Basilica Santuario di Santo Stefano
Bologna
via Santo Stefano, 24
051 223256 FAX 051 223256
WEB
Shozo Shimamoto
dal 27/1/2011 al 16/2/2011
tutti i giorni 9.30-12.30 e 15.30-19.30
366 8710202
WEB
Segnalato da

Luca Boccaletti




 
calendario eventi  :: 




27/1/2011

Shozo Shimamoto

Basilica Santuario di Santo Stefano, Bologna

A volo radente. Per la prima volta in mostra a Bologna le opere dell'artista giapponese cofondatore del Movimento Gutai. L'esposizione verte in particolare sulle opere provenienti dalle ultime performances realizzate da Shimamoto in Italia nel 2007 e 2008, unitamente alla proiezione della documentazione video con la regia di Mario Franco.


comunicato stampa

a cura di Achille Bonito Oliva

Per la prima volta in mostra a Bologna nella Basilica di Santo Stefano le opere del celebre Maestro giapponese cofondatore del Movimento Gutai Per la prima volta a Bologna le opere di Shozo Shimamoto. L’eccezionale evento culturale sarà ospitato dal 28 gennaio al 17 febbraio 2011 nella suggestiva cornice della Basilica di Santo Stefano. La mostra, curata da Achille Bonito Oliva e dal suggestivo titolo “Shozo Shimamoto: a volo radente”, è stata organizzata dall’Associazione Shozo Shimamoto in collaborazione con Fondazione Morra e Archivio Pari&Dispari ed è inserita nell’ambito del calendario di Artefiera Off.

L’esposizione bolognese verterà in particolare sulle opere provenienti dalle ultime performances realizzate dal Maestro giapponese in Italia nel 2007 e 2008, unitamente alla proiezione della documentazione video con la regia di Mario Franco

Il “Movimento d’Arte concreta Gutai” nacque nel 1954 in Giappone e più precisamente nei grandi magaz­ zini Kintetsu di Osaka. Ai suoi componenti principali, Jiro Yoshihara e Shozo Shimamoto, si unirono altri nomi di spicco e tutti crearono una serie di opere innovative che anticiparono i più importanti movimenti interdisciplinari dell’Occidente quali l’happening, la performance, l’arte concettuale e l’azionismo. Questo movimento indaga il rapporto tra spirito e materia, l’incontro/scontro tra filosofia zen e cultura occidentale.

Gutai rappresenta quindi la sintesi tra il recupero di valori dimenticati, distrutti e azzerati da eventi devastanti quali la Seconda Guerra Mondiale e la contaminazione con culture esogene a quella giapponese, in primis quella americana. Pittura, calligrafismo, scultura ma soprattutto performance, azioni, opere teatrali, improvvisazioni (sempre con un forte coinvolgimento del pubblico) sono la cifra stilistica di questo movimento che ha sempre mirato al superamento del concetto di arte tradizionale. Questa avanguardia anticipa significativamente il movimento Fluxus, le esperienze avanguardiste occidentali degli anni Sessanta fino ad influenzare l’arte moderna dell’espressionismo americano.

L’accurata selezione di grandi opere del Maestro Shozo Shimamoto, esposte per la prima volta a Bologna, introduce il visitatore in un mondo di colore e materia, dove domina la forza delle variazioni di misce­e colorate dettate dalla sapiente gestualità zen che si sprigiona durante le sue performances. L’intensità del gesto e la concretezza della materia rappresentano il dualismo fondamentale dell’arte di Shimamoto, l’unione delle quali afferma in modo prorompente la profonda vitalità della sua arte.

Le opere delle recenti performances italiane, realizzate con la “antitecnica” del bottle crash, verranno poi integrate nella loro presentazione da una specifica documentazione video che ci racconta di un’energia potente, capace di toccare e scatenare profonde pulsioni ed emozioni. La materia pittorica si connette intimamente con la casualità gravitazionale e atmosferica dettata dalla concretezza del Mondo per fondersi in una Super Nova visibile e tattile. La consistenza materica del colore, quindi, diventa la vera protagonista dell’arte di Shimamoto che, proclamando la “messa al bando del pennello”, rivendicava la liceità dell’utilizzo di qualsiasi strumento -dalle mani alla spatola, dal lancio di bottiglie ai bicchieri pieni di colore- per fare arte.

L’associazione Shozo Shimamoto, organizzatrice della mostra, è stata fondata in Italia e in Giappone nell’ottobre del 2007. Organizzazione no-profit, ha lo scopo di promuovere la ricerca artistica di Shimamoto e per questo è molto attiva nel campo della comunicazione con l’organizzazione di workshop, stage, conferenze e seminari incentrati sulla figura e opera del Maestro giapponese. L’associazione, poi, si occupa anche della certificazione d’autenticità delle opere di Shozo Shimamoto, sia in Italia che nel resto del mondo, con l’obiettivo di formare un archivio generale dell’artista.

Il numero di telefono per eventuali informazioni al pubblico è il 366.8710202.

Ufficio Stampa "Shimamoto a Bologna"
Luca Boccaletti
Mobile: +39 3467732762
Mail: bologna@shozoshimamoto.org

Inaugurazione 28 Gennaio 2011, ore 18

Basilica Santuario di Santo Stefano
via Santo Stefano, 24 - Bologna
visitabile tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30
Per l’opening del 28 gennaio e in occasione della notte bianca dell’arte il 29 gennaio, è previsto il prolungamento dell’orario di visita fino alle ore 23.

IN ARCHIVIO [5]
Gianni Turin
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