In esposizione una serie di quadri che hanno per soggetto antiche costruzioni nel deserto, falinsteri ipotetici o inventati, citta' che sorgono dal terreno in parte scavate e in parte in elevazione.
Accolgo con piacere i quadri di Achir nella galleria dove ha già esposto altre volte. Sguardi intriganti, pittura enigmatica e realistica, che va oltre un’immagine di tipo fotografico, impastata con il colore della sabbia e del deserto - segno d’un origine algerina.
La scelta riguarda questa volta una serie di quadri che hanno per soggetto antiche costruzioni nel deserto, falinsteri ipotetici o inventati, città che sorgono dal terreno in parte scavate e in parte in elevazione. L'artista in questi casi individua alcune singolarità che deviano l’attenzione e pongono degli interrogativi, una richiesta di altro (come, dove, quando, chi...).
E’ lo stesso meccanismo della pittura metafisica: le piazze assolate e silenziose di De Chirico con le ombre che, oltre la loro correttezza geometrica, parlano e significano. C’è nel quadro qualcosa di non rappresentato che ne influenza e determina l'interpretazione.
Brahim Achir, nato ad Orano (Algeria), vive e lavora da molti anni a Roma dove svolge un’intensa attività creativa con diverse mostre, in tutta Italia, in spazi anche istituzionali.
Inaugurazione: martedì 15 febbraio 2011 dalle ore 18:00 fino alle ore 21:00
Studio DR Spazio Visivo
via Angelo Brunetti, 43 - Roma
10.30 - 13.00 / 16.30 - 19.30
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