Giovanni Albanese
Matteo Basile'
Simone Bergantini
Stefano Canto
Giacomo Costa
Mauro Cuppone
Alberto Di Fabio
Pierluigi Febbraio
Michelangelo Galliani
Veronica Montanino
Svetlana Ostapovici
Tommaso Ottieri
Affiliati Peducci/Savini
Luca Piovaccari
Adrian Tranquilli
Gianluca Marziani
Quindici artisti italiani disegnano la mostra come un percorso cosmologico a tappe narrative, che conduce dalla condizione di delirio post-urbano al viaggio cosmico tra luci e segnali astrali. La collettiva inaugura la neonata Fondazione Rocco Guglielmo, nuovissimo progetto per l'arte contemporanea.
Nasce a Catanzaro la Fondazione Rocco Guglielmo, nuovissimo progetto per l’arte contemporanea voluto da Rocco
Guglielmo, notaio, collezionista appassionato che lancia la sfida di un importante hub culturale sul territorio calabrese. “Da
anni inseguivo il sogno di creare nuove possibilità per gli artisti, gli operatori e il pubblico della mia regione. Il Marca, la
Fondazione Rotella e il Parco di Scolacium rappresentano i primi tracciati di un nuovo disegno culturale che sta investendo
Catanzaro. La mia fondazione si aggiunge come elemento finora mancante per colmare un vuoto, regalando uno strumento
funzionale che stimolerà conoscenza, curiosità, divertimento”.
DIREZIONE ARTISTICA
La direzione artistica è stata affidata a Gianluca Marziani, già curatore del Premio Terna e direttore di Palazzo Collicola Arti
Visive a Spoleto. “Un bellissimo stimolo dirigere una fondazione per l’arte contemporanea in una regione dalle grandi risorse
umane e dalle enormi potenzialità logistiche e culturali, economiche e sociali. Mi piace lo spirito con cui stiamo costruendo
l’identità organica del progetto, dandogli un carattere fluttuante e aperto, non vincolato a un singolo spazio o a una specifica
visuale. Questa Fondazione vuole agire a rilascio ambientale prolungato, diventando linfa immateriale con cui
organizzare la filiera creativa in Calabria: arrivare all’esposizione (le mostre e la collezione Rocco Guglielmo come centro
progettuale) partendo dai temi ideativi (indagare le giovani promesse che agiscono sul territorio) e dai momenti elaborativi
(collaborare con scuole, università e accademie), passando per la necessaria produzione (far interagire la Fondazione con
istituzioni e imprese in modo costruttivo), il confronto internazionale (necessario per chi agisce sul filo energetico della
contemporaneità) e una stimolante contaminazione (legare altri linguaggi all’arte visiva in modo grammaticalmente e
concettualmente sensato).
SEDI
La Fondazione non avrà una sede unica ma si muoverà lungo il territorio calabrese in maniera aperta, cercando spazi
adeguati, collaborazioni strategiche, sinergie funzionali rispetto alle attitudini dietro ai singoli progetti. La prima mostra
prenderà forma nel ristrutturato Complesso Monumentale di San Giovanni, luogo storico e spazio panoramico sulla città
che in futuro ospiterà una parte del programma espositivo.
SITO WEB
Da marzo 2011, attraverso la piattaforma web e la pagina Facebook, verranno comunicate le linee strategiche dei futuri
programmi. Il cuore culturale saranno le mostre: percorsi tematici, personali di giovani autori, confronti generazionali e
linguistici, il tutto con particolare spazio allo scenario italiano delle ultime generazioni. Hub Calabria sarà, invece, il cuore
dell’attività parallela, una sorta di collettore omogeneo che raccoglierà giovani proposte, nuovissimi progetti, gruppi e
associazioni con le giuste idee, una sorta di archivio dinamico per offrire alla Regione Calabria un laboratorio reale e virtuale,
una geografia creativa che si estenderà sul territorio attraverso il network del web.
COLLEZIONE
Nel prossimo futuro è previsto un importante lavoro attorno alla collezione privata di Rocco Guglielmo. Secondo le parole di
Marziani: “presenteremo la collezione in maniera diversa dal solito, dotandola di nuovi moduli fruizionali, facendola vivere tra
web e spazi fisici con precisa soluzione di continuità. Tra pochi mesi comunicheremo i primi progetti attorno alle opere di
Guglielmo, collezionista giovane per la sua anagrafe ma anche per un approccio coraggioso e onesto, ricco di sani contrasti
linguistici, di amori e infatuazioni, di angolazioni del gusto che aprono utili pensieri attorno ai modi del collezionare”
LA COSTANTE COSMOLOGICA
a cura di Gianluca Marziani
Giovanni Albanese, Matteo Basilè, Simone Bergantini, Stefano Canto, Giacomo Costa, Mauro Cuppone, Alberto Di Fabio,
Pierluigi Febbraio, Michelangelo Galliani, Veronica Montanino, Svetlana Ostapovici, Tommaso Ottieri, Affiliati Peducci/Savini,
Luca Piovaccari, Adrian Tranquilli
Nel 1915 Albert Einstein pubblicò il primo articolo sulla teoria della relatività generale, mentre nel 1929 Edwin Hubble scoprì
la famosa legge relativa all'universo come corpo in espansione. Einstein per primo la applicò al calcolo dell'evoluzione
dinamica dell'universo. Gli fu subito evidente che, considerando il modo omogeneo in cui la materia si distribuisce
nell'universo, anche un universo infinito tenderebbe a collassare su se stesso. Essendo però opinione comune che l'universo
fosse statico (ed eterno), Einstein ricorse all'artificio di aggiungere nelle equazioni del campo gravitazionale una costante,
detta costante cosmologica (solitamente indicata con Λ), per controbilanciare questa contrazione.
La costante cosmologica racconta qualcosa di profondamente vicino all’arte contemporanea. Parla di mistero, ambiguità, di
domande che non trovano risposte univoche. L’icona stessa è un’ideale costante cosmologica, reiterata e metabolizzata con
modi e linguaggi sempre più complessi, lungo percorsi concettuali che evocano spazi sempre più ampi e tempi sempre più
dilatati.
L’errore si trasforma in verità - secondo le parole di Marziani -. La verità si trasforma in errore. Le valutazioni fluttuano tra
visioni soggettive, modificando il principio del dato oggettivo. La costante cosmologica stabilisce la potenza del dubbio e del
ripensamento. Apre la via alla virtù del continuo interrogarsi, non dando mai nulla per definitivo. Così dovrebbe pensare e
agire l’artista: perché tutto è sempre in divenire.
Artisti come costellazioni . Opere come stelle . Idee come utopie
Quindici artisti italiani disegnano la mostra come un percorso cosmologico a tappe narrative, un andamento progressivo che
conduce dalla condizione di delirio post-urbano al viaggio cosmico tra luci e segnali astrali. Il Complesso di San Giovanni di
Catanzaro viene ripensato come una mappa astronomica, mentre ogni artista rappresenta una costellazione, un
agglomerato che svilupperà il proprio pensiero (così come ogni stella rappresenta una singola coscienza universale) dentro
la sala d’appartenenza, senza interazione con gli altri artisti.
Per la Fondazione si tratta di un segnale importante che definisce il nucleo stesso della collezione permanente: apertura sui
molteplici linguaggi del presente, solida relazione tra l'estetica dell'opera e il piano dei contenuti teorici, sguardo su artisti
giovani dal consolidamento evidente, opere dal tono museale e dalla grande forza installativa. L’assetto futuro della
collezione sarà pensato come una vera cosmogonia, distribuita sul territorio regionale con diverse azioni espositive.
. SEGNALI
Panoramiche di apocalisse urbana: Giacomo Costa
Pericoli (in)naturali: Stefano Canto
Natura in allarme: Simone Bergantini
Sismogrammi di umana memoria: Pierluigi Febbraio
Eccesso di luce: Tommaso Ottieri
. SEGNI
Il corpo come rinascita: Matteo Basilè
Il marchio oltre la morte: Mauro Cuppone
L'energia oltre la morte: Svetlana Ostapovici
Il corpo come prima pagina: Michelangelo Galliani
Il corpo come pagina mentale: Affiliati Peducci/Savini
. OLTRE
Architetture mentali: Luca Piovaccari
Cosmogonie: Alberto Di Fabio
Fughe da dentro: Veronica Montanino
Oltre il reale, il nuovo reale: Adrian Tranquilli
La persistenza della luce universale: Giovanni Albanese
SEDE DELLA PRIMA MOSTRA
Il Complesso Monumentale di San Giovanni a Catanzaro risale al periodo tra il Quattrocento e il Seicento e venne realizzato
sul luogo di un precedente castello normanno, utilizzando in parte gli stessi resti della costruzione. Del complesso fanno
parte la Chiesa dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, la Congrega dei Bianchi di Santa Croce. Altri due edifici,
l'Hospitio e il Convento dei Teresiani vennero, negli anni, adibiti a caserma e a prigione. Attualmente, a seguito di interventi
di restauro, gli ambienti sono destinati a sede di eventi e manifestazioni culturali ed esposizioni temporanee.
www.fondazioneroccoguglielmo.it
Informazioni e materiale fotografico
Adicorbetta
stampa@adicorbetta.org
skype: adicorbetta stampa
t. +39 02 89053149
Inaugurazione: sabato 19 febbraio 2011 ore 18.00
conferenza stampa: sabato 19 febbraio 2011 ore 11.30
Complesso Monumentale di San Giovanni Fondazione Rocco Guglielmo
corso Giuseppe Mazzini, 4 (Villa Trieste), Catanzaro
orari: da martedì a domenica dalle 09.30 alle13 e dalle 16.30 alle 20
ingresso gratuito