Priori b/ 1957 - 1958. 14 appartenenti alla serie dei Priori, di un protagonista dell'arte italiana ed europea degli anni Cinquanta e Sessanta. Curata da Raffaele Bedarida.
a cura di Raffaele Bedarida
Quattro dipinti della serie dedicata ai Priori datati 1957 – 1958, e, dieci disegni dello stesso periodo, compongono la personale dedicata a Bepi Romagnoni. Dall’ 8 febbraio al 5 marzo, da Montrasio Arte di Milano, si terrà la mostra Bepi Romagnoni ‘Priori. b/n 1957 - 1958’, che presenta un’accurata selezione di quattordici opere, appartenenti alla serie dei Priori, di un protagonista dell’arte italiana ed europea degli anni Cinquanta e Sessanta. Curata da Raffaele Bedarida, l’esposizione si propone di indagare una delle figure di riferimento di quel movimento artistico formatosi tra le aule dell’Accademia di Brera che passò sotto il nome di Realismo Esistenziale (denominazione coniata da Giorgio Valsecchi nel 1956), di cui facevano parte oltre allo stesso Romagnoni, anche Giuseppe Banchieri, Floriano Bodini, Mino Ceretti, Gianfranco Ferroni, Giuseppe Guerreschi e Tino Vaglieri. La mostra, che rientra nella serie di approfondimenti legati alla figura di Romagnoni, proposti da Montrasio Arte, è il primo passo di un progetto che porterà alla pubblicazione del catalogo generale delle opere di Romagnoni, curato da un comitato scientifico composto da Enrico Crispolti, Alberto Montrasio, Giorgio Romagnoni, Raffaele Bedarida e Chiara Gatti.
La poetica di Romagnoni, sin dagli esordi appare connotata da una spiccata maturità che si riversa nella straordinaria forza espressiva della sua pittura. Il ciclo in oggetto rivela una condizione d’angoscia, di risentimento e d’insofferenza umana, ferita e sconvolta dalla guerra, e da quanto questa aveva lasciato. Riflessioni stimolate dalle letture degli esistenzialisti francesi, in primo luogo Sartre, Camus e Merleau-Ponty. In questo periodo, la sua tavolozza predilige tonalità più cupe in cui predominano i toni del nero, con campiture ampie e materiche, accesi dall’utilizzo dei bianchi, dei rossi e dei gialli. I disegni sono eseguiti sempre in bianco e nero, le forme appaiono come agglomerati segnici, che riportano agli incontri con l’arte di Matta e di Gorky. I suoi quadri, quindi, diventano la testimonianza del fluire ininterrotto della storia, in cui il guardare, l’indagare, il confrontare gli oggetti tra di loro gli permettono, come lui stesso ebbe a dire, di “mantenere un’attenzione costante e un’apertura ferocemente dinamica sulla realtà”.
Montrasio Arte
Via Brera, 5 - Montrasio Milano
Apertura da martedì a sabato, dalle ore 11.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00.
Ingresso libero