Uno spettacolo del Teatro della Cooperativa. Testo e regia Renato Sarti
La stragrande maggioranza della popolazione mondiale vive nell'indigenza e nella fame mentre una sempre piu' ristretta cerchia di privilegiati sguazza nello sfarzo e nello spreco e accumula spropositate quantita' di denaro. Non ha importanza chi in un'altra vita attraversera' la cruna per giungere in paradiso, e' qui in terra che spesso si vive l'inferno. Gli spot e i programmi televisivi dispensano felicita' mentre gli anziani, le donne, i ragazzi, fra abbandono, disoccupazione, violenza, droga e altro, nelle periferie delle metropoli vivono tragedie di ordinaria quotidianita'; vittime sacrificali di un rito collettivo che si consuma attorno al nuovo sacro totem: la TV. Guy Debord aveva compreso perfettamente i meccanismi spietati della societa' dello spettacolo e forse, anche per questo, si e' ucciso. Trilogia del benessere e' composta da brevi squarci: tre brevi squarci, tre vite costrette a una vita che vita non e'. Libero (il Battesimo): bimbo nato in carcere, figlio delle disastrose conseguenze di un rapporto fra il drogato Tino e la 'sua' prostituta Maria. Spartaco (la Comunione): tossicodipendente che si buca in diretta, nuova triste star di un reality televisivo spinto all'estremo. Buon Natale (l'Estrema unzione): Pasquale e Natalia, due anziani abbandonati dai figli, dai nipoti e dal mondo intero, attendono la festa della nativita' a modo loro. (Biglietti 15/7,50 euro)