Castello Malatestiano
Longiano (FC)
piazza malatestiana, 1
0547 665850 FAX 0547 667007
WEB
Nino Terziari
dal 18/10/2002 al 31/12/2002
0547 665850 FAX 0547 667007
WEB
Segnalato da

Fondazione Tito Balestra



approfondimenti

Nino Terziari



 
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18/10/2002

Nino Terziari

Castello Malatestiano, Longiano (FC)

Aspetti e sospetti in trent'anni di pittura. La mostra ripercorre l'iter pittorico e grafico dell'artista fin dagli inizi indagando soprattutto sul periodo delle frequentazioni romagnole che lo hanno visto partecipe del mondo artistico e culturale di Cesena, Longiano e Santarcangelo.


comunicato stampa

Aspetti e sospetti in trent'anni di pittura

Passaggi 2002
Ciclo di mostre

Nel gennaio 2002 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha emanato il decreto di conferimento del titolo di Città a Longiano. Il conferimento riconosce l'importanza del Comune di Longiano per i suoi monumenti storici, per l'attività culturale e per l'attività nei settori dell'industria e dell'agricoltura.
Già nei primi anni dell'anno mille Longiano si caratterizza per la persistente salvaguardia della propria autonomia sia territoriale, con un nutrito contingente armato di difesa, sia civile e culturale, con la realizzazione di edifici e servizi pubblici che sanciscono una volontà di non subordinazione.
Un altro aspetto tipico di Longiano è la presenza attiva e continua nei secoli di illustri uomini di cultura e di politica che notevole rilievo hanno avuto nel panorama della storia e dell'arte, come l'umanista Sebastiano Fausto, Mons. Francesco Maria Manzi, Pro Legato del Papa ad Avignone, il musicista Giulio Belli, il latinista Girolamo Ferri, lo storico Adamo Brigidi, fino ai giorni nostri con il poeta Tito Balestra.
L'importanza acquisita nei secoli passati persiste anche in questi anni. Infatti Il Comune di Longiano si è imposto a livello nazionale per i suoi progetti di attività permanente e di proposte continuative in ambito culturale, coniugate ad una continua opera di conservazione e restauro del paese.

Il Comune di Longiano in seguito al conferimento del titolo di Città da parte del Presidente della Repubblica, avvalendosi per la parte tecnica della collaborazione della Fondazione "Tito Balestra", ha deciso di attivate un ciclo di eventi dedicati ad artisti che hanno operato a Longiano o che vi sono legati per frequentazione, nascita o residenza.

Per il 2002, questa Amministrazione, ha deciso di inaugurare il ciclo con una retrospettiva dell'artista imolese Nino Terziari. La mostra intitolata Aspetti e sospetti in trent'anni di pittura di Nino Terziari è un omaggio al pittore che, condotti i primi studi di pittura a Bologna, Parigi e Stoccarda e dal 1950 al 1960 ha vissuto e lavorato all'estero, soprattutto in Germania e Svizzera - paesi nei quali ha anche avuto inizio la sua attività espositiva - nel 1958-59 fa ritorno in Italia, dove ha vissuto per due anni tra Milano e la Romagna e fin dal 1967 ha iniziato a frequentare Longiano, dove ha anche avuto una casa studio; e in seguito pur trasferendosi definitivamente a Roma ha sempre mantenuto una frequentazione assidua con la nostra Città. La mostra ripercorre l'iter pittorico e grafico dell'artista fin dagli inizi indagando soprattutto sul periodo delle frequentazioni romagnole che lo hanno visto partecipe del mondo artistico e culturale di Cesena, Longiano e Santarcangelo.

L'inaugurazione della mostra, alla presenza del pittore e delle autorità, sarà sabato 19 ottobre alle ore 17,30; seguirà un concerto, alle ore 18,30, dal titolo Il segno dei ricordi, musiche di Nino Rota per i film di Federico Fellini con arrangiamenti di Carlo Mioli. Fisarmonica - Denis Baldazzi, Tromba - Alessandro Fattori, Violoncello - Gabriele Gardini, Clarinetto - Alberto Guidi, Clarinetto - Manolfo Muccioli, Tromba, Rino Ronconi, Flauto - Manuela Soffoli.

Nino Terziari e Tonino Guerra
alla Fondazione "Tito Balestra", Longiano, 2002.

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Nota biografica
Nino Terziari è nato a Imola nel 1929. Ha condotto i primi studi di pittura a Bologna, quindi a Parigi e a Stoccarda; dal 1950 al 1958 ha vissuto e lavorato all'estero, soprattutto in Germania e in Svizzera, paesi nei quali ha iniziato la sua attività espositiva. Terziari si presenta per la prima volta al pubblico in una mostra personale a Zurigo (Galerie Kircgasse, 1-15 luglio 1958) esponendo una serie di opere di carattere materico - informale. In questa prima fase è soprattutto interessato alla sperimentazione degli aspetti emotivi del colore e della materia sulla scorta di quanto proposto negli stessi anni in Europa e nei paesi di lingua tedesca (Paul Meissner, Karl Anton Wolf). Questa prima produzione gli procura un certo successo presso la critica, soprattutto in Germania, paese in cui si radica la sua formazione artistica.

Nel 1958, l'artista ritorna in Italia; qui, per due anni vive tra Milano e la Romagna, quindi si stabilisce definitivamente a Roma. Nel 1958, Terziari arriva a Santarcangelo di Romagna, dove frequenterà, con una certa continuità fino al 1964, Tonino Guerra, Raffaello Baldini, Flavio Nicolini, Nino Pedretti e Gianni Fucci; l'incontro con il gruppo di intellettuali santarcangiolesi lo porta a collaborare ad allestimenti teatrali (tra l'altro, con Lele Marini e con la "Filodrammatica Teresa Franchini" (per L'uomo dal fiore in bocca di Luigi Pirandello realizzato da Flavio Nicolini all'inizio degli anni Sessanta). All'esperienza della pittura si affianca qualche saltuaria collaborazione con il cinema dove è introdotto dall'amico Tonino Guerra. Nel 1964, Terziari è coinvolto come pittore.scenografo nella lavorazione di Deserto rosso di Michelangelo Antonioni, l'opera che segna il momento di sperimentazione sul colore del regista ferrarese. L'artista vi interviene nelle fasi di elaborazione pittorica degli ambienti e realizza alcune opere che arredano il set. Lavora, con compiti analoghi, a La 10° vittima di Elio Petri; quindi si occupa di decorazione e di arredamento, affiancando l'architetto bolognese Gavina nella realizzazione di pannelli e mobili per alberghi tra i quali l'Hotel Negresco di Cattolica.

In quegli anni l'artista si dedica a tele ad acrilico e carte a tempera, che si presentano come variazioni sul tema delle colate di colore nate da suggestioni musicali. Con queste opere l'artista, presentato da Raffaello Baldini, allestisce una mostra personale alla Sala delle Colonne di Rimini.

Per la città romagnola era un momento propizio all'ingresso di orientamenti non figurativi, grazie soprattutto alle aperture promosse dalle Biennali di San Marino e dai Premi Morgan's Paint, le cui prime edizioni erano state guidate da Francesco Arcangeli. A Rimini, Terziari conosce gli "informali" Celso Miselli e Giuseppe Piombini e stringe un breve ma intenso sodalizio con Vincenzo Cecchini, con il quale condivide le ricerche sulla gestualità e sulla forza espressiva della materia - colore:"[...] Nel corso del mio lungo soggiorno nei paesi del Nord Europa, - scriverà diversi anni più tardi - mi dedicai in pieno alla pittura informale [...] la strutturazione delle masse di equilibrio; la distribuzione del colore, legata alla modulazione della superficie per creare una forma e un discorso lineare era sempre il risultato di un lavoro attento [...] le superfici dei miei quadri vibravano intensamente e creavano nell'osservatore reazioni emozionali di notevole effetto, tanto che dedicai i lavori di questo periodo ai musicisti italiani del 700 [...]." (Intervista a Nino Terziari, in PORTONE, I pittori dell'ospitalità italiana, "Cocktail"., Mensile del turismo internazionale, giugno 1970).

Negli anni Sessanta, quando comincia ad esporre anche in Italia (Biennale per la pittura, Repubblica di San Marino, 1961; Milano, Galleria "Minima", 1963), Terziari sceglie di orientare il suo informale in senso "organico" fondando la ricerca sull'osservazione delle forme viventi. Pertanto, dalle superfici più fredde e astratte degli anni precedenti giunge a una pittura emotivamente partecipata che alle sequenze di vibrazioni cromatiche sostituisce nuclei materici attraversati da toni bruciati caldi, "masse apparentemente caotiche che dalla contrapposizione dei colori caldi o freddi o del bianco e del nero determinavano [...] la vibrazione emozionale" (Intervista a Nino Terziari, in PORTONE, cit.).

Ma già dalla fine di quel decennio, Terziari si avvia a una figurazione attraversata da caratteri surreali e onirici e non manca di richiami e suggestioni pop per i soggetti che alludono all'immaginario televisivo e pubblicitario. Contemporaneamente si dedica intensamente anche alla Grafica (acquaforte, litografia, serigrafia), e partecipa a manifestazioni nazionali quali Silarte (Pedace, Cosenza, 1973, 1974, 1977), Grafica 74 (Anagni), la rassegna Italiana "Nuova figurazione" (Latina, 1974). Negli anni Settanta, Terziari intensifica la produzione di manifesti,con i quali è presente a mostre nazionali (la rassegna di proposte per un manifesto politico, Roma, 1975) e che continua a realizzare, per associazioni sindacali e politiche, anche nel periodo successivo.

Fin da giovanissimo Terziari si è occupato di letteratura: nel 1948, vinse il premio letterario "Felice Orsini", e, nel 1989, ha pubblicato la raccolta di versi Viaggi al Nord (Roma, Claudio Salemi).

Bibliografia: Terziari, Panorama d'arte moderna - Grafica, Macerata, Foglio Editrice, 1966 (con bibliografia precedente); Grafica 74, Anagni 1974; Incontri Silani / Settima edizione Silarte, Pedace (Cosenza) 7 agosto - 5 settembre 1977, p. 13; Simonetta Nicolini, Pittori a Santarcangelo, in E' circal de giudeizi. Santarcangelo di Romagna nell'esperienza figurativa del secondo dopoguerra. Arti figurative, catalogo della mostra, Bologna, CLUEB, 2000, pp. 62-67, 137-138.
Simonetta Nicolini

Inaugurazione della mostra 19 ottobre ore 17,30

Castello Malatestiano

Orario:
dal 19 ottobre al 31 dicembre
dal martedì alla domenica dalle 10 alle 12 - dalle 15 alle 19

Catalogo e mostra a cura:
Città di Longiano

Collaborazione tecnica:
Fondazione Tito Balestra

Patrocinio di
Provincia di Forlì-Cesena
Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena
UNICA SPA

Per informazioni:
Fondazione "Tito Balestra" - tel. 0547 665850

Luogo:
Ex chiesa Madonna di Loreto
Castello Malatestiano di Longiano

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