Dripping nature. In mostra 17 opere pittoriche, di medio e grande formato, portano lo spettatore in un mondo immaginario fatto di seducenti boschi e sottoboschi, cieli irreali e natura in continua trasformazione.
a cura di Paolo Manazza
Alla Galleria Obraz di Via Lazzaro Palazzi, 8 a Milano, dal 17 febbraio 2011 (dalle ore 18.30) al 19 marzo 2011 si terrà la mostra personale di Cristina Lefter dal titolo “Dripping nature”.
17 opere, di medio e grande formato, ci porteranno in un mondo immaginario fatto di seducenti boschi e sottoboschi, cieli irreali e natura in continua trasformazione. E, come in natura, eterno divenire della forma e del colore, anche nelle tele di Cristina Lefter ci s’immerge in una pittura sempre fresca e di straordinaria bellezza.
L’artista, attraverso l’uso di smalti e acrilici, ripropone, appunto una “Dripping nature” che, con la nota tecnica “pollockiana”, evidenzia una texture di colori che come fili si intrecciano si perdono e si ritrovano nell’armonia del colore stesso.
“Senza i colori saremmo morti. Almeno tutti noi che viviamo in città… saremmo certamente più tristi” - come cita Paolo Manazza curatore della mostra – “Cosa diavolo è il colore? Il quesito è inevitabile di fronte ai quadri della Lefter. Che sembrano prenderci per il bavero della giacca e spintonarci sino a buttare di forza il nostro viso in mezzo a dense pennellate di bianchi zinco o titanio, gialli limone, blu indaco e rossi porpora o magenta. Un impatto violento. Quasi scioccante. Una pittura con un che di allucinogeno” - prosegue Manazza – “Se guardate da vicino i suoi dipinti colpisce non solo l’accostamento cromatico di volta in volta scelto, ma persino lo spessore dell’impasto e le pennellate sempre nervose, decise, caustiche.
Cristina ha un’anima dolce e gentile con un fondo di violenza e incazzatura direi. Di forza. Tantissima forza. Qualche volta sembra la versione femminile di alcuni lavori tardi di Schifano”. “E’ la densità delle sue vibrazioni che sposta. Davanti ad alcuni suoi lavori ho la sensazione d’essere preso a spintoni. D’essere schiaffeggiato. Sono le colate pollockiane tra i racemi dei rami che accarezzano lo sguardo tra le esplosioni cromatiche e violente”. “La pittura della Lefter assomiglia a una droga sintetica. Solo che invece di distruggere le cellule cerebrali le illumina di colpo con una luce improvvisa e violenta. Viva la pittura! Forever” – conclude Paolo Manazza.
Con la mostra “Dripping nature” Cristina Lefter, rielabora i paesaggi e i simboli della sua infanzia, fantastico cordone ombelicale con la straordinaria poesia delle sue opere.
Ufficio stampa: Giosanna Terrana tel. 02 3492390 - cell. 339 671500 mail: giosanna.terrana@alice.it
Inaugurazione giovedì 17 febbraio 2011 ore 18.30
Obraz Gallery
Via Lazzaro Palazzi 8 - Milano
Dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 19.30
ingresso libero