Una personale di pittura all'interno del progetto Sikania Rising, a cura del Laboratorio Saccardi, un progetto ampio e complesso che ponendo l'accento sulla rivisitazione dei simboli della cultura siciliana, affronta un viaggio nella memoria inconscia e collettiva della nostra generazione.
All’interno del progetto “Sikania Rising”
A cura del Laboratorio Saccardi
“Sikania Rising” è il progetto in più tappe realizzato in questi ultimi anni
dall’iperattivo Laboratorio Saccardi, un progetto ampio e complesso che ponendo
l’accento sulla rivisitazione dei simboli della cultura siciliana, affronta un
viaggio nella memoria inconscia e collettiva della nostra generazione, edonista
e disincantata, che ricostruisce e resetta il nostro attuale immaginario
popolare.
Dopo i progetti “La Robba”, “La camera della morte”, “Natività con i Santi
Lorenzo e Francesco”, è con questo Solo Show di Gaspare Mutolo - pittore dal
tocco naif che con le sue dichiarazioni rilasciate a Vigna, Borsellino e Falcone
ha chiarito i ruoli di personaggi chiave come Lima, Andreotti, Conti, Barreca,
Mollica, D'Antoni, Signorino e Contrada - che il Laboratorio Saccardi torna a
realizzare una nuova tappa di “Sikania Rising” ospitata per l’occasione da Zelle
Arte Contemporanea.
Collaboratore di giustizia dal 1991, Gaspare Mutolo incontra la pittura nel
carcere di Sollicciano nel 1983, grazie alle opere dell’ergastolano Mungo in
arte l’Aragonese, dipingeva benissimo ricorda Mutolo, e fu lui a insegnargli i
primi rudimenti. Ma è nell’87 al carcere Ucciardone di Palermo, che la pittura
inizia a diventare per Mutolo una vera e propria svolta, inizialmente solo per
combattere la noia attratto dalle opere del compagno di cella Alessandro
Bronzini detto il Vampiro - “maestro” che in carcere insegnò a dipingere persino
al boss Luciano Liggio, che sino ad allora trascorreva le giornate leggendo
Socrate ed i grandi filosofi nella cella antistante - successivamente come lento
percorso di espiazione.
Non a caso il piccolo studio di Mutolo in una cittadina del nord è stipato di
quadri, paesaggi, marine, fiori, i tetti della sua Pallavicino, dipinti
compulsivamente nel corso di questi anni in cui l’ex-criminale non ha mai smesso
di raccontarsi, come nella lunga intervista realizzata dal Laboratorio Saccardi
l’8 novembre 2010, di cui alcuni estratti sono già rintracciabili sul web.
Opening Mercoledì 26 gennaio 2011, 19
Zelle Arte Contemporanea
Via Matteo Bonello n°19 / Via Fastuca n°2, 90134 Palermo.
dal martedì al sabato dalle h.17.00 alle h.20.00
ingresso libero