Aspetti e sospetti in trent'anni di pittura. La mostra ripercorre l'iter pittorico e grafico dell'artista fin dagli inizi indagando soprattutto sul periodo delle frequentazioni romagnole che lo hanno visto partecipe del mondo artistico e culturale di Cesena, Longiano e Santarcangelo.
Aspetti e sospetti in trent'anni di pittura
Passaggi 2002
Ciclo di mostre
Nel gennaio 2002 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha emanato
il decreto di conferimento del titolo di Città a Longiano. Il conferimento
riconosce l'importanza del Comune di Longiano per i suoi monumenti storici, per
l'attività culturale e per l'attività nei settori dell'industria e
dell'agricoltura.
Già nei primi anni dell'anno mille Longiano si caratterizza per la persistente
salvaguardia della propria autonomia sia territoriale, con un nutrito
contingente armato di difesa, sia civile e culturale, con la realizzazione di
edifici e servizi pubblici che sanciscono una volontà di non subordinazione.
Un altro aspetto tipico di Longiano è la presenza attiva e continua nei secoli
di illustri uomini di cultura e di politica che notevole rilievo hanno avuto nel
panorama della storia e dell'arte, come l'umanista Sebastiano Fausto, Mons.
Francesco Maria Manzi, Pro Legato del Papa ad Avignone, il musicista Giulio
Belli, il latinista Girolamo Ferri, lo storico Adamo Brigidi, fino ai giorni
nostri con il poeta Tito Balestra.
L'importanza acquisita nei secoli passati persiste anche in questi anni. Infatti
Il Comune di Longiano si è imposto a livello nazionale per i suoi progetti di
attività permanente e di proposte continuative in ambito culturale, coniugate ad
una continua opera di conservazione e restauro del paese.
Il Comune di Longiano in seguito al conferimento del titolo di Città da parte
del Presidente della Repubblica, avvalendosi per la parte tecnica della
collaborazione della Fondazione "Tito Balestra", ha deciso di attivate un ciclo
di eventi dedicati ad artisti che hanno operato a Longiano o che vi sono legati
per frequentazione, nascita o residenza.
Per il 2002, questa Amministrazione, ha deciso di inaugurare il ciclo con una
retrospettiva dell'artista imolese Nino Terziari. La mostra intitolata Aspetti e
sospetti in trent'anni di pittura di Nino Terziari è un omaggio al pittore che,
condotti i primi studi di pittura a Bologna, Parigi e Stoccarda e dal 1950 al
1960 ha vissuto e lavorato all'estero, soprattutto in Germania e Svizzera -
paesi nei quali ha anche avuto inizio la sua attività espositiva - nel 1958-59
fa ritorno in Italia, dove ha vissuto per due anni tra Milano e la Romagna e
fin dal 1967 ha iniziato a frequentare Longiano, dove ha anche avuto una casa
studio; e in seguito pur trasferendosi definitivamente a Roma ha sempre
mantenuto una frequentazione assidua con la nostra Città . La mostra ripercorre
l'iter pittorico e grafico dell'artista fin dagli inizi indagando soprattutto
sul periodo delle frequentazioni romagnole che lo hanno visto partecipe del
mondo artistico e culturale di Cesena, Longiano e Santarcangelo.
L'inaugurazione della mostra, alla presenza del pittore e delle autorità , sarÃ
sabato 19 ottobre alle ore 17,30; seguirà un concerto, alle ore 18,30, dal
titolo Il segno dei ricordi, musiche di Nino Rota per i film di Federico Fellini
con arrangiamenti di Carlo Mioli. Fisarmonica - Denis Baldazzi, Tromba -
Alessandro Fattori, Violoncello - Gabriele Gardini, Clarinetto - Alberto Guidi,
Clarinetto - Manolfo Muccioli, Tromba, Rino Ronconi, Flauto - Manuela Soffoli.
Nino Terziari e Tonino Guerra
alla Fondazione "Tito Balestra", Longiano, 2002.
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Nota biografica
Nino Terziari è nato a Imola nel 1929. Ha condotto i primi studi di pittura a
Bologna, quindi a Parigi e a Stoccarda; dal 1950 al 1958 ha vissuto e lavorato
all'estero, soprattutto in Germania e in Svizzera, paesi nei quali ha iniziato
la sua attività espositiva. Terziari si presenta per la prima volta al pubblico
in una mostra personale a Zurigo (Galerie Kircgasse, 1-15 luglio 1958) esponendo
una serie di opere di carattere materico - informale. In questa prima fase è
soprattutto interessato alla sperimentazione degli aspetti emotivi del colore e
della materia sulla scorta di quanto proposto negli stessi anni in Europa e nei
paesi di lingua tedesca (Paul Meissner, Karl Anton Wolf). Questa prima
produzione gli procura un certo successo presso la critica, soprattutto in
Germania, paese in cui si radica la sua formazione artistica.
Nel 1958, l'artista ritorna in Italia; qui, per due anni vive tra Milano e la
Romagna, quindi si stabilisce definitivamente a Roma. Nel 1958, Terziari arriva
a Santarcangelo di Romagna, dove frequenterà , con una certa continuità fino al
1964, Tonino Guerra, Raffaello Baldini, Flavio Nicolini, Nino Pedretti e Gianni
Fucci; l'incontro con il gruppo di intellettuali santarcangiolesi lo porta a
collaborare ad allestimenti teatrali (tra l'altro, con Lele Marini e con la
"Filodrammatica Teresa Franchini" (per L'uomo dal fiore in bocca di Luigi
Pirandello realizzato da Flavio Nicolini all'inizio degli anni Sessanta).
All'esperienza della pittura si affianca qualche saltuaria collaborazione con il
cinema dove è introdotto dall'amico Tonino Guerra. Nel 1964, Terziari è
coinvolto come pittore.scenografo nella lavorazione di Deserto rosso di
Michelangelo Antonioni, l'opera che segna il momento di sperimentazione sul
colore del regista ferrarese. L'artista vi interviene nelle fasi di elaborazione
pittorica degli ambienti e realizza alcune opere che arredano il set. Lavora,
con compiti analoghi, a La 10° vittima di Elio Petri; quindi si occupa di
decorazione e di arredamento, affiancando l'architetto bolognese Gavina nella
realizzazione di pannelli e mobili per alberghi tra i quali l'Hotel Negresco di
Cattolica.
In quegli anni l'artista si dedica a tele ad acrilico e carte a tempera, che si
presentano come variazioni sul tema delle colate di colore nate da suggestioni
musicali. Con queste opere l'artista, presentato da Raffaello Baldini,
allestisce una mostra personale alla Sala delle Colonne di Rimini.
Per la città romagnola era un momento propizio all'ingresso di orientamenti non
figurativi, grazie soprattutto alle aperture promosse dalle Biennali di San
Marino e dai Premi Morgan's Paint, le cui prime edizioni erano state guidate da
Francesco Arcangeli. A Rimini, Terziari conosce gli "informali" Celso Miselli e
Giuseppe Piombini e stringe un breve ma intenso sodalizio con Vincenzo Cecchini,
con il quale condivide le ricerche sulla gestualità e sulla forza espressiva
della materia - colore:"[...] Nel corso del mio lungo soggiorno nei paesi del
Nord Europa, - scriverà diversi anni più tardi - mi dedicai in pieno alla
pittura informale [...] la strutturazione delle masse di equilibrio; la
distribuzione del colore, legata alla modulazione della superficie per creare
una forma e un discorso lineare era sempre il risultato di un lavoro attento
[...] le superfici dei miei quadri vibravano intensamente e creavano
nell'osservatore reazioni emozionali di notevole effetto, tanto che dedicai i
lavori di questo periodo ai musicisti italiani del 700 [...]." (Intervista a
Nino Terziari, in PORTONE, I pittori dell'ospitalità italiana, "Cocktail".,
Mensile del turismo internazionale, giugno 1970).
Negli anni Sessanta, quando comincia ad esporre anche in Italia (Biennale per la
pittura, Repubblica di San Marino, 1961; Milano, Galleria "Minima", 1963),
Terziari sceglie di orientare il suo informale in senso "organico" fondando la
ricerca sull'osservazione delle forme viventi. Pertanto, dalle superfici più
fredde e astratte degli anni precedenti giunge a una pittura emotivamente
partecipata che alle sequenze di vibrazioni cromatiche sostituisce nuclei
materici attraversati da toni bruciati caldi, "masse apparentemente caotiche che
dalla contrapposizione dei colori caldi o freddi o del bianco e del nero
determinavano [...] la vibrazione emozionale" (Intervista a Nino Terziari, in
PORTONE, cit.).
Ma già dalla fine di quel decennio, Terziari si avvia a una figurazione
attraversata da caratteri surreali e onirici e non manca di richiami e
suggestioni pop per i soggetti che alludono all'immaginario televisivo e
pubblicitario. Contemporaneamente si dedica intensamente anche alla
Grafica (acquaforte, litografia, serigrafia), e partecipa a manifestazioni
nazionali quali Silarte (Pedace, Cosenza, 1973, 1974, 1977), Grafica 74
(Anagni), la rassegna Italiana "Nuova figurazione" (Latina, 1974). Negli anni
Settanta, Terziari intensifica la produzione di manifesti,con i quali è presente
a mostre nazionali (la rassegna di proposte per un manifesto politico, Roma,
1975) e che continua a realizzare, per associazioni sindacali e politiche, anche
nel periodo successivo.
Fin da giovanissimo Terziari si è occupato di letteratura: nel 1948, vinse il
premio letterario "Felice Orsini", e, nel 1989, ha pubblicato la raccolta di
versi Viaggi al Nord (Roma, Claudio Salemi).
Bibliografia: Terziari, Panorama d'arte moderna - Grafica, Macerata, Foglio
Editrice, 1966 (con bibliografia precedente); Grafica 74, Anagni 1974; Incontri
Silani / Settima edizione Silarte, Pedace (Cosenza) 7 agosto - 5 settembre
1977, p. 13; Simonetta Nicolini, Pittori a Santarcangelo, in E' circal de
giudeizi. Santarcangelo di Romagna nell'esperienza figurativa del secondo
dopoguerra. Arti figurative, catalogo della mostra, Bologna, CLUEB, 2000, pp.
62-67, 137-138.
Simonetta Nicolini
Inaugurazione della mostra
19 ottobre ore 17,30
Castello Malatestiano
Orario:
dal 19 ottobre al 31 dicembre
dal martedì alla domenica dalle 10 alle 12 - dalle 15 alle 19
Catalogo e mostra a cura:
Città di Longiano
Collaborazione tecnica:
Fondazione Tito Balestra
Patrocinio di
Provincia di Forlì-Cesena
Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena
UNICA SPA
Per informazioni:
Fondazione "Tito Balestra" - tel. 0547 665850
Luogo:
Ex chiesa Madonna di Loreto
Castello Malatestiano di Longiano