Fondation Beyeler
Basel
Baselstrasse 101, Riehen
41 0616459700 FAX 41 0616459719
WEB
Giovanni Segantini
dal 15/1/2011 al 24/4/2011
10-18, mer 10-20

Segnalato da

Francesco Gattuso



 
calendario eventi  :: 




15/1/2011

Giovanni Segantini

Fondation Beyeler, Basel

In mostra circa 70 tra dipinti e opere grafiche che ricoprono l'intera vita artistica dell'autore. Sono articolati in un percorso espositivo che documenta l' evoluzione che Segantini seppe imprimere al suo linguaggio in 20 anni di attivita'. Il suo tragitto appare determinato da una logica che lo spinge in alto, vicino alla luce sovrannaturale che avvolge le vette montane. Questo anelito caratterizza le sue opere dai primi quadri con scene di vita milanese giungendo infine ai paesaggi alpini scintillanti di luce dell'Engandina.


comunicato stampa

a cura di Diana Segantini, pronipote dell’artista, di Guido Magnaguagno e Ulf Küster

La Fondation Beyeler presenta al pubblico una mostra dedicata all’opera di Giovanni Segantini (1858–1899), significativo innovatore del paesaggismo in pittura. Presentando le opere di Segantini accanto ai Monet, Van Gogh e Cézanne della propria collezione, la Fondation Beyeler intende altresì celebrare in questo artista un pioniere del linguaggio moderno. Per molto tempo Segantini fu considerato un rappresentante della pittura idilliaca, almeno finché le mostre di Zurigo, New York e Londra non chiarirono la sua eccezionale posizione all’interno del divisionismo italiano e misero l’accento sulle straordinarie qualità pittoriche del suo lavoro. Tali qualità sono evidenziate dalla selezione di quadri e disegni presentata in questa mostra: saranno esposti circa 70 tra dipinti e opere grafiche risalenti a tutte le fasi del percorso dell’artista.

Appena ventiduenne, Segantini conosce a Milano la diciassettenne Bice Bugatti, sorella del compagno di studi e disegnatore di mobili Carlo Bugatti. Bice gli dà quattro figli e rimane al suo fianco fino alla fine, tuttavia lo status di apolide del pittore impedisce il loro matrimonio. Nel 1894 la condizione di “sans papier” e i debiti spingono Segantini ad emigrare con la famiglia a Maloja, in Oberengandina. Nello stesso anno Segantini conosce il pittore Giovanni Giacometti, futuro padre dello scultore Alberto. Giacometti, di dieci anni più giovane di Segantini, trova in lui un modello da seguire e lo accompagna nelle sue uscite per dipingere en plein air, abitudine che manterrà fino alla morte del più anziano pittore. In questo periodo Segantini coltiva intensi scambi intellettuali, tra l’altro con gli artisti della Secessione Viennese, che lo considerano un maestro e un membro del loro movimento.

La mostra documenta la straordinaria evoluzione che Segantini, nato ad Arco in Trentino e morto a soli 41 anni in Engandina, seppe imprimere al suo linguaggio in venti anni di attività creativa. Il suo percorso appare determinato da un’interna coerenza, una logica che lo spinge in alto, sempre più vicino alla luce sovrannaturale che avvolge le limpide vette montane. Questo anelito caratterizza in modo unico e singolare le sue opere, dai primi quadri con scene di vita milanese, ai dipinti dedicati ai laghi briantei, ai quadri divisionisti sulla vita contadina di Savognin, per giungere infine ai paesaggi alpini scintillanti di luce dell’Engandina. Tra le cime, Segantini cercava luce, nitore e spiritualità. Il paesaggio alpino era per lui un luogo mistico, la cui forza impressionante si riverbera direttamente nei suoi dipinti.

Il pubblico è invitato a intraprendere un viaggio che prende avvio dalle prime opere realizzate a Milano e procede in un continuo crescendo: la progressiva scelta di soggetti ispirati all’alta montagna va di pari passo con l’aumento delle dimensioni dei quadri e della loro qualità pittorica. Saranno esposti tra gli altri i dipinti Ave Maria a trasbordo (1886), Alla stanga (1886), Raccolta del fieno (1889-98), Mezzogiorno sulle alpi (1891) e Primavera sulle alpi (1897).

Immagine: Giovanni Segantini, Mezzogiorno sulle alpi, 1891, Depositum Otto Fischbacher

Contatti/Ufficio stampa
Catherine Schott, tel. + 41 (0)61 645 97 21, fax + 41 (0)61 645 97 39, presse@fondationbeyeler.ch
Per l‘Italia: Francesco Gattuso +39 335 678 69 74, gatmata@libero.it

Inaugurazione Domenica 16 Gennaio 2011

Fondation Beyeler
Baselstrasse 101, Riehen 41 - Basel
Orari di apertura: tutti i giorni ore 10 –18, mercoledì ore 10 - 20
Ingresso: Adulti 26,80 SFr, Diversamente abili 21,80 SFr, Studenti 13,80 SFr, Cumulativo famiglia (due genitori piu' un bambino) 51,80 SFr

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