Trinity, informing abstraction. Il suo lavoro cerca di ispirare e proporre esplorazioni e avventure nel mondo invisibile che ci circonda, per creare possibili arricchimenti immateriali. Per questa mostra ha creato un'installazione che combina le sculture "decostruite" e "ri-significate" realizzate a Roma con quelle "materializzate" realizzate ad Amsterdam.
La galleria aAlessandro De March di Milano, presenta la prima
personale in Italia di Maura Biava, Reggio Emilia 1970, vive e lavora
ad Amsterdam.
Il lavoro di Maura Biava è volto allo sviluppo e alla visualizzazione
di creazioni della mente e di attitudini che vogliono creare una
visione alternativa a quella puramente materialistica,
nella speranza di contribuire allo sviluppo di una mentalità più
sostenibile.
Il suo lavoro cerca di ispirare e proporre esplorazioni e avventure
nel mondo invisibile che ci circonda. Mondi del mentale, dello
psicologico o scientifico, per creare possibili arricchimenti
immateriali.
Per il suo nuovo progetto “Trinity” Maura Biava ha creato un “index”
di formule matematiche che hanno una rappresentazione geometrica,
ovvero danno luogo ad una figura bidimensionale.
L’ “Index” è composto da alcune delle formule più classiche e note che
sono state create dai molti matematici europei del 600, 700 e 800 come
Newton, Pascal, Cartesio, Bernoulli ecc. Ad ogni formula matematica ha
assegnato il nome del significato astratto che più gli si addice
secondo la nostra cultura: un esempio è il riferimento ad una delle
formule più conosciute, “l’esponenziale” -un numero che si moltiplica
sempre per se stesso, due, quattro, otto, sedici, trentadue ecc. – che
ha chiamato “Il volo” poichè sembra un punto che vola via. Con l’aiuto
di un programma e di un matematico, Annamaria Ricotti, ha combinato le
diverse formule matematiche a due dimensioni ottenendone delle altre,
rappresentabili in tre dimensioni, per poi tradurle e materializzarle
in sculture create con elementi naturali quali ceramica, legno, pietra
e carta.
Negli ultimi mesi, durante la sua residenza all’Accademia Americana a
Roma, ha usato questo “Index” di formule matematiche per “decostruire”
e “ri-significare” elementi strutturali dell’architettura che si
trovano sparsi per Roma, come pietre e colonne.
Per la mostra “Trinity, informing abstraction” presso la galleria
Alessandro de March ha dunque creato un’installazione che combina le
sculture “decostruite” e “ri-significate” realizzate presso
l’Accademia Americana a Roma con il contributo del Fonds BKVB, con
quelle “materializzate” realizzate ad Amsterdam grazie alla borsa
“Werkbudget” Del Fonds BKVB.
Maura Biava è docente presso l'accademia Reale dell'Aia.
Tra le sue mostre pricipali vogliamo ricordare: 1999 Ermete, Aphrodite
& Papillon, Stedelijk Museum Het Domein, Sittard, The Netherlands
(solo),1996 See Through Brains, Transmission Gallery, Glasgow, Great
Britain,Rundgang 4 - change is good, Kunsthalle Fridericianum, Kassel,
Germany cat. 2001 Breeze of AIR/Hortus Conclusus, Witte de With,
Center for Contemporary Art, Rotterdam,cat. 2005 Going Dutch:new
photograpy from NL, Museum of New Art, Pontiac, USA 2006 Cooling out ,
Kunsthaus Baselland, Basel, Switzerland
2007 On the Edge of Vision, National Gallery of Modern Art,New Delhi /
Victoria Memorial Hall,
Calcutta, India, cat *.
2007 Drawing Typologies, Stedelijk Museum, Amsterdam. The
Netherlands, cat.
2007 Whoman, Gemak, Den Haag, The Netherlsnds 2007 De Ruimte,
Kunstfort centrum voor actuele kunst, Vijfhuizen,The Netherlands
2007 Doride/Ultramarine, Maura Biava&Elspeth Diederix, FOAM,
Amsterdam, The Netherlands
2010 KAAP, Fort Ruigenhoek, Groenekan, The Netherlands, cat.
Inaugurazione mercoledi 19 gennaio 2011, ore 18
Galleria Alessandro De March
via Ventura 6, Milano
Orario di apertura martedi - venerdi 12 - 19
sabato 15 - 19 e su appuntamento
ingresso libero