdato poi alle immagini successive, a
colori: risale alla metà degli anni ottanta un suo importante lavoro, Il Passato
e i Pensieri (1985-1988), dove il mosso è spesso usato per evidenziare la
dimensione onirica e quella della memoria: un tentativo che diede luogo a
fotografie di grandi suggestioni visive.
Sono dell'ultimo decennio, invece, alcune immagini tratte da reportage nei quali
il mosso è funzionale a una sorta di ritorno al realismo: un realismo tutto
personale, in cui le persone attraversano la scena, limpidamente descritta, come
ombre su un palcoscenico; il tentativo con cui Tarantini cerca forse di dare la
sua risposta alla domanda se il sogno è appunto, come scriveva il Pascoli,
l'infinita ombra del Vero.
Inaugurazione: 16 ottobre 2002, ore18:30-20:00
La mostra rimarrà aperta con i seguenti orari: lun-ven 15:00-18:00 o su appuntamento
per informazioni o richiesta di altro materiale fotografico, prego contattare
l'ufficio stampa: tel. 02-6571015
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