Isotopie e trasformazioni. Le quaranta opere pittoriche in esposizione rappresentano un'ulteriore fase del percorso dell'artista all'interno dell'Astrattismo magico. A cura di Gianni Cerioli.
a cura di Gianni Cerioli
Presso la Galleria d'arte Moderna “Aroldo Bonzagni” di Cento (Ferrara) si inaugura il 12 febbraio 2011, alle ore 17, la mostra di Vincenzo Balsamo dal titolo “Isotopie e Trasformazioni”, curata da Gianni Cerioli ed organizzata dalla AMF Art Consulting di Valerio Ballotta e da Niccolò Bonechi.
Le quaranta opere in esposizione rappresentano una ulteriore fase del percorso dell'artista all'interno dell'astrattismo magico. La coerenza con cui Balsamo conduce la sua ricerca è ben equilibrata e coraggiosa. Un movimento interno la governa e richiama un flusso di coscienza, che si mantiene unitario nel fluire del tempo.
Balsamo realizza le sue opere attraverso una lunga e laboriosa operatività. È in un certo senso un'arte lenta la sua, per le decantazioni delle cromie, delle forme, per la sapienza e il rispetto delle tecniche, per l'intelligente capacità di mediazione. La stessa partitura cromatica è particolarmente interessante. Ci sono colori giocati sulla medietà dei toni senza eccessi di sorta.
Quella di Balsamo è una modalità di indagine serena, vissuta nella consapevolezza etica del dovere da compiere, nella certezza di non potere come uomo e come artista sottrarsi ad essa. Il suo lavoro è lo specchio di un'arte pulsante di vita: sono segni di torsioni, di volizioni, di forze cinetiche; segni delle infinite modalità di porsi in un mondo in movimento continuo.
Negli spazi della memoria e della pittura il nostro artista trova risorse insperate: l'emozione del moto ondoso, il mutevole colore del mare al variare delle profondità, l'aprirsi delle ocre aranciate come corniole, le terre dorate dalle messi mature, le policrome partiture delle saline, il modularsi della luce del giorno e del buio della notte e, su tutto, il perenne agitarsi del vento.
Sono segni che richiamano dati riconoscibili eppure non è un legame mimetico ad un soggetto riconoscibile ciò a cui Balsamo tende. Spesso gli stessi segni sono presenti nelle diverse opere in eguali posizioni, pure significando altro. Vi sono famiglie di segni che si ripresentano. La loro ripetizione ne conferma l'importanza comunicativo-espressiva. È proprio l'effetto di ridondanza che permette di istituire una maggiore comunicazione tra l'artista e lo spettatore.
I suoi segni compendiari producono delle trasformazioni all'interno della composizione. Sul piano semantico l'iterazione veicola indicazioni perturbanti di isotopie. Il compito del visitatore può essere allora quello di cogliere, secondo il contesto in cui l'artista li inserisce, la valenza isotopica dello stesso segno e le molte famiglie di trasformazioni che gli stessi segni producono.
Questa esposizione è un invito ad un dialogo tra l'artista e lo spettatore e poco importa se lo sguardo rompe l'immagine tradizionale. Attraverso la ripetizione, l'accumulazione o le molte trasformazioni che vengono delineate sul supporto pittorico, l'occhio realizza il mondo, lo rivela anzi alla sua origine. Il pittore e lo spettatore insieme possono creare un catalogo dinamico di forze, di pulsioni, di volizioni che permette ad entrambi di tornare di nuovo a vedere.
In galleria è disponibile il catalogo con testi di Gianni Cerioli e di Richard von Rabensaat.
La mostra rimane aperta sino al 27 marzo. Dopo Cento verrà esposta a Berlino presso la HF Contemporary Art Gallery dal 7 maggio al 4 giugno.
Inaugurazione 12 febbraio ore 17
Galleria d'arte Moderna “Aroldo Bonzagni”
Via Guercino, 39 - Cento (FE)
Palazzo del Governatore
Orario: Venerdì, Sabato e Domenica. Orari: 10 - 13 / 15,30 - 18,30, martedì e giovedì dalle 9.30 alle 12.30, apertura con prenotazione concordata telefonando all'Ufficio I.A.T. Informazioni e Accoglienza Turistica - Informaturismo 051/6843334 o al Centralino Ufficio Cultura 051/6843390.
Ingresso gratuito